Capitolo 19

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Layla

«Quindi, come è andata?» mi chiede Liv mentre ci sediamo a un tavolo.

Poso il vassoio e le rispondo: «E' andata bene. Ho incontrato un ragazzo che si chiama Lucas e ci siamo seduti insieme in classe.»

Ingoia il suo sorso d'acqua. «Be', bene, no?»

«Uh-huh.» Prendo un boccone dei miei noodles e mastico prima di parlare di nuovo. «Abbiamo parlato del Grande Gatsby a letteratura, e Kyle e io abbiamo avuto una sorta di... discussione al riguardo.»

Inarca le sopracciglia, sorpresa ed emozionata. «Racconta, tesoro!»

Ridacchio e abbasso la testa, scuotendola.

«Oh, ehi,» dice Liv, «stavamo proprio parlando di te.»

«Oh, davvero? Che coincidenza.»

Alzo lo sguardo e vedo Kyle seduto di fronte a me, con uno stupido sorriso sul viso e i suoi occhi dannatamente belli che penetrano i miei.

Lo guardo male e roteo gli occhi.

«Perché sei qui?» gli chiede, con la bocca piena.

Kyle ridacchia. «Volevo prendere qualcosa da mangiare mentre vi davo fastidio, specialmente a lei» dice.

Continuo a mangiare, ignorandolo. Stronzo.

«Sapete che bella discussione ha iniziato durante letteratura?» dice a Liv, come se io non ci fossi nemmeno. «Mi ha decisamente zittito, sai?» dice lui, sarcasticamente ma senza farglielo notare.

«Veramente?» dice Liv, e mi guarda.

Sbatto le palpebre una volta, senza rispondere, e continuo a torcere i noodles con la forchetta.

«Sì. Lei pensa che Gatsby non stesse inseguendo Daisy, ma una versione di se stesso.» Sento che mi fissa intensamente, quindi non alzo lo sguardo.

«Scommetto che sta facendo lo stesso quando è con me,» dice, e alla fine lo guardo, «insegue una versione di se stessa che non conosce ancora.»

Gli do un calcio alla gamba sotto il tavolo, ma lui sorride come un idiota. «Sta' zitto» dico con fermezza. «Non è vero» sussurro tra me e me. «È sarcastico, Liv. Ha vinto la discussione, e mi sta solo prendendo in giro.»

Kyle si china verso di me, guardandomi dritto negli occhi. «Come ci si sente a non avere i riflettori puntati su di te, Layla Larson?» mi dice, con quel forte accento inglese che mi fa impazzire.

«Dannazione, ragazzi. Sento tensione, mi state rendendo nervosa» dice Liv, ridacchiando nervosamente.

Sospiro, sentendomi impotente.

È stato carino l'altro giorno, ha promesso che se l'avessi baciato sarebbe stato più gentile, ed eccolo qui, sarcastico, fastidioso, cattivo e insopportabile.

Lo odio. Che cos'ha che non va?

«Sei un bugiardo, Kyle» gli dico.

Si acciglia. «Sono un bugiardo?»

Annuisco, sorridendo. «Fai promesse che non puoi mantenere,» faccio una pausa, «perché non vuoi.»

«Sì, è vero, tesoro.»

Trattengo un'alzata di occhi e continuo. «Ma ti ho già capito, sai?»

«Davvero?» socchiude gli occhi su di me, studiandomi.

«Sì. Sei superficiale, ti piace giocare con testa delle persone, entrare nella loro mente, farle impazzire, tormentarle...» Mi interrompo, e lo guardo mentre ascolta attentamente. «Ma...» mi chino un po', e abbasso la voce, «e se qualcuno lo facesse a te?»

Bella domanda, vero, Kyle?

Scommetto che nessuno si è mai messo contro di lui, nessuno ha mai giocato con la sua testa.

«Combatto. Non li lascerò vincere, anche se significherebbe cambiare» dice con sicurezza, e poi si alza e se ne va.

Liv mi guarda, perplessa e confusa. «Be'... non vedevo una tale tensione tra due persone da un po'.»

Schernisco. Sono così orgogliosa di me stessa in questo momento. Anche la piccola dolce Layla può farlo.

«Che hai con lui, Layla?» mi chiede Liv.

Faccio spallucce. «Niente, se lo meritava.»

• • •

Mi sto infilando sotto le coperte. Questa giornata è stata così stancante, ma suppongo sia solo questione di tempo prima che mi abitui a questa nuova vita.

Scorro la mia home page su Instagram, annoiata, gli occhi ansanti.

Non seguo molti account, quindi è piuttosto poco interessante.

Dopo un po', tocco il tasto di ricerca e digito "Kyle Torres". Alcuni profili saltano fuori, ma ce n'è uno che ha un uomo seduto che legge come foto del profilo in bianco e nero. Lo tocco, il profilo è pubblico-grazie a Dio.

La sua biografia dice: "Un lettore, ma non l'uomo dei tuoi sogni". Non ha post ma ha delle foto nelle storie in evidenza.

Ci clicco. Be'... dannazione a lui, perché è fottutamente bello e lo sa. Ci sono foto casuali di lui scattate dai suoi amici, i suoi occhi verdi che urlano "fottimi" alla telecamera, lui che tiene un drink, la biblioteca, la sua mano con una penna tra le dita... e così via.

Non riesco ancora a smettere di pensare a lui- voglio dire, a quello che è successo oggi. Cioè, che diavolo? Cosa gli ho fatto?

Stupido ragazzo lunatico.

Potrebbe essere perfetto. È bello, legge... ma è così scortese e fastidioso che non lo sopporto. Anche se riesce a farmi sentire così bene.

So cosa vuole, lo so. Onestamente, se fosse un bravo ragazzo, gli darei tutta me stessa. Ma non lo è, quindi...

Ho un'idea.

Voglio che impazzisca. Giocherò con la sua mente, gli entrerò nella testa, fingerò che mi piaccia davvero, gli farò credere che gli darò quello che vuole, e poi... sparisco.

Non sono così, non sono una bugiarda, ma non mi interessa. Se voglio farlo, devo essere la versione peggiore di me stessa.

Sarà difficile stargli vicino, ma questa tortura deve iniziare.

Non hai idea di cosa sono capace, Kyle Torres.

La Versione Peggiore di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora