Here we go again

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April's pov.
Mi chiusi la porta alle spalle incredula di ciò che era appena successo, mi ritrovai davanti una scena dolcissima, che in un momento normale avrei sicuramente fotografato, Lukas aiutava nostra figlia a costruire la casa delle bambole come aveva promesso... scoppiai a piangere immediatamente e mio marito mi corse incontro allarmato.
"Amore, che hai?"

Flashback:

"Ti ho sentito parlare con Andrew di come non ti sentissi pronto a fare il padre, e ho deciso di farti un favore" ammisi tristemente.
Mi prese la mano con una delicatezza che non gli era mai stata propria, quasi non sembrava lui... era così cambiato.
"April... non avrei mai potuto dire una cosa del genere, io sarei stato pronto a buttarmi da un aereo senza uno straccio di paracadute per te, devi aver sentito male" dichiarò con dolcezza.
Sfilai la mano dalla sua.
"Io ho sentito fin troppo bene Carter"
"Ti sto dicendo che non avrei mai detto una cosa del genere per ovvie ragioni" alzò i toni.
"Non sono sorda, se dico di avertelo sentito dire è perché l'ho fatto" mi alterai alzandomi.
"April, non fare così"
Uscii dal bar senza ascoltare ragioni, non avevo intenzione di farmi scombussolare le idee ulteriormente.
Mi afferrò il polso con fermezza.
Non appena mi voltai i nostri occhi si incatenarono per qualche secondo prima che le nostre labbra si riscontrassero dopo anni. Nel mio stomaco si librarono interi sciami di farfalle mentre cercavo di mantenere il controllo.
Si staccò dalle mie labbra e sussurrò:
"Andiamo in macchina"
E per quanto la ragione mi dicesse di non dargli ascolto mi ritrovai nei sedili posteriori della sua automobile a spogliarlo dei vestiti che risultavano ormai di troppo.
Nel giro di qualche minuto avevamo finito entrambi, non era mai stato così rapido tra di noi, evidentemente la brama che avevamo l'una per l'altro aveva inebriato completamente i nostri sensi.
"Cazzo quanto mi sei mancata" mormorò col fiatone.

"Amore, che hai?"
"Mi dispiace così tanto..." singhiozzai.
Grace piombò nella stanza e mi prese sottobraccio dicendo:
"Ci penso io"
Una volta arrivate in camera sua mi fece sedere sul letto e si inginocchiò davanti a me.
"Krystal mi ha detto di un certo Carter che oggi è venuto qui... era quel Carter?"
Annuii incapace di parlare a causa del nodo formatomisi in gola.
"April, che hai combinato?"
Puntai lo sguardo sul pavimento mentre le lacrime continuavano a scendere indisturbate.
"Lukas era la cosa migliore che ti potesse capitare ok? Quanti uomini si sarebbero presi a carico una ragazza incinta? Lui ti ama veramente, non puoi rovinare tutto"
"Grace... avresti dovuto vederci... Carter è la mia anima gemella, quello che sento quando sono con lui è indescrivibile e irripetibile"
"Pensa a Ursula, Lukas è suo padre, magari non biologico, ma l'ha cresciuta cazzo, nonostante non fosse figlia sua l'ha fatto, per amore nei tuoi confronti, e tu ora vuoi mandare tutto a monte per un capriccio? Per un ragazzo che fa parte del passato?"
"Ursula capirà-"
"No, non puoi essere così egoista, quella bambina ha un padre che la ama alla follia, non puoi privarla di questo, non quando puoi evitarlo" mi disse prendendomi per le spalle.
Ci fu un lungo silenzio poi le diedi ragione, Lukas era il padre migliore che si potesse desiderare ed era una presenza fondamentale nella vita della mia bambina.
Uscii dalla stanza e ovviamente mio marito non tardò ad arrivare.
"Che è successo?"
"Nulla, gli ormoni, sai com'è... la gravidanza" rispose Grace al posto mio.
Lukas sbiancò.
"G-gravidanza?"

My Best Friend Is A DaddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora