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Giorno 30°

Kirishima's pov

Un mese. È passato un mese da quando ho conosciuto quel teppista biondo sul treno. E ora è nel mio divano a giocare con mia sorella, di certo non era quello che mi aspettavo. Sono seduti a gambe incrociate con i joystick in mano, in televisione c'è una partita di Mario Kart. Ovviamente Bakugou ha scelto Bowser mentre Kaori la principessa Peach. Si urlano a vicenda parole a caso solo per fare distrarre l'altro e farlo perdere, le vacanze le passiamo sempre così. È pieno inverno e fa freddissimo, natale è alle porte ma come ogni anno non sento l'aria natalizia. Sono riuscito ad avere qualche giorno di ferie, tutta la settimana prima del 25, poi torno a lavoro fino a capodanno.
So che dovrei essere grato al mio ragazzo che ha rinunciato a tutto per vivere con me e aiutarmi, ma vivo costantemente con la paura che mio padre torni. Certe volte la notte mi alzo di scatto per un rumore proveniente da fuori, con il cuore che mi batte all'impazzata e le gambe che mi tremano. Poi sento la mano di Bakugou sul braccio e il mio respiro si regola, mi sussurra che va tutto bene, mi abbraccia e sento il mondo diventare più leggero. L'effetto che mi fa averlo accanto è meglio di un calmante.
Un altro problema è il successo che sta avendo la band, o almeno è un problema per me. Grazie a Mirio i ragazzi suonano ormai ovunque, hanno molti ascolti mensili su Spotify e li vogliono in tutti i locali. Ogni weekend Bakugou sta via tutte le notti, solo quando posso lasciare Kaori dalla signora Shoko lo accompagno. Ma l'ansia di ritrovarmi nuovamente con gli assistenti sociali sotto casa, è tanta.
Per ora sono solo tre giorni, ma se dovessero fare un tour? Per carità sono felicissimo che finalmente il suo sogno si stai avverando, ma avrà problemi sia a laurearsi sia con me. Perché staremo mesi e mesi distanti e rimarrei da solo per l'ennesima volta. Sto facendo un discorso da egoista? Non lo so, so solo che non riesco mai a godermi l'attimo per colpa di tutti questi pensieri.

"HO VINTO!" urla Kaori alzandosi dal divano "Sei scarso! Scarso! Scarso!" gli fa la linguaccia e mi sa che questa era una mossa sbagliata

"COME OSI PRENDERMI IN GIRO, SE TI PRENDO TI UCCIDO DI SOLLETICO" il biondo si alza furioso e la insegue per la casa, finché lei non si nasconde dietro le mie gambe. Lui arriva dritto davanti a me con un sopracciglio alzato

"Se ti sposti, uccido questa pesta"
"No" dico ridendo, ma lo nascondo bevendo un sorso del mio the caldo
"Me la prendo con te se non fai come ti dico" i suoi occhi rossi mi sfidano

"No no fratellone non farlo!" urla l'altra dietro ridendo
"Vediamo cosa sai fare" dico al biondo ridacchiando, ma lui non mi dà il tempo di poggiare la tazza sul tavolo che mi prende dalla vita. Urlo di lasciarmi andare ma sembra proprio non sentirmi, mi lancia sul divano e inizia la sua tortura di solletico. Le sue dita si muovono sotto le mie ascelle e nella pancia, non riesco a liberarmi ma neache a prendere fiato perché sto ridendo troppo!
"Debole che non sei altro, prima di parlare la prossima volta pensaci due volte" ghigna il biondo sopra di me. Finalmente smette e riesco a fare dei lunghi respiri
"Sei un essere spregevole, potevi andarci più piano! Guarda che io mi vendicherò di questo" gli punto un dito sul petto "E TU" dico indicando la piccola peste "che neanche hai provato a difendermi o aiutarmi, e io che ti nascondevo dietro di me. Mi ricorderò anche di questo quando vorrai del gelato"

"MA EJIII" mi fa il broncio con quella sua faccetta carina e gli occhi uguali a quelli di mia madre. Come posso prendermela con lei?

"Va bene, è ora del riposino pomeridiano" dice Bakugou prendendola in braccio come ha preso me qualche minuto prima
"Ma io non ho sonno" controbatte Kaori
"Non ti preoccupare che appena poggi la testa sul cuscino sicuro ti verrà"

The train - Kiribaku\BakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora