Layla
Oggi è il primo giorno. Sono un po' nervosa, non ho idea di cosa aspettarmi, ma sto bene.
La sveglia suona alle 5:30 e cerco di fermarla.
Liv si gira su un fianco e si copre la testa con un cuscino, lamentandosi. «Ragazza, è ancora notte fonda!»
Ridacchio e scuoto la testa. «Non voglio fare tardi il mio primo giorno.» Potrei perdermi nei corridoi.
Prendo il telefono e scorro i messaggi. La mia famiglia mi augura un buon primo giorno con loro foto e grandi sorrisi.
Mando loro dei cuori e delle emoji amorevoli e mi alzo.
Vado in bagno e comincio a prepararmi. Dopo che faccio pipì, mi lavo la faccia e mi lavo i denti, mi vesto. Ho indosso jeans strappati a vita alta non troppo attillati e una top di seta bianca un po' scollato, ma niente di sporco, e le mie Nike Air Force 1.
Dopodiché, mi trucco-solo mascara, illuminante e lucida labbra-e liscio i capelli con la piastra, lasciandoli sciolti.
Prendo lo zaino con i libri e scuoto Liv. «Io vado, ci vediamo per pranzo?»
«Mh-hm...» geme, e si gira sullo stomaco.
«Ti scriverò, così te ne ricorderai» dico, ridacchiando.
Esco dall'edificio e vado a piedi all'università-sono solo quattro minuti a piedi.
Arrivo e vedo che ci sono solo un gruppo di studenti-probabilmente mattinieri come me.
Con i miei grandi occhiali da sole, scruto l'area, cercando qualcuno che sembri simpatico e amichevole.
Vado da un ragazzo dai capelli biondi-anche lui sembra confuso.
«Ehm, ciao» dico, e lui mi guarda, sorridendo.
«Ciao, sono Lucas» dice subito dopo, tendendo la mano.
La scuoto. «Layla, piacere di conoscerti» gli dico, incontrando i suoi occhi marroni e sorridendo. «Sei una matricola?» gli chiedo.
Annuisce. «La mia prima lezione è letteratura e sto cercando l'aula» dice, un po' imbarazzato.
Alzo gli occhiali sulla testa e dico: «È fantastico! Allora siamo insieme!»
«Veramente?» esclama.
«Sì» dico, ridacchiando nervosamente.
«Sai dov'è?» mi chiede.
«La mia coinquilina è al terzo anno e mi ha mostrato il posto, quindi, se non sbaglio, sì. Ma non fidarti di me» gli spiego, e inizio a camminare sperando che mi segua. E lo fa.
Traccio la mappa che ho stampato nella mia testa e guardo a destra e a sinistra mentre camminiamo per i corridoi.
«Penso che sia...» inizio a dire quando giriamo a destra. «Qui!»
L'ho trovata! Provo ad aprire la porta ma è chiusa. Probabilmente è troppo presto.
Mi giro e vedo Lucas che mi fissa. «Non è che sei tipo una celebrità? Perché penso di averti vista da qualche parte.»
Oh Dio.
Sorrido, imbarazzata. «Sì, sono Layla Larson.»
«Oh, sì. Conosco i marchi Lars» mi dice. «Veramente bello.»
Sì, bello.
Dopo alcuni minuti una giovane donna si avvicina a noi, con una borsa e un libro in mano.
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La Versione Peggiore di Me
RomanceLayla Siamo stati al liceo insieme, nello stesso quartiere. L'ho sempre guardato come se fosse stato creato dagli dei greci, come se fosse la perfezione in persona, come se fosse il ragazzo dei sogni di ogni ragazza. Ora mi trasferisco a New York Ci...