Giorno 14°Bakugou's pov
È da poco passata la mezzanotte, lei non fa altro che accarezzarmi la gamba e spingere il suo seno prosperoso contro il mio braccio. Mi sussurra cose all'orecchio e ride, con l'altro mano si arrotola di continuo un capello biondo, segno di frivolezza. Prendo il bicchiere per bere un altro sorso di vodka, mi giro verso il rosso che sta bevendo il suo quarto drink. Quando avrà intenzione di fermarsi? Si è capito già con il primo che lui non regge l'alcol. Attorno lo spronano a continuare, Tetsu e l'altro cretino ridono e battono le mani sul tavolo come degli scimpanzé. Jirou ha le guance leggermente rosse, è poggiata al braccio del biondo e ridacchia, anche lei non è proprio sobria. L'unico non interessato è Monoma che ha occhi solo per la castana, qualche secondo e se la porta nel suo appartamento.
Torno a guardare Kirishima e non riesco a non pensare a quello che è successo poco fa. Più volte l'ho sentito gemere di dolore: nel treno quando l'ho aiutato, quando Monoma lo toccava o lo spingeva a sé, quando faceva fatica a fare movimenti con la schiena o addirittura a piegarsi. Mi ha sempre dato delle risposte e io gli ho creduto, gli ho creduto anche quando i suoi amici del cazzo mi hanno dato due versioni diverse della storia e lui una terza ancora. Mi sono detto che devo fregarmene, che non sono fatti miei e che siamo solo "amici", ma più lo guardo più mi si rivolta lo stomaco. Come ho già detto queste sensazioni non le ho provate con nessuno, neanche con Camie. Vedere di sfuggita tutti quei lividi mi ha provocato un dolore al petto, quando poi non mi ha risposto è stato peggio.
Non riesco a non fregarmene, come quando stavo per andare a casa sua pur di sapere perché non rispondeva. L'ho invitato qua per far vedere a Monoma quanto lui sia interessato a vedere me suonare, volevo e ho ottenuto le sue attenzioni vantandomi che ho una persona del genere accanto. E vogliamo parlare dei sogni? Di come entro in panico quando si avvicina? Di come mi piace tenerlo per mano? O come adoro quando mi guarda?
Cosa mi sta succedendo?"UN ALTRO!" grida il rosso e tutti gridano con lui
Gli prendo il polso e si gira verso di me ridendo. Ha le guance tutte rosse, gli occhi lucidi, se continua può sentirsi male
"Smettila, hai bevuto abbastanza" ringhio
"Tu, tuuuu non sei un cazzo di nessuno per decidere quanto io IOO debba bere!" mi punta il dito contro e diventa stranamente serio, poi scoppia a ridere e gli altri lo seguono
"Kirishima, smettila" strattona il polso e perdo la presa
"Non sei mia madre" mi fa la linguaccia
"Anzi, non ho proprio una madre!" butta la testa all'indietro e ride piano, poi inizia a parlare delle luci del soffitto che si muovono"Bakugou, lasciali divertire. Puoi guardare me per favore?" la sua mano accarezza il mio mento e mi fa girare il viso verso di lei, siamo così tanto vicini che riesco a sentire il suo respiro
"Non mi toccare il viso" le prendo la mano e la sposto
"Con me la tua arroganza non funziona" sussurra nel mio orecchio, mentre sento la sua lingua leccare il lobo e risalire
"Mi eccita" ridacchia
La guardo e la frase che mi viene in testa è, perché no? Mi sono lasciato indietro Camie, dopo quello che mi ha fatto, sono riuscito a dimenticarla e non vado con una ragazza da un po'. È attraente, mi chiede solo questo, cosa può essere mai una scopata con una fan? Ho 19 anni devo divertirmi, faccio parte di una band, cazzo sono famoso e lei è qua tutta per me
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The train - Kiribaku\Bakushima
Teen FictionOgni giorno più di un milione di gente prende il treno. Alcuni vanno a lavoro, altri a scuola, ma non puoi sapere per certo cosa fa ogni persona. Ognuna di loro ha una vita di cui tu non sai nulla e scendendo alla tua fermata ti dimenticherai anche...