Do you want to take a shower?

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Mi avvicinai al suo viso e feci un sorrisetto.
Appoggiai la mia erezione tra le sue gambe ma non entrai dentro di lei.
"Ti farà un po' male, ok?" La avvertii.
Scoppiò a ridere.
"Carter, non sono mica vergine" concluse seria.
"Credevi che avrei perso la verginità col mio migliore amico?" Ridacchiò.
Fu come se mi avessero infilato qualche spillo dentro al cuore, non mi aveva mai dato fastidio la definizione "migliore amico" eppure ora mi sentivo ferito.
Mi sedetti sul bordo del letto lasciandola sdraiata e insoddisfatta.
"Carter... tutto ok?" Si avvicinò e mi appoggiò una mano sulla spalla.
Un'improvvisa gelosia si fece spazio dentro di me.
Lei aveva perso la verginità con un'altro.
Uno stronzo si era preso la purezza della mia April.
Mi girai di scatto e la buttai all'indietro salendo poi sulla mia "amica". Non fece neanche in tempo a reagire che ero già sprofondato dentro di lei con violenza, dando spinte forti e decise.
"Carter... p-piano" disse gemendo dal dolore.
Non le diedi ascolto e contuinai finchè non la sentii sussurrare:
"Fermati..."
Spalancai gli occhi e vidi la lacrima che le aveva rigato la guancia, rallentai rendendomi conto di quanto le stessi facendo male. Dopo poco la sua espressione cambiò.
"Sì così..." cominciò ad ansimare.
Pian piano cominciai a dare spinte più decise e profonde facendola gemere sempre di più. Finchè non emise un verso che rischiò di farmi perdere il controllo completamente, capii di aver trovato il suo punto debole, e cominciai ad colpirlo più volte facendole urlare il mio nome.
Mi riversai nel preservativo poco dopo il suo orgasmo.
Mi sdraiai di fianco a lei abbracciandola.
"Wow..." commentò riprendendo fiato.
"Credo di aver appena avuto il mio primo vero orgasmo" concluse.
"Ma come..." mi girai verso di lei chiedendo spiegazioni.
"Farlo con lui mi piaceva, ma non così tanto come con te" rispose.
Il mio cuore accelerò, ma che mi stava succedendo?
Si accoccolò vicino a me appogiando la testa sul mio petto.
"Il tuo cuore batte così forte... è sempre così quando sei con me?" Si girò a guardarmi con occhi assonnati. Le accarezzai il viso spostando una ciocca di capelli spettinati.
"Sono solo affannato" mentii.
Annuì riappoggiando la testa.
"Comunque... tu quando l'avresti persa la verginità?" Chiesi con più discrezione possibile.
"Mh... ti ricordi quel tipo con cui uscivo qualche anno fa? Alto, moro, occhi chiari..."
"John?" Mi ricordai di quel pervertito di merda.
"Sì lui, siamo usciti insieme per un po', poi quando gliel'ho data, boom! Il giorno dopo non mi conosceva neanche"
"Lo castro" dissi arrabbiato.
"Tranquillo, non mi importava di lui"
"Allora perché l'hai fatto?"
"Volevo provare" rispose tranquilla.
"Poi qualche volta con Matt... e basta"
"Ti sei fatta il capitano della mia squadra di calcio?!" Esclamai.
Lei rise.
"Quante volte?"
"Carter no" diventò seria.
"Quante?"
"Non mi ricordo!"
"April!"
"Quattro o cinque..." rispose vaga.
"Quattro o cinque? È diverso"
"Sei..."
"Sei volte?!"
"Ma perché ti interessa così tanto!?" Sbottò girandosi per guardarmi negli occhi.
"Curiosità" alzai le spalle.
"Non sarai mica geloso" si avvicinò al mio viso sorridendo spavalda.
"Geloso?!"
Ridacchiò.
"Scherzo, so che sono come una sorella per te, non ti preoccupare, sto bene" mi prese la mano e mi lasciò un bacio sulla guancia.
"Ora vado" cominciò a raccogliere i vestiti.
"Non vuoi farti una doccia prima?"
"Me la faccio a casa" rispose mettendosi l'intimo.
"Oppure la fai qui... con me"
Si morse il labbro e rispose:
"Ripensandoci, qui la doccia è molto più bella di quella di casa mia..."

My Best Friend Is A DaddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora