Capitolo 17:

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Passarono due giorni da quando stavo in quell'ospedale e i dottori decisero che potevo uscire.

C'erano in stanza Matteo, Marta, Lorenzo e il dottore che mi aveva seguita nella ripresa.

"Allora ragazzi, Isabella deve stare a casa almeno per tre/quattro giorni senza uscire, quindi dovete tenerla d'occhio. Miraccomando." disse il dottore.

Matteo gli spiegò che non riusciva a stare a casa tutto questo tempo per via del lavoro e Marta idem. Cercavo di convincerli che cel'avrei fatta anche da sola ma Lorenzo intervení: "Può stare da me se per voi non è un problema." disse rivolgendomi un sorriso. "N..non è necessario Lorenzo, me la cavo bene anche da sola." risposi imbarazzata. "Per me va benissimo." disse Matteo picchiettando la spalla di Lorenzo.

Fulminai Matteo con lo sguardo e Marta scoppiò a ridere. Il dottore ci raccomandò i farmaci da prendere e uscí dalla stanza lasciandomi vestire.

Finito di vestirmi Lorenzo entrò in stanza e ci avviammo verso la sua moto. "L...llorenzo davvero, n..non è n...n.necessario tutto questo." Mi guardò con un sorriso splendente "Isabella, quando lo capisci che mi piaci? Che sto facendo tutto questo solo per te? Per proteggerti? E fino a quando sarai con me niente ti farà male."

Lo guardai per un attimo e poi mi misi il casco e salí in sella dietro di lui stringendolo alla vita. "Vai piano che ciò caga." dissi io ridendo. Lorenzo si mise a ridere e rallentò, probabilmente ci teneva davvero a me e non voleva ferirmi.

Arrivammo a casa e scesimo dalla moto, Lorenzo abitava a 5/10 minuti da casa mia e quindi era anche comodo.

Era martedí e venerdí sarei dovuta andare in spiaggia con lui, cosí cercai di sapere piú dettagli su ciò: "Lorè ascolta, ma venerdí che andiamo a fare in spiaggia?" Lorenzo stava cucinando e si girò "Sorpresa, fatti solo trovare pronta per le 21.30." mi disse rigirandosi verso i fornelli e continuando a preparare.

"Ma la seraa? Ma te sei matto, io non lo faccio il bagno la sera." si mise a ridere ma stette zitto.

Mi alzai e andai dietro di lui prendendolo per i fianchi: "Lorè, lo sai che ti voglio bene?" gli diedi un bacio sul collo "No Isa, non ti dico niente comunque. Neanche se mi dici che mi ami." "Ti amo." dissi io.

Lorenzo si girò togliendomi le mani dalla sua vita e si mise a ridere "Dai non dire cazzate, cosí mi illudi solo cazzo. Io ti amo davvero." rimasi stupita dal suo divertimento ma allo stesso tempo serietà su questa cosa. Io lo amavo, si, forse, ma non volevo ammetterlo a me stessa, dovevo essere forte e non tornare a vivere da quello da cui sono scappata.

Lorenzo mi strinse a sè e mi sussurrò "Capiscimi ti prego." sapevo benissimo che stava per piangere e questo non doveva succedere, vederlo triste non mi piaceva. "Se sei triste tu, sono triste io. Non piangere scemo." mi staccai e gli baciai l'angolo della bocca.

Si rimise a cucinare e mangiammo verso le 20.00.

Durante la cena Lorenzo non parlò molto, apparte quando gli chiesi dove aveva imparato a cucinare cosí bene.

Finita la cena ci fiondammo sul divano sdraiati uno sopra l'altro mentre guardavamo la tv.

"Ah, sabato c'e una festa con due o tre miei amici e li volevo invitare qui ti da fastidio? Se no annullo tutto." mi disse Lorenzo con un sorriso innocente

"Nono tranquillo, nessun problema. Grazie di preuccuparti sempre per me."

SPAZIO AUTRICE
Ciao bellissime, ecco un nuovo capitolo. Spero vi piaccia! Ci vediamo in settimana❤
Un bacione:*
-Isa

Hope ||CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora