Giorno 2°Kirishima's pov
Mi guardo allo specchio e odio la persona che ci vedo attraverso.
Odio il mio riflesso.
I miei occhi rossi sono spenti, vuoti, è come se fossi cieco. Passo le dita sulle occhiaie che ormai fanno parte di me, continuo a scendere sfiorando il mio collo fino ad arrivare al petto dove ieri sera ho collezionato un nuovo livido. Traccio il contorno di quello sullo stomaco che sta sbiadendo, ma tanto tra qualche giorno sarà lo stesso di prima. Torno a guardare il mio viso e vedo un debole, ecco cosa vedo.
Le mani mi tremano ma cerco di fermarle stringendo il bordo del lavandino. Chiudo gli occhi e respiro profondamente.
Più lavori, più fai soldi, più puoi darle un futuro migliore.
Ricordati che lo fai per lei.Torno in me e mi sciacquo la faccia, mi sistemo i capelli con il gel e metto una bandana per tenerli alzati. Anche se fa freddo continuo a non tenerli abbassati, non riuscirei nemmeno a guardarmi allo specchio e sopratutto devo sempre avere la tinta rossa con me. Troppi ricordi verrebbero a galla.
Esco dal bagno e preparo l'occorente per andare a lavorare, poi passo da camera sua"Ehi, sei pronta?" sussurro prima di entrare
"Si, devo solo prendere lo zaino"
La vedo che finisce di farsi una treccia e corre a prendere la cartella. Si gira a guardarmi e sorride
"Pronta!" sussurra saltellando
Deglustisco buttando giù il nodo che mi si era formato alla gola, più la guardo più mi viene da piangere. Ha i capelli neri lunghi, gli occhioni rossi e un sorriso a coniglio. Tutto mi ricorda nostra madre, tutto.
La prendo per mano e lentamente scendiamo le scale"Papà sta dormendo di nuovo nel divano?" chiede con un tono di voce troppo alto e la paura che si sia svegliato mi assale, ma per fortuna lo sento ancora russare
"Si, però ora andiamo se no fai tardi" le stringo di più la mano passando per il salone, arrivati davanti alla porta cerco di fare il meno rumore possibile e quando siamo fuori torno a respirare
"Allora sai cosa farete oggi a scuola?" le chiedo mentre ci incamminiamo verso la casa della signora Shoko
Inizia a parlare velocemente delle materie e delle maestre, ingigantendo la maggior parte delle cose ma è una bambina e va bene così. Come ogni mattina suono il campanello e Akio ci apre la porta
"Buongiorno" dico ma il bambino fa la linguaccia a me e a Kaori
"Sei sempre un maleducato!" grida Kaori facendo la linguaccia anche lei
"Akio! Ma perché mi devi sempre far fare brutta figura??" la signora Shoko da un pizzicotto al figlio e lui la guarda male
"Kirishima devi scusarmi, mio figlio è una peste" sorride ma si vede che è stanca
"Kaori, ma come siamo carine oggi!" guarda mia sorella e le accarezza la guancia "l'hai fatta da sola la treccia?"
"Si tutta da sola!"
Nel frattempo che loro parlano mi accorgo che devo sbrigarmi per andare alla stazione. Mi inginocchio per arrivare all'altezza di mia sorella e le sistemo la sciarpa

STAI LEGGENDO
The train - Kiribaku\Bakushima
Novela JuvenilOgni giorno più di un milione di gente prende il treno. Alcuni vanno a lavoro, altri a scuola, ma non puoi sapere per certo cosa fa ogni persona. Ognuna di loro ha una vita di cui tu non sai nulla e scendendo alla tua fermata ti dimenticherai anche...