THE GHOSTS

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Premessa:

Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. E io questa storia l'ho amata sul serio.

Però, non era quello che volevo. Era LONTANISSIMA da quello che volevo. Ero piccola, e scrivevo da poco, ed ero così ORGOGLIOSA di lei perché è stata la mia seconda o terza storia originale, quindi. Mi piaceva davvero un sacco, e ripensarci (a come aggiornassi ogni giorno con 10 visualizzazioni e due commenti) mi fa tanto, tanto sorridere. In realtà c'è più di una storia che, devo dirvelo, non mi piace, ma che complessivamente va bene, ma questa era proprio lontana dal tipo di autrice che voglio essere, quindi. Ne ha avuto bisogno.

(L'anno prossimo tocca a un'altra. Vi abbiamo avvisato.)

Adesso la adoro, ovviamente, è cambiata in vari aspetti ed è la stessa per altri, e spero che voi la possiate amare quanto la amo io, e anche meglio di come la amavate prima. Non me lo aspettavo, ma quando ho annunciato la sua ritirata molti mi hanno mostrato quanto la adorano. Mi sembrava impossibile, eppure.

Io lo so che soffriremo. Lo sapete anche voi. Eppure è così che si gioca, adesso. E' come un campo di battaglia. Questo è sul serio il Vietnam.

Come sempre, trovate me su Twitter come abooutbibi e le copertine (tra cui questa!!!) su Pinterest. E' bello essere tornati.

Se avete letto le premesse di DLAMLT, sapete di cosa sto parlando: ecco, questo è DAVVERO il Vietnam. Solo che per due capitoli diventa anche divertente.

Due.

***

A friend to all is a friend to none
Chase two girls, lose the one
When you are young, they assume you know nothin'

OTTOBRE, 2015

Louis non pensava avrebbe mai imparato a giocare a scacchi, ma era il corso più interessante durante la sua ora da dedicare a un'attività au pair, quindi non aveva davvero tutta quella scelta. Sembra molto divertente, ma in realtà è solo una tecnica della clinica per far sentire i pazienti meno disadattati socialmente: ognuno di loro segnala un talento alla direzione, ed è indirizzato a tenere un corso su quel talento stesso. In questo modo, per quelle tre ore settimanali, il confine tra paziente e paziente o paziente e medico si assottiglia, confondendosi, e a rigore di logica loro stessi dovrebbero sentirsi più vicini alla società e bla bla bla. Louis insegna pianoforte, e durante le ore libere che gli avevano dato la cosa più interessante da frequentare era scacchi, quindi eccolo lì. Ovviamente, muove i pezzi bianchi.

La clinica non è male, però. All'inizio Louis la odiava, ma all'inizio Louis era anche in condizioni pietose. Adesso che è sobrio da sei mesi e ha superato le sue gravi crisi d'astinenza da quasi cinque, vede effettivamente il bene che quella struttura fa alle persone. Non è di quelle che impone un dress-code che punta costantemente a ricordare che sono rinchiusi, ed è autosufficiente: Louis ha dei turni in cui raccoglie e coltiva quello che finisce nel suo piatto, e anche se non l'avrebbe mai detto è incredibilmente edificante, oltre che rilassante. Non pensa ad assolutamente niente, ed è una buona cosa. Certo, ha anche ore libere, ore di terapia individuale e ore di terapia di gruppo, oltre che visite mediche periodiche per capire quanto l'alcool abbia fottuto il suo corpo, ma sta riprendendo forma. Da tre mesi gli hanno permesso di ricominciare ad allenarsi, e per correre ha specificatamente chiesto il turno dalle sei alle sette del mattino. Non importa se piove o fa freddo o tira vento, lui la mattina si sveglia, va a correre, si fa una doccia e dorme un'altra ora. E' uno dei momenti migliori della giornata.

Please, Fall In Love With Me ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora