Capitolo 2

1.1K 39 7
                                    

Stupida Azzurra, cosa pensavi di trovare una volta tornata qua? Era ovvio persino ai muri che se l'avessi rivisto ci sarei ricaduta.
Ho sbagliato a tornare qua, dovevo stare a Milano o da qualsiasi altra parte, ma non sarei mai dovuta tornare.
Rivedere Ciro mi ha riportata indietro di 5 anni, mi ha fatto tornare la ragazzina che ero prima di partire.
Non so cosa significhi per lui rivedermi, ma se una piccola parte di me pensava di averlo dimenticato, quella parte si sbagliava di grosso.

Siamo a tavola tutti insieme e stiamo chiacchierando del più e del meno.
Ho scoperto che Ciro è il proprietario del bar in cui lavorano i ragazzi, è single e vive qua. La fortuna è sempre dalla mia, ovviamente.
Io:"Scusate ma perché non siete andati ad abitare da soli?" Chiedo confusa.
E.C:"Dopo che te ne sei andata ci sentivamo tutti un po' soli, così abbiamo continuato a vivere insieme io e Carmine, dopo un paio d'anni è tornato anche Ciro." Dice guardandomi con sguardo malinconico.
Me le ricordo le giornate passate tutti insieme, a non fare niente, a fare tutto.

Guardo Ciro e l'unica cosa che vedo è tutte le cose belle che mi ha fatto passare, tutte le sensazioni, i giochi, le promesse non mantenute, le giornate a ridere ma anche quelle a piangere. Le volte in cui abbiamo fatto esaurire Edo e le volte in cui loro hanno fatto esaurire me.
Lo guardo e rivedo il guaio che era quando eravamo più piccoli, quel ragazzo che è sempre stato diverso dalla sua famiglia.
Sono orgogliosa del fatto che sia riuscito a staccarsi definitivamente da loro, sono orgogliosa dell'uomo che è.

Senza rendermene conto gli sorrido e lui, fortunatamente, ricambia.
Io:"Vado fuori a fumare." Dico alzandomi.
C.R:"Fumi?" Mi chiede sbigottito.
Io:"Sono cambiate un sacco di cose Ricci, ma non tutte." Dico per poi uscire.

Pov's Ciro
Azzurra è sempre Azzurra. L'effetto che ha su di me non cambierà mai, lo aveva tanti anni fa e lo ha pure adesso. È diventata una donna ormai ed è sempre più bella.
Mi erano mancati tantissimo i suoi occhioni color cielo e le sue fossette quando sorride veramente.
Ho sempre voluto cercarla in questi anni, ma mi ero ripromesso di non farlo per il suo bene, doveva dimenticarmi e ricostruire la sua vita che io ho lasciato a pezzi.
Dopo quel giorno alla spiaggia, ho lasciato Eva e non ho più avuto storie, non riuscivo a pensare che alla mia Azzurra.
Ho notato che ha ancora la mia collana e questo mi riempie di felicità, se solo sapesse che mi sono tatuato quella frase vorrei proprio sapere la reazione.

Io:"Edoardo, com'è stata tua sorella in questi anni?" Chiedo al mio migliore amico.
E.C:"È stata bene Ciro, ha ricominciato a pensare a sé stessa ed è tornata la mia Azzurra sorridente. Non ha avuto storie, come poteva? Tu sei l'amore della sua vita, chiunque altro perderebbe il confronto." Dice sorridendomi.

Anche lei, è l'amore della mia vita.

Pov's Azzurra
Rientro in casa decisa a dare una lettera a Ciro, una lettera che avevo scritto un anno dopo essere andata a Milano, lui stava ancora con quella Eva.
Io:"Ciro, vieni con me, devo darti una cosa." Dico senza far trasparire emozioni.
Lui annuisce e mi segue, cosi andiamo in camera mia.
Io:"L'ho scritta dopo un anno che ero a Milano, puoi decidere tu cosa farne ma voglio che ce l'abbia tu." Dico dandogli la lettera e uscendo successivamente dalla stanza.

Pov's Ciro
Apro la lettera, curioso di quello che può esserci dentro.

"Vorrei dire a tutti che non c’é niente di bello nell’essere Azzurra, e questo perché ho smesso di poterti accarezzare. Ho lasciato ad un’altra donna la possibilità di svegliarsi accanto a te, di prepararti la colazione, di baciarti in una di quelle giornate grigie che sembrano non finire mai.
Mi fa ancora male pensare che tu corra da lei dopo lavoro, che la stringa con forza prima di aprire la porta, per non perdere nemmeno mezzo secondo insieme. E quando ti vedevo, quando ti incontravo nei soliti posti, mi si gelava il cuore, pensavo subito a come dovevo comportarmi, a quanto dovevo restare composta e fingere che non mi importasse nulla. Non ti amo più, ma tremo ancora quando so dove sei, spero ancora di incrociare il tuo sguardo da qualche parte, nonostante i km che ci separano, magari dopo esser stato con lei, dopo averci fatto l’amore. Spero ancora che guardandomi tu possa pensare che con me era meglio. Vorrei dirti che sono felice, che quando mi parlano della tua nuova storia sorrido, ma non posso, questa é l’avventura che non ci siamo concessi per paura, ed io ho maledetto il nostro mancato coraggio ogni giorno, ho pensato a tutte le lotte che potevamo evitare, a tutti i capricci mai risparmiati, a quella gelosia che toglieva il respiro, e a quella fiamma che non smetteva mai di bruciare dentro di noi. Ricordo ancora le urla e i messaggi con scritto “non cercarmi più” almeno mille volte, sperando di non esser mai presi alla lettera, eravamo così terrorizzati dall’idea di perderci che abbiamo fatto in modo accadesse. In tutto questo tempo non sono riuscita a sostituirti, quando altre braccia mi stringevano pensavo soltanto che non erano le tue e a quanto spesso ho dovuto allontanarti mentre tu adesso hai un’altra persona d’amare, userai anche con lei il sapone all’arancia, un giorno finirà e dimenticherai anche quello, ma ogni volta che ci vedremo, ovunque saremo e chiunque avremo al nostro fianco, sentirò ancora il cuore uscire dal petto e poi fare le corse per rientrare, lontano da noi."

Vorrei dirle che non c'è mai stata nessun'altra all'infuori di lei. Che tutte quelle storielle di poco conto le ho avute solo per provare a dimenticarla.
Quando ho saputo che tornava speravo di non incontrarla, perché le convinzioni che mi ero creato, cioè che l'avevo dimenticata, sarebbero crollate.

Io sono ancora innamorato di Azzurra Conte. Io amerò sempre Azzurra Conte.

Il migliore amico di mio fratello 2/Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora