Matteo uscí di casa nel cuore della notte.
Marta lo seguí ma niente Matteo correva.
Arrivò ad un incrocio e venne investito. Sbattè sul cofano della macchina e perse i sensi.
**************
Mi svegliai di colpo, era solo un incubo.
Lorenzo sentí il mio sbalzo e i miei singhiozzí, piangevo come una pazza.
"Piccola, che è succeso?" mi chiese posandomi una mano tra i capelli.
"Ho fatto un incubo, Matteo andava in coma." dissi piangendo e guardando in basso.
Lorenzo si avvicinò al mio viso, eravamo fronte contro fronte. Mi accarezzò le labbra con le sue mani soffici, provavo brividi d'appertutto, e anche piacere.
"Ho bisogno delle tue braccia." dissi alzando lo sguardo e sfiorando le sue labbra. "Sono tutte tue, e lo saranno per sempre, anche quando saremmo vecchi bacucchi con un bastone. Queste braccia saranno tue. Sempre." Lorenzo aprí le braccia e mi ci fiondai subito.
Lorenzo mi accarezzava la testa e mi sussurrava parole dolci all'orecchio: "Sei la mia principessa, la mia cucciola, il mio amore. Sei tutto e niente to farà male. Neanche gli incubi." tutto sussurrando.
"Mi fai ridere?" dissi ancora piangendo. "Sai cosa disse Isaan Newton quando la mela li cadde in testa?" "No dimmelo tu." riposi
"Disse: ma non ero sotto un albero di pere?" lo disse con una faccia stupenda "AHAHA ma se sai farmi ridere allora... bo, adoro i ragazzi che mi fanno ridere." dissi ridendo e accarezzandogli la guancia. Lorenzo rideva, si bloccò e mi fissò intensamente negli occhi con aria seria. Ed io feci lo stesso. "Ciai ancora la sbronza?" mi chiese sempre con aria seria. "No." risposi un po' confusa. "Me lo dai un bacio? Ho bisogno delle tue labbra. E di sentire il tuo respiro su di me. È la prima e ultima notte che passeremo insieme." mi avvicinai a lui, gli posai una mano sul petto e Lorenzo mi baciò il collo, mi faceva solletico ma mi piaceva. Gli alzai il viso e lo baciai. Le sue labbra morbide sulle mie erano la cosa piú bella che avevo mai provato. Fu il bacio piú lungo e piú bello di sempre.
Lorenzo si mise seduto con le mie gambe intorno a lui, mi spingeva verso di lui, prendendomi per le cosce.
Cerai di staccarmi, ma Lorenzo mi teneva una gamba sulle cosce ed una sulla testa, non riuscivo a muovermi.