𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟖

487 61 15
                                    


| G |

GIFT (regalo)

/ɡɪft/

sostantivo

"Perché non mi hai detto che il tuo compleanno è tra due giorni?" Lo accusò Jeongguk, comodamente sdraiato sul divano con una pila di fogli che lo coprivano come fossero una coperta.

Taehyung, che era appena arrivato con una borsa della spesa, sospirò.

"Ucciderò Jimin." Lasciò le cose sul bancone, riconoscendo di non poter scappare e Jeongguk continuò a fissarlo con quei grandi occhi da cerbiatto. "Ok, non l'ho detto perché ero incazzato di doverlo festeggiare lontano dalla mia famiglia. Ho questo enorme progetto da presentare entro la data di scadenza e celebrare il Natale a Daegu mi ha già rallentato. Per non parlare delle tre tesine per rimediare a quell'unico argomento in cui sto fallendo."

Inoltre, in queste due ultime settimane il mio coinquilino mi ha ignorato, perché questo improvviso interesse?

"Cristo." Il più giovane si accigliò. "In ogni caso...lascia che ti offra la cena o qualcosa del genere. Non deve essere un grande evento o..."

"Se sopravviverò, lascerò che tu mi offra la cena ma..." Sospirò e si massaggiò il ponte del naso. "Sto dicendo sul serio - per la prima volta tra l'altro - una volta che avrò finito con tutto questo possiamo andare a bere qualcosa insieme."

"O-okay. Certo..." Jeongguk non sapeva cosa dire, quindi fu sollevato quando Taehyung scomparve nella sua camera da letto.

-

In un modo o nell'altro era giunto il 29 Dicembre.

Jimin se n'era andato anche contro la sua stessa volontà perché voleva essere lì per il compleanno del suo migliore amico, ma Taehyung lo aveva rassicurato che sarebbe andato tutto bene. Sarebbe stato bene; aveva solo bisogno di finire quel paragrafo prima di avere l'ennesimo crollo mentale. Era uno di quei casi in cui non poteva nemmeno ascoltare della musica perché avrebbe potuto distrarlo. Solo un altro paio di frasi e avrebbe finito.

In circostanze normali sarebbe stato a Daegu a casa dei suoi nonni a cucinare con sua nonna, a bere con suo nonno, a mostrare ai suoi genitori le foto dei pezzi che aveva fatto durante l'anno, probabilmente raggiungendo anche i suoi fratelli e giocando con i bambini piccoli che correvano per tutta casa.

Invece, dovette tornare indietro il giorno di Natale per iniziare quei progetti incompiuti e salvare il semestre. Adesso era bloccato a Seoul, i suoi amici erano tutti nelle loro città natali con le loro famiglie e anche Jeongguk sarebbe partito per una settimana la mattina del 31. Era stato sicuramente benedetto.

Aveva ancora qualche giorno libero prima dell'inizio del nuovo semestre, ma non sarebbe stato lo stesso senza l'intera famiglia lì. Voleva solo fare un pisolino e voleva una grossa fetta della torta alle fragole che sua nonna gli preparava religiosamente per il suo compleanno, un'altra cosa che già gli mancava.

Sentì il rumore della porta d'ingresso dell'appartamento che veniva aperta. Probabilmente era Jeongguk che aveva passato la giornata fuori a fare solo Dio sa cosa.

E a un certo punto dopo la sua terza bevanda energetica, alcuni snack che aveva accanto a sé, e a metà del suo secondo articolo, Taehyung si addormentò sulla sua scrivania e non si svegliò fino a quando le continue vibrazioni del suo telefono non lo fecero trasalire.

"Tae..." Jeongguk fece capolino nella sua stanza. "Ho bussato alla porta ma non hai risposto..."

"Ah, sì... io... ho bisogno di dormire un po'." Disse, aprendo appena gli occhi, ancora intontito.

𝑳𝑶𝑽𝑬 : Glossary Of Associated Terms | TAEKOOK (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora