Capitolo 6

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Layla

Mi sta baciando, proprio ora. E sto lasciando che accada. Ma è un semplice bacio, solo le sue labbra sulle mie, niente di più.

Si stacca dalla mia bocca per dire qualcosa. «Ecco com'è un bacio alle elementari e alle medie» sussurra.

Non riesco a staccare gli occhi dalle sue labbra. Cosa c'è di sbagliato in me?

«E questo...» mi bacia di nuovo, e io chiudo gli occhi. Mi solletica il labbro inferiore con la lingua e lo mordicchia dolcemente. Brividi mi percorrono il corpo e comincio a sentire quel calore e l'adrenalina.

Finisce la frase. «Questo è un bacio del liceo» dice, ancora bloccandomi le mani sopra la testa.

Il mio respiro è affannoso, i miei capezzoli duri sfregano contro il suo petto e sento qualcosa che mi spinge all'inguine.

«Ora ti faccio vedere com'è un bacio da college e da adulti.»

Chiudo gli occhi prima che le sue labbra premano di nuovo sulle mie, tremando per l'anticipazione.

La sua bocca copre la mia, ma questa volta il bacio è più profondo. Tira fuori la lingua per schiudere le mie labbra, e io glielo permetto.

Cerca la mia lingua, e appena la trova io comincio a muovere la mia con la sua.

Non so cosa diavolo sto facendo, ma sicuramente è bello. Molto bello.

Ci stacchiamo per un secondo, per riprendere fiato, ma ci tuffiamo per baciarci di nuovo.

Non volevo questo cinque minuti fa, ma ora... tutto il mio corpo lo vuole.

Lascia le mie mani e mi tiene per la vita, tirandomi sempre più vicina a lui.

Gli afferro la nuca e lo spingo a baciarmi di nuovo sulle labbra. Ma lui bacia un sentiero sulla mia mascella, poi scende al mio collo, lasciando baci umidi.

La stanza è calda e riempita dal nostro respiro affannoso. Mentre mi attira di nuovo al suo corpo, al suo petto tonico, la mia schiena si inarca e dalla mia bocca sfugge a un vero mugolio. Un mugolio di piacere.

Oh Dio.

«Sei abbastanza brava, eh?» dice, la voce roca.

Faccio fatica a riprendere fiato mentre lui continua a baciarmi il collo e le sue mani scendono fino al mio sedere quasi nudo.

«Non lo so, lo sono?» dico, sentendo a malapena la mia stessa voce.

Ridacchia sottovoce. «Sì.»

Mi bacia ancora sulle labbra, e la sua mano destra si infila tra noi, scendendo giù. Raggiunge l'interno coscia e in questo preciso momento capisco cosa vuole fare.

«Kyle...» ansimo tra i baci. Non vorrei fermarlo, ma è lui, e non voglio che mi tocchi in un posto così privato. Fondamentalmente non ci conosciamo nemmeno.

«Sì?» Mi guarda negli occhi, esitante.

Mi lecco le labbra e scuoto la testa: «Basta, non voglio arrivare a tanto. Scusa.»

E tira via la mano e mi accarezza le guance. «Non ti scusare, va tutto bene.»

Sorrido debolmente, i miei muscoli sono ancora sciolti dal calore e dal piacere. «Grazie.»

«Ti è piaciuto?» mi chiede, il suo tono non provocante come prima.

Alzo gli occhi al cielo e mi mordo il labbro inferiore. Non posso negarlo, è ovvio che mi è piaciuto. La cosa peggiore è che mi sono divertita con qualcuno che nemmeno conosco. Ma dico comunque: «Diciamo.»

La Versione Peggiore di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora