Please, Fall In Love With Me ||L.S.||

THE HAPPY PLACES

'Cause I knew you
Steppin' on the last train
Marked me like a bloodstain, I

GIUGNO, 2017

Ha baciato Harry.

Lui, Louis, ha baciato Harry.

La sera prima. Fuori casa sua, dopo un gravissimo attacco di panico che ha aggressivamente trascinato via metà dei suoi ricordi, dopo averlo invitato a stare nel suo letto, a casa sua, vicino a lui, con Harry che non si stacca da lui di un millimetro, che gli tiene le mani addosso come se dovesse confinarlo nei suoi palmi, isolandolo dall'intera città finché non è assolutamente sicuro che Louis sia al sicuro. Harry, che è entrato nelle mura private di casa sua come un uccellino nel nido, spaventato, prima di adeguarsi alle sue parole, ai suoi movimenti; silenzioso come un'ombra si era adagiato dietro Louis, ascoltandolo dormire come se non muovere un muscolo fosse la massima forma di rispetto. Harry, che ha le labbra morbide e calde e che sanno di buono e che non beve da quando ha ripreso a vedere Louis e che si è occupato di lui con una discrezione e un affetto che Louis non voleva vedere prima di quella sera, perché ne era così fottutamente terrorizzato; eppure Harry lo chiama amore come se gli anni non fossero passati, come se si fossero conservati uno per l'altro. Harry, Harry, Harry.

Anche se è sveglio, rimane immobile, gli occhi chiusi, i pensieri che frullano incessantemente, solo per dirsi che Harry è ancora alle sue spalle, anche se sa, sente che non è così. E' in un letto vuoto, e non può farci nulla. Inevitabilmente, non riesce a concentrarsi su nient'altro se non sulla sensazione di essere solo, e per questo volta la testa, guardando attraverso le ciglia le lenzuola sfatte: aveva ragione. Harry non è lì. Si alza piano, si gratta la guancia, scaccia la coperta: non ha immaginato nulla. Lo straccio che Harry ha usato contro la sua testa è ancora lì, e il materasso è piegato dove poco prima lo occupava qualcuno. Allora, Louis si alza, spostandosi i capelli dalla fronte per respirare lentamente. E' ovvio che Harry se ne sia andato, e chissà da quanto. La sera prima era stato ridicolo. Non crede di esserselo mai ammesso, ma si era ripromesso che niente di quella che era stata la sua dipendenza o il percorso in comunità avrebbe dovuto raggiungere Harry: l'aveva già fatto, avevano già troppo da scontare. E invece, era successo. E si era spaventato.

Cammina per casa a piedi nudi, con lo stomaco ancora scombussolato, pesante, e aggrotta la fronte nel sentire un odore dolce, di pastella e zucchero, crema al cioccolato. ''Harry?'', domanda, entrando in cucina, lasciando intravedere solo la testa.

E, Harry è lì.

Ha i vestiti spiegazzati e l'espressione nervosa, ma sembra stare bene, i capelli sono fermi dietro le orecchie, l'espressione, ora che vede Louis, si distende impercettibilmente. ''Sembri esausto'', dice onestamente, e Louis annuisce, ricordando improvvisamente tutto quello che è successo la sera prima, compreso il bacio. Per questo, non dice una parola, imbarazzato, e rimane in piedi come un idiota nella sua stessa cucina. Harry parla con voce altalenante: ''Ho... Ho fatto i pancakes'', spiega, posando il mestolo e pulendosi le mani ''Scusa se ho preso gli ingredienti senza dire niente, ma c'era tutto e tu stavi ancora dormendo e ieri non abbiamo toccato cibo—'' Harry si interrompe bruscamente quando Louis lo abbraccia, fasciandogli il corpo e premendo la testa contro la sua figura, respirando di sollievo. Stringe forte la presa contro la sua schiena, adagiandoci le mani, stringendo il tessuto fino a sentirlo arricciato sotto le unghie. ''Mi dispiace per quello che hai dovuto vedere ieri'', ammette, gli occhi ancora chiusi. Non ha il coraggio di guardarlo in faccia. Harry parla dopo un attimo, il mento sui suoi capelli:

''A me no, amore. Per niente.''

''Lo so che non è vero.''

''E' una parte di te. Perché mai dovrei essere arrabbiato? O spaventato? Ho sempre provato a capire cosa ti fosse successo quando eri... In quel periodo. O anche quando sei andato in comunità. Se mi darai modo di capirlo, non scapperò via. Credevo che tu l'avessi capito.''