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Giorno 19°

Kirishima's pov

Guardo l'impasto dei pancake espandersi sulla padella per poi restringersi, sospiro rumorosamente mentre ripenso a ieri sera. Ho fatto qualcosa di male? Non gli piace il mio corpo? Sua madre lo ha chiamato interrompendo il nostro momento, mi ha detto che gli ha parlato di alcune cose successe al lavoro ma non capisco perché chiamarlo a quell'ora e tenerlo così tanto al cellulare. Sa che siamo da soli oltre a mia sorella e possiamo finalmente passare molto tempo per conoscermi al meglio e lei ci disturba in questo modo. Ma la cosa che più non capisco è perché quando è tornato sembrava che non avesse più voglia di fare nulla, mi ha abbracciato e si è messo a letto dicendo di essere stanco. Lo so che stiamo insieme da due giorni e non pretendo che il sesso arrivi subito, anche se sono molto attratto da lui e non lo faccio da anni, ma rispetto i suoi spazi. È sempre stato con donne, non sa come muoversi e lo capisco, ma io posso insegnargli moltissime cose se solo lui me lo lasciasse fare. Nel clou del momento mi lascia in tredici e con un evidente eccitazione in corpo.

Salto in aria quando sento le sue mani sui miei fianchi, non mi ero proprio accorto che avesse sceso le scale. Sussurra qualcosa che non capisco e inizia a lasciarmi piccoli baci sul collo, chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi, sono sicuro mie paranoie inutili come sempre. Devo essere felice già solo che sia con me ora, che mi bacia mentre preparo la colazione per noi due e Kaori.

"Buongiorno" mugolio mentre con la mano sinistra gli accarezzo i capelli e con l'altra sto attento a non far bruciare nulla. Il suo respiro caldo, la sua pelle morbida contro la mia, la sua presa ferrea nei miei fianchi, non resisto più. Mi giro di scatto facendo scontrare le nostra labbra, subito lui non perde tempo e sento la sua lingua inseguire la mia, ogni volta che ci baciamo scatta in me un qualcosa che non so spiegare. Sento il cuore a mille, le mani tremare dalla voglia di toccarlo e le labbra si rifiutano di staccarsi dalle sue come se fossero metallo e le sue magneti. Ma l'aria inizia a mancare e devo per forza allontanarmi. Mi soffermo a guardarlo negli occhi mentre le mie dita accarezzano il suo collo, quasi stento a credere che sia qua davanti a me perché davvero pensavo che il mio sarebbe per sempre stato un qualcosa di non corrisposto, come ho fatto a fargli cambiare idea?

"Sei davvero qua con me? Davvero ti piaccio?" poggio la fronte sulla sua e chiudo gli occhi
"Si Kirishima, sono qua davanti a te e quante volte devo dirti che non posso fare a meno di te? Hai così poca autostima di te stesso cazzo, non vuoi proprio accettare il fatto che per me sei bello in tutto e per tutto?" le sue mani mi fanno alzare il viso per far incontrare i nostri occhi e subito mi pento di aver parlato

"Scusami, scusami, ho solo troppe paranoie in testa e ho paura che mi abbandoni. Sono uno stupido" ho visto che si è offeso, è tutta colpa mia "Non scusarti coglione lo sai che-" viene interrotto dalle parole di Kaori

"C'è puzza di bruciato" dice tranquilla mentre io spalanco gli occhi e mi giro a controllare il pancake ormai abbrustolito. Subito cerco di rimediare togliendolo dalla padella ma si è appiccicato ed è tutto inutile, per fortuna era l'ultimo

"È colpa di Bakugou che mi ha distratto" neanche il tempo di dirlo che sento le sue proteste, Kaori si lamenta e lo prende in giro facendo iniziare la prima battaglia della giornata
"Siete due bambini" ridacchio ma ricevo un "no" gridato da tutti e due, poi continuano a discutere. Che scena comica. Vorrei rimanere qua a guardarli per sempre ma dobbiamo sbrigarci se non vogliamo fare tardi.

The train - Kiribaku\BakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora