Giorno 33°
Kirishima's pov
Lo aiuto ad alzarsi prendendolo per il braccio, che cosa pensava di fare?
"Mi spieghi cosa stavi facendo?" gli chiedo andando a chiudere la finestra, stava entrando troppa aria fredda per colpa sua
"Sono Babbo Natale, stavo portando i regali. Non si capisce?" lo guardo mentre gira su se stesso e indica il costume
"Tu non sei Babbo Natale" interviene mia sorella, si posiziona davanti al biondo, salta e lo prende per la barba. Questa essendo finta e infilata grazie a dei fili di plastica attorno alle orecchie, si rompe facendo gemere di dolore il povero malcapitato
"Sei Bakugou!" urla arrabbiata "Volevi fregarmi e non ci sei riuscito" butta a terra la barba finta
"Piccola peste non lo sai che Babbo Natale non e-"
Corro a tappargli la bocca con la mano, stava per fare scoppiare una bomba. Non è il momento giusto per dirle che l'omone che ha sempre mangiato i biscotti e portato i regali in realtà è suo fratello
"Quello che stava dicendo Bakugou, è che voleva fare una sorpresa travestendosi perché ha portato dei regali. Giusto?" con gli occhi gli indico il sacco rimasto a terra accanto alla finestra
"Beh sì, ho due...cose da darvi, ma non sono venuto solo per quello. Io- io volevo parlarti" si schiarisce la voce guardando tutto fuorché il mio viso. Deglutisco lasciando scivolare giù per la gola un nodo gigantesco, il cuore inizia a martellarmi nel petto, ho paura di cosa possa dirmi"Piccola, ora apriamo i regali che ha portato Bakugou, poi tu vai subito a letto se no Babbo Natale non potrà portarti niente. Ci siamo capiti?" dico dandole un bacio in fronte
"Si ma anche voi poi dovete andare a dormire, o lo vedrete arrivare e si spaventerà" mi sembra anche una giusta osservazione
Il biondo esce due pacchi dal sacco, uno può grosso e uno più piccolino. Il primo lo porge a Kaori che inizia subito a scartarlo, al primo strappo inizia a saltellare
"Sii, un altro gioco per la Wii"
Da quando Bakugou ha portato a casa nostra la sua, si è subito ossessionata a giocare. Infatti per non farla distrarre troppo dallo studio le ho imposto degli orari in cui può giocare
"Come si dice?" sposta lo sguardo da me a Bakugou, le guance si tingono un po' di rosso
"Grazie" sussurra, ridacchio un po' e poi la trascino verso le scale
"Su su, che domani ti aspetto l'altro regalo"
Per fortuna l'ho infilato nel magazzino quando ho preso la scopa, così non mi ha scopertoDopo averla sentita chiudere la porta mi giro verso il biondo e tutta l'ansia torna in un battibaleno
"So che dobbiamo chiarire ma non riesco a prendermi seriamente se parliamo e io ho questo costume addosso. Ho lasciato dei vestiti in camera, vado a cambiarmi e torno"
"Più che Babbo Natale dovevi fare il cosplay del Grinch" non riesco a starmi zitto
"Zitto" dice lanciandomi uno sguardo di fuoco.Rimango da solo in salone. Vorrà fare pace? Vuole lasciarmi? Prendersi una pausa? Ha trovato una ragazza nel frattempo e mi dice che non è mai stato attratto da me?
Giro per la stanza e finisco a mangiare i biscotti messi sotto l'albero, prima o poi dovevo farlo. Dopo minuti che mi sembrano interminabili scende con addosso dei pantaloni e una felpa abbastanza grande, così tanto che quando si piega per sedersi accanto a me intravedo il suo petto liscio e i suoi capezzoli rosa. Cerco di fermare la mia mente dal fare pensieri impuri.
Ci guardiamo per qualche secondo in silenzio, l'aria è tesa dentro questa stanza. Gli offro l'ultimo biscotto rimasto e lo accetta senza dire una parola. Il silenzio è così rumoroso."Scusa" riesco finalmente a dire con voce tremante
"Kirishima io" cerca di parlare ma lo blocco
"Per favore, ho bisogno di dirti quello che penso, poi giuro che mi sto zitto"
Faccio un lungo respiro per non scoppiare subito a piangere"Ho sbagliato tutto. Non ti ho parlato delle mie paranoie, delle mie paure, ho covato dentro tutte queste brutte sensazioni e te le ho sputate addosso" guardo un punto sul pavimento pur di non incrociare i suoi occhi
"Io, io credo di soffrire della sindrome dell'abbandono. Nella mia vita ogni persona che doveva starmi accanto in un modo o nell'altro se n'è andata. Ad un certo punto sei arrivato tu e non eri previsto, con la tua sfacciataggine e quell'atteggiamento da arrogante che hai. Non riuscivo a toglierti dalla mia testa, a non pensarti, finalmente qualcuno mi stava accanto. Un sentimento che non sentivo da tanto tempo, il mio primo ragazzo è letteralmente scappato per colpa di mio padre che non accettava quello che aveva appena visto.
Quando mi hai detto che ti piaccio non ho potuto fare a meno di attaccarmi a te in modo morboso, soprattutto quando hai deciso di vivere qua. La tua mancanza la sento triplicata quei giorni in cui sei con la band, si aggiunge la paura che tu possa cambiare idea su di me incontrando una persona migliore" la mia gamba continua a muoversi come una molla, sento l'aria bloccarsi nei polmoni e sono costretto a respirare con la bocca. Sento il battito del mio cuore fortissimo nelle orecchie
"So- Io so che ti ho ferito con quelle parole ma erano solo il riflesso delle mie paure, non ti vieterei mai di continuare a suonare o studiare. Sono stato così egoista e stupido"
La vista si offusca.
"Sono troppo complicato, troppo pesante, non so se merito quello che hai fatto per me. Quindi, se vuoi lasciarmi lo capirei"
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The train - Kiribaku\Bakushima
Teen FictionOgni giorno più di un milione di gente prende il treno. Alcuni vanno a lavoro, altri a scuola, ma non puoi sapere per certo cosa fa ogni persona. Ognuna di loro ha una vita di cui tu non sai nulla e scendendo alla tua fermata ti dimenticherai anche...