And when I felt like I was an old cardigan
Under someone's bed
You put me on and said I was your favoriteNOVEMBRE, 2010
Harry è qualcosa di spaventosamente simile alla luce del sole. Se si fermasse a questa descrizione, non sarebbe nemmeno corretta, non completamente, no. Harry è la luce del primo mattino, quella che ti sveglia dolcemente, timida, gentile, come una cascata di latte sulla pelle. Il nucleo centrale di Harry è incredibilmente morbido, come uno sbuffo di panna, e Louis non riesce a credere di poter tenere le dita così vicine a quel punto. Sembra a un soffio dalle sue labbra, eppure sempre troppo lontano, almeno per adesso. Lo sanno entrambi, il perché, anche se non ne hanno mai parlato. Non hanno bisogno di parlare. Capisce benissimo i suoi occhi, tutto quello che vorrebbe fare, tutto quello che vorrebbe dire, e ogni volta gli fa un cenno sicuro, come a dirgli che sa. Sa tutto. E le spalle di Harry si rilassano in un attimo, come un sollievo. Louis adora essere uno dei suoi punti fermi, gli è motivo di incredibile orgoglio. Sente spesso che Harry ha dei momenti in cui respira male, in cui sente di avere tutto il mondo addosso, ma quando Louis è nel suo raggio d'azione si annullano. Come se Harry trovasse la sua luce per brillare da solo, al suo fianco.
Questo è uno di quei giorni. Harry è piccolo e spento, come se avessero bagnato una stella. Gocciolante come un cucciolo su un lato del lago. ''Che hai?'', Louis adora la sua voce quando parla con lui. E' come se stesse cantando, lo stesso tono musicale. Vorrebbe parlare solo con Harry per tutta la vita solo per sentire la sua voce accarezzarlo. Harry non alza nemmeno la testa, però, sta accoccolato a un divano della sala relax, i riccioli davanti agli occhi enormi, il viso pallido e arrossato solo sulle guance, le mani sulle ginocchia. Quando si siede tranquillamente al suo fianco, però, Harry si avvicina, toccando il suo braccio, il suo fianco, prima di abbracciarlo di riflesso, premendo la testa sotto il suo mento. Lo sente respirare, calmarsi. Louis aspetta.
''Oggi ho stonato un po''' parla dopo qualche minuto, gli occhi ancora chiusi. Come se stesse attentamente riflettendo. ''Me l'hanno fatto notare. Non è stato un bel momento. Non me lo posso più permettere.''
''E quindi?'' domanda come se nulla fosse, accarezzandogli i capelli, districando i piccoli nodi. Con l'altro braccio, lo stringe, bloccandolo contro l'angolo del divano mentre Harry si sistema nella sua presa ''Tutti i grandi cantanti sbagliano, piccolo. A volte dimenticano anche le parole delle loro canzoni'' Louis gli dà un colpetto con la spalla ''Non farli parlare come se fossero davvero importanti, H. Questo non te lo puoi permettere.''
''Non lo sono?'' domanda a voce bassa, improvvisamente, la gola roca, il naso arricciato. Deve aver pianto. Louis non è ancora abbastanza bravo da evitare che scappi da lui quando succede, ma ha intenzione di arrivarci. Sa che Harry glielo lascerebbe fare. Per adesso, però, Louis gli prende piano i polsi e ci preme i suoi stessi pollici, mentre Harry arrossisce e prova a respirare più profondamente contro la congiunzione sottile delle sue clavicole, adeguandosi al respiro di Louis con boccate profonde. Harry sa di pulito, e per questo preme il naso nei suoi capelli, senza dire niente, le impronte calde sulla pelle di Harry, prive di esitazione.
''Per niente, piccolo. Quando si parla della tua musica, che siano pezzi originali o cover, tu sei l'unica cosa che conta. L'unica opinione che devi ascoltare e di cui devi fidarti. E nessuno può dirti cosa fare, con tutto questo. Va bene?'' Louis deve chinarsi un po' per guardarlo in faccia, le loro fronti vicine, il naso di Harry che preme nella sua guancia. Harry annuisce appena e tira su col naso, proprio mentre Louis gli stringe i polsi per attirare la sua attenzione. Harry lascia andare il capo contro la sua spalla mentre Louis gli mormora all'orecchio, premendo le labbra contro il piccolo lobo:
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Please, Fall In Love With Me ||L.S.||
FanficÈ difficile dimenticare il tuo primo amore, soprattutto quando ti ha fatto così male. Louis ci prova, ci prova con tutto sé stesso, Harry forse non ne ha mai avuto la forza, fatto sta che entrambi stanno troppo male, adesso. Sono passati sette anni...