9. Partita di calcio

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Le tante voci dei miei compagni di squadra riempieno il piccolo spogliatoio. I ragazzi sono tutti impegnati ad.indossare i loro completini, mentre il mister è accanto a Namjoon. Gli mostra alcuni fogli e da qui possono notare dei piccoli schemi. Stanno ancora mettendo appunto le ultime cose per la partita. Mi infilo velocemente i pantaloncini e la magliettina, poi sistemo i calzettoni e metto le scarpe. In tutto questo non riesco a distogliere lo sguardo da Namjoon. I suoi capelli viola sono leggermente spettinati, le sue fossette si intravedono leggermente anche quando non sorride, le sue gambe sono muscolose quasi quanto le mie. Ha le spalle larghe e ha un sorriso che mi toglie il fiato. È così carino e io non ho ancora avuto il coraggio di dichiararmi a lui. Sono un disastro quando si parla di queste cose.
Una volta pronto sistemo alcune cose nel borsone e mi siedo su una delle panchine. Appoggio la testa al muro e aspetto che inizi finalmenre la partita.

«Sembri nervoso» alzo gli occhi verso quella voce familiare e vedo uno dei miei migliori amici guardarmi leggermente preoccupato.

«Non sono nervoso Hoseok, sono solo stanco»

«Ma non abbiamo neanche iniziato la partita» ride e si siede al mio fianco.

 «Sono stanco mentalmente. Ho avuto una gionata pesante oggi» sbuffo «Ho avuto due interrogazioni, per non parlare del fatto che il prof di inglese mi ha fatto tante di quelle domane di cui io non ho capito un cazzo»

«Mh...bhe non preoccuparti. Scaricherai tutto il tuo nervosismo sul campo» mi sorride e io no riesco a fare a meno di ricambaire. Vederlo così spensierato e sorridente riesce sempre a tirarmi su di morale, ma d'altronde è questo l'effetto che ha Hoseok sulle persone.

Una volta che la squadra finisce di prepararsi ci sediamo sulle piccole panchine dello spogliatoio, mentre sia il mister che Namjoon rimango alzati davanti a noi mostrandoci lo schema sulla grande lavagnetta bianca. Lo studiamo attentamente fin quando non vengono a chiamarci per iniziare la partita.

°°°

«Chi cerchi?» la voce di Jimin mi fa sobbalzare. Ero così concentrato a guardarmi intorno alla ricerca di Taehyung che non mi sono reso conto si fosse avvicinato a me. La sua testa sbuca da sopra la mia spalla e lo vedo con la coda dell'occhio che mi guarda un po' confuso.

«Cercavo Taehyung» mormoro.

«Taehyung?» per un momento sembra pensarci su, poi come se si fosse ricordato qualcosa sgrana gli occhi «Aspetta...» si mette al mio fianco guardandomi storto «Hai invitato quel ragazzo?»

«Si Jimin, l'ho invitato» alzo gli occhi al cielo esasperato. Sapevo si sarebbe lamentato una volta saputo, ma volevo che Taehyung fosse presente.

«Io davvero non ti capisco» sbuffa «Perché non mi ascolti quando ti dico qualcosa?»

«Ti ascolto Jimin, ma questa volta non è come dici tu» mi abbasso e sistemo i calzettoni alzandoli fino al ginocchio, poi allaccio per bene le scarpe.

«E tu sei accecato» sbuffa «Ah...ecco lo stronzo» Jimin alza gli occhi al cielo e io alzo lo sguardo cercando Taehyung. Poi lo vedo poco distante che parla con qualcuno. Riconoscerei quei capelli viola ovunque «Oh guarda, sta parlando con il tuo ragazzo» mormora Jimin.

«Namjoon non è il mio ragazzo» sospiro, guardando i due ragazzi parlare fra di loro. Taehyung gli sta dicendo qualcosa, ma da questa distanza non riesco a leggere il labiale, mentre Namjoon risponde tutto sorridente. Li guardo per diversi secondi e una strana sensazione mi pervade dentro. Perché mi sento così? Perché sto provando ciò solo guardandolo?

°°°

Taehyung's pov

Come promesso a Jungkook mi reco verso la sua scuola per assistere alla partita. Fortunatamente oggi il capo non si è fatto sentire e posso rilassarmi un po'. Ora che ci penso anche ieri sera non si è fatto sentire, ma credo sia dovuto al fatto che ieri mattina ho ucciso HyungB. Forse mi ha dato un attimo di tregua, per modo di dire ovviamente, visto che anche Jungkook è uno dei miei incarichi. Magari ha finalmente capito che deve lasciarmi lavorare sul ragazzino e non assegnarmi più altri lavori. Spero davvero sia così. Mi stringo dentro il mio lungo cappotto grigio e mi sistemo per bene la sciarpa al collo, mentre con la mano libera tengo il volante. Rispetto alla giornata di ieri, oggi fa particolarmente freddo, fortunatamente ho indossato il cappotto questa volta, peccato abbia dimenticato il cappuccio a casa. Parcheggio l'auto e vago per la scuola alla ricerca del campetto. Vedo già in lontananza le tribune piene, alcuni giocatori di entrambe le squadre sono già in campo a fare riscaldamento. Mi guardo intorno cercando il ragazzino, ma ci sono troppi ragazzi con indosso lo stesso completino e questo mi confonde. Sono così concentrato a guardare il campo che non mi rendo conto di dove sto camminando e finisco per urtare un ragazzo.

L'assassino della notte ~ TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora