Capitolo 16:

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Mi svegliai e non capí piú niente. Dove mi trovavo? Cosa era successo? Lorenzo?

Una mano mi sfiorò e girandomi verso quella sagoma nera vidi Matteo.

"Matt ma che è successo?" dissi quasi piangendo "Piccola, sei solo svenuta. C'è una persona che ti vuole vedere, la faccio entare?" "Okey. Grazie fratellino." mi sorrise ed uscí facendo strada ad un ragazzo.

Era Lorenzo, appena arrivò li mi prese la mano e una lacrima gli rigò il volto, lo stesso per me.

Gli asciugai la lacrima e lui fece lo stesso, si avvicinò a me, come per chiedermi il permesso ed io glielo diedi.

Le nostre labbra si sfiorarono per poi amalgamarsi l'una con l'altra. Le nostre lingue giocherellavano tra di loro e i brividi mi pervasero la schiena e per finire tutto il resto del corpo.

Lorenzo si allontanò e mi prese il viso tra le mani, "Principessa, scusami se sono sparito. Ti amo." "Lore, non possiamo. Non mi sento pronta per questo passo e tu lo sai." soltanto sentire la sua voce mi provocava qualcosa di strano. Continuai: "Sei il mio migliore amico, essermi svegliata senza di te non mi è piaciuto, sono uscita a cercarti e non c'era, entrai in tabaccheria esentirmi dire che non c'eri piú mi fece prendere un colpo al cuore, e cosí sono svenuta." Lorenzo mi prese la mano e me la strinse forte.

"Puoi dire quello che ti pare, ma davvero ascoltami, io ti amo e i miei sentimenti per te non cambieranno ok? Quando ti ho vista quella sera alla festa con Matteo pensavo fossi la sua tipa e non mi sono azzardato ad avvicinarmi. Poi quel giorno al parco con te, poterti stare vicino mi è piaciuto tantissimo. Avrei tante altre cose da dire ma le tengo nel cuore per potertele dire venerdí sera, quando tu dovrai venire con me sulla spiaggia." un sorriso gli spuntò sul viso. "È un invito?" chiesi io.

"No, è un obbligo." scoppiammo a ridere e l'infermiere chiese a Lorenzo di uscire, che senza protestare se ne andò salutandomi con un abbraccio.

Mi buttai sul cuscino e fissai il soffitto bianco.

Sono sempre stata inutile, sono sempre e solo servita per uno scopo e mai per amore, sono sempre scappata da tutto ciò che mi metteva paura. La relazione con Lorenzo mi metteva paura, ma lo amavo e ne ero consapevole, ma non volevo ammetterlo a me stessa. Penso troppo, mi faccio tutti questi 'film mentali' che poi non accadranno mai, e questa sono io. Perchè sono cosi? Perchè niente mi va bene, si, è colpa mia ma lo passerò e per tutto questo ho bisogno di Lorenzo, e Matteo e Marta.

SPAZIO AUTRICE
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-Isa

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