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Giorno 13°

Kirishima's pov

Fisso l'armadio e non so cosa mettermi, voglio che mi guardi? Si, ma c'è freddo, non posso mettere niente di scollato. Ma tanto è inutile, non cambia per me, non sono nemmeno attraente. Anche se i suoi comportamenti stanno cambiando. Sbuffo e mi butto sul letto di spalle.
Sta sera c'è il concerto decisivo nel locale di questo Mirio, direttore di una casa discografica e Bakugou mi ha detto che potevo andarci. Quando ho chiamato Kaminari per informarlo mi ha detto che già lo sapeva grazie a Jirou, mi ha anche detto che posso tornare lunedì a lavorare e Aizawa vuole parlare prima con me e poi con tutto il personale. Spero non siano brutte notizie

"Che hai?" chiede Kaori entrando in stanza

"Devo uscire e non so che mettermi" mi metto a sedere per guardarla meglio

"Di nuovo con quello là?" alza gli occhi al cielo

"Si, ora finiscila di lamentarti e aiutami a scegliere qualcosa di bello da mettere" la spingo verso l'armadio e inizia a spostare vestiti

"Ti piace lui vero?" sogghigna mentre lancia delle cose sul letto

Soffoco con la mia stessa saliva iniziando a tossire e la guardo basito
"MA CHE DICI KAORI!" divento rosso e lei ride

"Sii ti piace tantissimo fratellone, non puoi negarlo a mee" lo dice quasi come una cantilena, la prendo in braccio e la butto sul letto iniziando a farle il solletico

"Noo" dice fra le risate mentre si contorce e cerca di scappare

"Rimangiati quello che hai detto o non la smetto!"

Continua a ridere diventando tutta rossa, scalcia ma con me è tutto inutile
"Va bene VA BENE BASTA" mi fermo mentre lei si asciuga qualche lacrima dal viso

"Sei stupido perché io ho ragione" mi fa la linguaccia e non posso fare a meno di ridere anch'io

Alla fine ho messo dei jeans neri stretti con degli stappi alle ginocchia e una maglietta nera un po' trasparente. La guardo meglio e forse lo è troppo, si vedrebbero i lividi e c'è freddo. Metto una fepa rossa di sopra sapendo che sicuramente non la toglierò. Mentre sistemo i capelli mi arriva un messaggio

Da Bakugou😈:
Scendi.

A primo impatto sorrido, poi mi viene il panico perché è davanti casa mia, mio padre non c'è ma se dovesse tornare sono un uomo morto. Metto subito a letto Kaori ed esco di casa. Oggi potremmo finire più tardi del previsto quindi ha deciso di prendere la macchina e non il treno, già ho ansia a stare dentro quel mezzo insieme a lui.
Appena mette piede fuori lo vedo subito poggiato alla macchina nera, sta guardando l'ora nel cellulare e batte a terra il piede. Sarà sicuramente nervoso perché se non dovessero piacere, perderebbero una grossa possibilità e non può permettersi di sbagliare.
Guardo la sua maglietta nera aderente, le catene che scendono lungo la sua gamba fasciata in quei jeans stretti. Ha un choker al collo con delle borchie, deglutisco a vuoto e mi trattengo per non sbavare

"Vuoi continuare a fissarmi o andiamo?" ringhia facendomi risvegliare dal trance

"Ciao anche a te" gli sorrido ma si gira la faccia ed attraversa per entrare nel veicolo

The train - Kiribaku\BakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora