Capitolo 30

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Layla

Il mercoledì alle sei di sera si sente bussare alla porta.

Liv squittisce. «Aww! Sta succedendo davvero!» esclama.

«Shh! Non ci stiamo sposando, tesoro» le dico, mantenendo il tono basso. «È un appuntamento, solo per vedere se possiamo andare d'accordo.»

Annuisce, cercando di trattenere un sorriso.

«Smettila di fare quella faccia» dico, e ridacchio. Prendo la borsa e vado alla porta. «Ci vediamo dopo!»

Apro la porta e trovo il Kyle più bello che abbia mai visto. Si è fatto la barba, ha i capelli tirati indietro con un po' di gel e una ciocca gli cade sulla fronte. Indossa una camicia bianca, pantaloni neri... è così elegante, bello e sexy.

Mi guarda con i suoi profondi occhi verdi. «Ehi» la sua voce è rauca, così si schiarisce la gola.

Lotto per non lasciare che un sorriso troppo grande appaia sul mio viso. Mi inumidisco le labbra rosse e dico: «Ciao.»

Mi prende la mano nella sua grande e ci conduce all'ascensore. «Sei bellissima, Layla.»

Mi permetto di sorridere timidamente questa volta, e spingo una ciocca dei miei capelli dietro la schiena. «Grazie. Anche tu stai bene.»

Quando usciamo dall'edificio, mi aspetto di vedere la sua moto. Invece, camminiamo verso un'auto nera lucida. Mi apre la portiera ed entro.

Usciamo dal parcheggio e Kyle accelera un po'.

C'è silenzio. Silenzio imbarazzante che non mi piace.

«Non posso credere che lo stiamo facendo» dice Kyle all'improvviso.

Lo guardo, il suo sguardo fisso sulla strada. «Perché? È troppo strano per te andare agli appuntamenti?»

«Sì, non vado ad un appuntamento dal liceo» confessa.

Faccio una risata. «Io non ci sono mai andata prima. Questa è la mia prima volta.»

Ridacchia e borbotta: «Idioti.»

«Chi?»

«Le persone che non ti hanno chiesto di uscire.»

«Oh, l'hanno fatto, credimi. È solo che io non volevo uscire con loro» gli dico.

«Allora perché esci con me?» chiede con cautela.

«Perché mi sembra giusto» ammetto.

Un leggero sorriso appare sulle sue labbra perfette.

Mi piace davvero Kyle. Anche quando dico che lo odio, non lo faccio. Mi è mancato così tanto nell'ultimo mese. Mi mancavano le prese in giro, i discorsi sui libri, lui che si intrufolava nella mia stanza e io che mi incazzavo-lo amavo nel profondo.

Quindi mi sembra giusto provarci. Abbiamo chimica e ho imparato che la chimica è difficile da trovare e ancora più difficile da combattere.

• • •

Siamo seduti in un ristorante elegante e lussuoso. Il posto è pieno ma Kyle aveva prenotato un tavolo per due.

Siamo seduti uno accanto all'altro. Una cameriera viene a darci i menu. Discutiamo su cosa mangiare e, quando abbiamo deciso, un altro cameriere viene a prendere le nostre ordinazioni.

La mano di Kyle è appoggiata sul tavolo e le mie dita tremolano all'impulso di toccarla. Lo guardo e gli offro un piccolo sorriso. Voglio stendere la piega sulla sua fronte con le mie labbra.

La Versione Peggiore di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora