THE END

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You'd come back to me
And you'd come back to me

SETTEMBRE, 2017

Alla fine, si presentano a James di persona.

Ne avevano discusso a lungo. ''H, amore, nessuno sa che ho bevuto di nuovo'' aveva ripetuto al suo ragazzo, mentre decidevano cosa fare. Avevano fatto le loro dovute ricerche su James Corden, avevano chiesto ad Ed, avevano contattato loro amici nell'industria e si erano appuntati le loro risposte a domande specifiche, prima di organizzare davvero un incontro. James aveva precisato che voleva vedere solo loro due, non loro due e i loro agenti. E' con voi che devo parlare, non con loro, aveva detto. A Louis quell'approccio diretto era piaciuto. ''Non sono solo io a dover decidere se farci vedere insieme o no'', aveva aggiunto, ed Harry aveva piegato le labbra.

''Solo perché non lo sanno non significa che tu non senta il bisogno di rimanere lontano dal pubblico. E poi, in questi mesi abbiamo fatto capire di esserci allontanati. Farci vedere di nuovo insieme sarebbe...''

''Non sono cazzi loro, quelli. Non ho più nessun vincolo, e tutti sanno del processo. Confermerò che sei il mio ragazzo al primo giornalista che passa.''

Louis aveva parlato quasi bruscamente, ma Harry aveva sorriso, gli aveva preso la mano. ''C'è anche quello. Il processo, intendo. Tutti vogliono le nostre dichiarazioni al riguardo, anche se l'argomento della nostra denuncia è già trapelato. Cosa faremo a riguardo?''

''Finché la causa non è chiusa, nulla. Poi penserò a fare una merda sia Simon che Hunter, di questo non ti devi preoccupare. E poi, possiamo uscire di casa senza essere assaltati. Basta un po' di sicurezza in più. E James lavora con la gente famosa, che diamine. Se una cosa non si deve sapere, non si viene a sapere, e basta. Tu vuoi incontrarlo di persona?'' aveva detto, bloccando la mano sul suo fianco. Harry aveva tratto un respiro:

''E' che dopo Simon ed Hunter non mi fido più.''

''Eravamo bambini, H, non potevamo saperlo'', ed è una cosa quasi crudele, da dire. Non da parte di Louis, ma semplicemente pensare di distruggere due ragazzini in questo modo- Chi ne avrebbe la forza, il coraggio? E perché proprio loro due? Tenta sempre di non pensarci.

''Comunque. Voglio avere meno possibilità di fraintendere.''

''Allora andiamo di persona'', e gli aveva baciato la mano, le nocche. Harry aveva annuito e agguantato il telefono per fare la dovuta telefonata.

E quel giorno sono lì. Sono usciti entrambi da casa di Harry, di mattina presto, e si sono infilati in un SUV dai vetri oscurati. Due tizi dalla mole corporea incredibilmente preoccupante sono seduti sui sedili davanti, e li seguono, ai loro lati, anche quando arrivano nel parcheggio coperto dell'ufficio di James. Louis è il primo che scende dalla macchina, e per questo allunga la mano ad Harry, che la prende, non la lascia e se la tira sul fianco. Mentre, ancora accompagnati dalla sicurezza, salgono le scale, Louis fissa quel movimento, le dita di Harry che premono sulle sue nocche, la piega del suo polso. Sarebbe sempre dovuta andare così. Se Louis pensa a tutto il tempo che hanno perso, deve ingoiare un doloroso groppo alla gola. Prova a non farlo, quindi.

E ora, accompagnati dai due bodyguard, attendono fuori la porta. Ci sono delle comode sedie imbottite e un tavolino con degli snack, ma nessuno dei due ci presta attenzione. Harry rimane al suo fianco e non abbandona le sue mani, tutti e due sono in piedi adagiati alla parete, e a voce bassa parlano. Nessuno li ha visti arrivare lì, e Louis scopre che non gli importa. Quasi desidera vedere foto di lui ed Harry in giro, ora che può baciarlo, ora che può sorridergli, toccarlo. Sa che ormai è davvero questione di tempo. Solo il processo, una nuova etichetta e sarà fatta. Gli sembra niente, in confronto agli ultimi sette anni. Alza entrambe le mani di Harry e le bacia, a quel pensiero, e il suo ragazzo sorride, facendosi più vicino. Sta giusto abbassando le braccia quando la porta di mogano sul fondo del corridoio si apre.

Please, Fall In Love With Me ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora