Giorno 4°Kirishima's pov
"Buongiorno!" il barbone mi saluta allegramente e io ricambio sorridendo
Ma oggi non ho tempo per lui, devo andare a rimproverare quel biondo che ieri mi ha trattato di merda. Mi guardo attorno facendo cadere gli occhi sulle solite persone finché lo vedo arrivare e poggiarsi al pilastro. Bingo.
Mi avvicino tranquillo fino ad arrivare accanto a lui, tossisco per avere la sua attenzione"Potevi almeno dirmi grazie" si capisce subito dal mio tono di voce che sono propenso a discutere anche se so che cederò
Si gira e mi guarda dalla testa ai piedi con uno sguardo di superiorità negli occhi assurdo
"Per cosa?"
Non mi ero accorto che la mattina avesse la voce molto più profonda e faccio finta di non aver appena avuto la pelle d'oca
"Mi chiedi pure per cosa? Ieri sera, sul treno, ti ho anche svegliato quando potevo lasciarti là" alzo gli occhi al cielo
"Nessuno ti ha chiesto di farlo, potevi non svegliarmi e sarebbero stati fatti miei. Sei tu che hai preso l'iniziativa, prenditela con te stesso, non ti devo dire grazie per nulla" fa spallucce e mi guarda con un sopracciglio alzato
"Ma sei serio?"
"Serissimo"
Scoppio a ridere per la sua faccia e per la convinzione con cui parla, questo ragazzo mi lascia sempre più stupefatto
"Che cazzo ci ridi sempre?" ringhia più incazzato di prima
"Posso chiederti una cosa?" gli chiedo curioso
"No"
"Come? Hai detto si? Allora te lo chiedo, ma ti comporti così con tutti o solo io ti sto sul cazzo?"
Il treno sfreccia di fronte a noi, i suoi capelli si muovono con il vento e quando si gira a guardarmi mi sembra di vedere un angelo con queste luci e i suoi capelli biondi. Ma il suo sguardo, i suoi occhi rossi, il piercing sul labbro che risalta. No, lui assomiglia di più ad un angelo caduto.
"Tutti mi stanno sul cazzo"
Conclude così la conversazione entrando nel vagone. Non ho speranze nel fare amicizia con lui, ci rinuncio.
Si siede nuovamente accanto a me e non riesco a frenare la lingua"Lo so che sono comodo, ma non ti addormentare di nuovo su di me" ridacchio
"Vaffanculo" ringhia mettendosi le cuffie
Nel frattempo alla donna-foulard cade la borsa e alcuni oggetti finiscono ai miei piedi. Noto che sono braccialetti, collane e orecchini fatti a mano, li prendo e l'aiuto a posarli
"Grazie mille, ormai questa borsa è troppo vecchia per portare tutto" si siede nell'altro sedile accanto a me e sistema
"Ma non si preoccupi, lo prenda come un ringraziamento per il cerotto. Ma posso chiederle se li fa lei? Sono molto belli"
STAI LEGGENDO
The train - Kiribaku\Bakushima
Teen FictionOgni giorno più di un milione di gente prende il treno. Alcuni vanno a lavoro, altri a scuola, ma non puoi sapere per certo cosa fa ogni persona. Ognuna di loro ha una vita di cui tu non sai nulla e scendendo alla tua fermata ti dimenticherai anche...