Getting to know you

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April's pov.
"Lukas dobbiamo parlare" annunciai mentre mio marito sorseggiava il suo cappuccino.
"Dimmi tutto"
"Il padre biologico di Ursula... uhm... siamo tornati in contatto" confessai giocherellando con le dita.
"Eh?!"
"Ecco... lui vorrebbe conoscerla" lo guardai negli occhi sorridendo imbarazzata.
"April-"
"Non vuole sostituirti né niente... abbiamo già messo in chiaro che lei non saprà nulla della loro parentela, è solo curioso"
"Non so... sai che mi fido di te, ma se poi tra voi due si riaccendesse la fiamma?"
Non risposi, continuai semplicemente a fissare il vuoto per qualche secondo, poi mi limitai a dire:
"Non accadrà"

Carter's pov.
Mi avviai verso casa di April sapendo che quel giorno avrei conosciuto la mia bambina.
Ero entusiasta ma preoccupato al tempo stesso, e se non le fossi piaciuto?
Entrai in casa e borbottai un:
"Permesso..."
Vidi immediatamente la testa di April spuntare dalla cucina, mi venne incontro sorridendo.
"Sei in anticipo"
"Lo so, scusa"
"Beh così abbiamo occasione di conoscerci finalmente" disse un uomo dall'aspetto slanciato alle sue spalle.
"Piacere Lukas" il sorrisetto falso che mi rivolse era perfettamente incorniciato dalla sua pelle olivastra e dai capelli biondi.
"Carter" gli strinsi la mano forzando un sorriso.
"Beh amore io vado" annunciò dando un intenso bacio a April in seguito al quale mi guardò con aria di sfida. Si sentiva minacciato dalla mia presenza, era evidente, dopotutto ero pur sempre quello che si sbatteva sua moglie a sua insaputa.
"Buon lavoro" mormorò lei sorridendo. Per un attimo fui colpito dalla gelosia e dal risentimento, se lei non se ne fosse andata, quelli avremmo potuto essere noi. Poi però notai che gli occhi con cui lo guardava erano colmi di affetto, non di amore, e questo mi diede speranza.
"Beh Ursula sta ancora dormendo, vuoi che vada a svegliarla?"
"Lasciala dormire ancora un po', vive qualcuno qui oltre a voi? La casa è piuttosto grande"
"Grace e la sua compagna, Krystal, te la farei conoscere ma è al lavoro, e la mia cara cuginetta non vuole essere disturbata mentre è rintanata nel suo studio"
"Grace vive qui?!"
"Lo so... ma è passata oltre, quando ha saputo che sarei stata una madre single si è precipitata qui per darmi una mano"
"Oppure ha finto nella speranza che prima o poi ti accorgessi di lei"
"Carter, dovresti vedere come guarda Krystal, non mi ha mai neanche lontanamente rivolto uno sguardo del genere, sono anime gemelle" mi spiegò.
"Anime gemelle... da quando credi a questo concetto così romantico? Quasi non ti riconosco"
"Da quando ti ho lasciato solo in quella casa"
Ci fu un attimo di silenzio, poi continuò con un sorrisetto nostalgico:
"Ricordo di aver pensato che se tu ti fossi svegliato prima che io me ne andassi non avrei trovato la forza di allontanarmi da te" fece un'altra pausa e respirò profondamente.
"Sapevo che se tu mi avessi guardata con gli stessi occhi di adesso non ce l'avrei fatta. Sei il mio punto debole Carter, lo sei sempre stato" si morse l'interno della guancia.
"Credi che siamo anime gemelle quindi?" Sorrisi accarezzandole il viso.
"Io so solo che quello che provo per te è indescrivibile, non può essere paragonato a null-"
La zittii baciandola, era il nostro primo bacio amorevole dopo anni, mi sentii rinascere, era come se il sangue avesse finalmente ricominciato a scorrermi nelle vene.
"Sono incinta" sussurrò abbassando la testa.
Rimasi in silenzio scioccato dall'affermazione, e prima che potessi dire qualunque cosa lei disse:
"Non è tuo, tranquillo"
Mi frantumò il cuore, questa frase mi distrusse in pochi secondi, sapevo che da sposati si faceva sesso. Ma allo stesso tempo non volevo ammettere a me stesso che lei l'avesse fatto con qualcun'altro.
"Quindi tu e Lukas..." sospirai.
"Esattamente" mi guardò timidamente cercando di anticipare la mia reazione.
Tirai un pugno al piano da lavoro della cucina.
"Ti sei scopata un altro" affermai.
"Parli come se tu non lo avessi fatto" alzò le spalle.
"Tu- ho bisogno di una boccata d'aria" uscii dalla cucina e mi ritrovai di fronte una bambina assonnata, alzò lo sguardo e strofinandosi un occhio disse:
"Ma io ti conosco" e mi sorrise.
Quel sorriso fece dissolvere tutta la rabbia che avevo in corpo, era quello di April, identico.
"Tu sei quello che mi ha chiesto quanti anni avessi"
Una volta ripreso dallo shock iniziale, risposi:
"Uhm... sì, sono un amico della mamma"
April mi raggiunse e cercò di incoraggiarmi.
"Sì, lui è Carter e moriva dalla voglia di conoscerti" mi accarezzò la schiena con movimenti circolari sapendo quanto mi calmasse.
"Che strano nome"
"Beh tu ti chiami Ursula" borbottai.
"E con ciò?" Mise le mani sui fianchi dandosi un tono, era evidentemente abituata a commenti negativi sul suo nome.
"Nulla, credo che sia davvero orecchiabile"
"Sì è molto orecchiavile" disse annuendo.
"OrecchiaBile" la corresse April.
"Lo so, volevo solo controllare che foste attenti"
La adoravo, assomigliava a sua madre così tanto: l'orgoglio, l'atteggiamento... avrei tanto voluto vederla crescere.
Mi prese la mano e mi ordinò:
"Vieni a vedere la mia collezione di bambole"

Qualche ora dopo:
Il tempo volò, dopo aver passato la mattinata a giocare ci ritrovammo a tavola.
"Beh il fatto che non sai cucinare non è cambiato" affermai dopo il primo boccone.
"Ma stai zitto" ridacchiò.
Grace fece irruzione in cucina col laptop in una mano e l'altra tesa.
"Cibo" disse.
April le passò un piatto e lo riempì con lo stesso intruglio di verdure che stavamo mangiando noi.
Lei guardò arricciando il naso e disse:
"Uh sbobba verde" fingendosi entusiasta.
"Se non ti va bene cucini tu anziché stare rinchiusa a scrivere storielle horror per giornate intere, che poi come ti vengano certe idee..."
"Mi basta guardare quello che cucini e mi sento ispirata" sorrise e tornò in studio abbandonando il piatto sul tavolo.
April sospirò e rimise il contenuto nella pentola.
"Dopo ti porto a mangiare un gelato" sussurrai a Ursula che tentava di ingurgitare il composto da circa mezz'ora. I suoi occhi si illuminarono immediatamente e annuì.
Avrei tanto voluto questa vita, la vita che Lukas aveva in questo momento: April, la bambina, la casa, la zia strana ma divertente...
Era il mio sogno, e per un attimo mi sentii come se fosse realtà, poi Ursula pose una domanda che mi risvegliò violentemente dalla mia fantasia:
"Quando torna papà?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 23, 2023 ⏰

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