Parte 13

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"Cazzo!" Urlo di prima mattina, è tardi, troppo tardi, oggi iniziò il mio lavoro allo stadio del PSG come cameriera, non so se sono pronta a stare a quelle regole ferree praticamente ogni giorno, ma ci proverò. Mentre corro in bagno a vestirmi, mi ricordo cosa ho sognato stanotte, facevo sesso con Neymar, sesso sfrenato, fino a quando non si trasforma in kylian, poi di nuovo in Neymar, poi di nuovo in kylian, io non capivo più nulla e pensavo solo a chiudere gli occhi e non fermarmi, non importava con chi lo stavo facendo, insomma un sogno da film, non so se film horror o no però.
Non ho tanti problemi nel decidere cosa mettere dato che so già che devo indossare il completo che mi hanno dato, è una gonna a tubino blu scura che arriva fino alle ginocchia e una camicetta bianca con lo stemma del psg, alla quale ho fatto un nodo dato che mi stava un bel po' lunga, indosso delle décolleté bianche come la camicia. Faccio una coda alta ben tirata, poi mi trucco e sono pronta per partire; metto in moto l'auto e mi avvio verso lo stadio, e anche se c'è un po' di traffico questa mattina, riesco ad arrivare in orario; scendo dall'auto e mi avvio verso il bar dello stadio, ad aspettarmi c'è l'amico di mio cugino
"Buongiorno bellissima, pronta per iniziare "
"Buongiorno " dico timidamente " sì certo sono pronta"
"Allora, tutto ciò che dovrai fare è servire a chiunque te lo richieda, poi i giorni in cui non ci sono partite il bar sarà aperto dalle 10:00 alle 18:00 con pausa pranzo di un'ora, invece quando ci sono le partite é aperto dalle 16:00 fino a 0:00, tutto chiaro?"
"Si tutto chiarissimo "
"Ah quasi dimenticavo, può capitare che quando il bar chiude i ragazzi vengano a mangiare qualcosa o che lo ordinino dal telefono che tu hai qui" mi dice indicando un angolino con un telefono "se potrai e vorrai restare anche dopo l orario di lavoro a volte , mi faresti un favore, ovviamente avrai degli extra "
"Ok va bene grazie mille" dico e lui se ne va
Il bar ha aperto ora e già ci sono persone dentro, prendo le ordinazioni a tutti e porto succhi di frutta, cocktail, patatine, crêpes, e di tutto e di più; sono ormai le una e la mia ora di libertà è iniziata, mi affaccio dalla grande vetrata del bar che da direttamente sul campo, i ragazzi si stanno allenando perciò decido di guardarli un po', sembrano davvero stanchi.
Riprendo il mio lavoro e inizio a servire non so quanto tavoli; sono ormai le 18:00 e sono praticamente morta sul bancone, non mi reggo in piedi e infatti per errore butto giù un bicchiere che si frantuma presto in piccoli pezzi, mi chino per raccoglierli fino a quando sento una voce dietro di me
"Ma chi è lei, che cazzo di culo ha?" Senti dire da una voce molto, troppo familiare; mi alzo e incrocio gli occhi di kylian, poi quelli di hakimi
"Ah ora capisco, non avevo riconosciuto il tuo culo, eppure l'ho visto più volte " dice mentre ride
"Che simpatico che sei" rispondo
"Cosa ci fai qui tu? Sei venuta per me?"
"No cretino, ora lavoro qui" dico indicando lo stemma della camicetta
"Ah, e dovrò vederti tutti i giorni vestita così?"
"Oh si" rispondo quasi a provocarlo
"Non mi provocare ragazzina, lo sai che ci metto un attimo a scoparti su questo bancone " rimango a bocca aperta per quanto sia volgare, oltretutto sta dicendo ciò davanti ad un suo compagno
"Puoi essere meno volgare per una volta?" Chiedo esausta
"Ma smettila, sai che non posso farlo" si avvicina al mio orecchio e sussurra "poi so che infondo sei sconcia quanto me, e ti piace che io sia diretto con te" una scia di brividi mi percorre la schiena, forse in effetti è vero, mi piace quando mi parla così, mi fa sentire voluta davvero.
"Dai andiamo a farci la doccia kylian " dice hakimi a kylian che è ancora a un centimetro dal mio viso
"Ci vediamo tra poco piccola" dice mentre mi guarda le labbra e lecca le sue, poi per finire mi da uno schiaffo sul culo
"Non Farlo più " dico mentre lui ride e se ne va con il marocchino.
Dopo circa mezz'ora suona il telefono del bar e rispondo
"Pronto?" Dico
"Portami un aranciata, dei biscotti e un muffin" è kylian
"Vuoi anche una fetta di culo a questo punto?"
"Se è il tuo.." scontato, gli attacco in faccia e controvoglia preparo le cose.
Busso e la porta dello spogliatoio si apre; cazzo, è a petto nudo con solo un asciugamano in vita, è tutto bagnato probabilmente uscito ora dalla doccia, sto letteralmente andando a fuoco e credo si noti
"Non ti imbarazzare" mi dice mentre con due dita sotto il mento mi solleva il capo che senza accorgermene ho inclinato
"Emh tieni prendi le tue cose " gli porgo il vassoio
"Entra" mi dice con tono pacato, ma io rimango immobile
"Per favore " spalanco gli occhi, per favore?, dove siamo, su Marte?
"Come posso non entrare se mi chiedi per favore?" Dico ridendo e anche lui ride con me poi chiude la porta, capisco che è giunto il momento di parlare un po' della situazione, la "nostra" situazione

~Non innamorarti mai di me~ kylian MbappeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora