Il migliore amico di mio fratello 2/Ciro Ricci

Capitolo 6

Dopo che i ragazzi sono venuti a recuperare me e Beatrice siamo andati tutti a casa mia e di Edo.
Io sono tra le braccia di mio fratello finalmente, così come Beatrice è tra le braccia dei suoi, lei ha la mia età ed era stata rapita dai Valletta su per giù 10 anni fa. Era una ragazzina, una ragazzina a cui è stato strappato tutto, ma in particolar modo la sua purezza. Mi sarebbe successo lo stesso se Edoardo e Carmine non mi avessero salvato, sarei stata ostaggio dei Valletta per chissà quanto tempo e probabilmente sarei morta.

Ciro e Pietro non hanno detto una parola da quando siamo tornati a casa, sono stati solo abbracciati a Beatrice, ma come biasimarli insomma, sono 10 anni che non si vedono. Li guardo e penso che sembrano veramente una famiglia, una famiglia che prima d'ora ne Ciro ne Pietro hanno mai potuto avere. Quando ero piccola e mia madre non c'era mai, Edoardo mi diceva sempre che la mia famiglia sarebbero stati lui e Carmine, in ogni occasione mi si presentasse davanti ed infondo è stato così.
Ciro e Pietro invece non hanno potuto avere una famiglia nemmeno tra loro due, sono stati cresciuti con le leggi criminali, le lggi della camorra e da quelle non si scappa facilmente. Anche se Ciro è sempre stato meno propenso a diventare un criminale, se non avesse incontrato Edoardo e Carmine non so dove sarebbe finito, loro gli hanno salvato la vita.
Quando ho conosciuto Ciro ho pensato che avrebbe portato solo guai nella mia vita, pensavo che le persone così non potessero cambiare mai ma invece mi sono ricreduta, ora lui è un uomo indipendente, un uomo da prendere come esempio.
Sono innamorata di lui anche per questo, perché con la sua determinazione è riuscito ad arrivare dove poche persone nate in una famiglia camorrista arrivano ed io sono orgogliosa di lui.

Dopo aver cenato tutti insieme ed aver deciso che il giorno seguente andremo al mare, ci mettiamo a letto ma io non riesco a dormire.
Ovviamente penso a quel paio di occhi nero pece che mi sono entrati in testa dal primo momento in cui li ho visti, mi sono innamorata di lui al primo sguardo.
Come se mi leggesse nel pensiero, ecco che i capelli corvini di Ciro fanno capolino nella mia stanza.
C.R:"Disturbo?" Chiede in imbarazzo.
Io nego con la testa e alzo le coperte, facendogli capire che può venire a sdraiarsi accanto a me e così fa.
C.R:"Come stai?" Mi chiede guardandomi con quegli occhioni che tanto amo.
Io:"Io sto bene. Tu come stai?" Chiedo accarezzandogli una guancia che ha un accenno di barba. Ormai non è più il ragazzo cresciuto in fretta, ormai è un uomo.
C.R:"Sono con te, quindi sto bene." Dice dandomi un bacio in fronte.
Così ci addormentiamo, abbracciati come se così facendo potessimo evitare che tutto il male del mondo possa venirci addosso.

La mattina dopo mi sveglio da sola nel mio letto, senza nessuna intenzione di alzarmi e, come mio solito, mi metto a pensare. Perché non riesco mai a staccare la testa? Mi odio per questo.
Dopo un'oretta decido di scendere in cucina per fare colazione e mi si presenta davanti una scena bellissima, a cui ho assistito poche volte in vita mia: tutti seduti a tavola a fare colazione, come una vera famiglia.
Io:"Buongiorno ragazzi." Dico aprendo il frigorifero cercando il latte.
P.R:"Il latte è qua Azzurra." Dice Pietro sventolandomi la bottiglia davanti al viso.
Io:"Grazie Pietro." Dico prendendolo e sedendomi a tavola. Ma ora dove sono i cereali? Oddio ma è possibile che non trovo mai niente? Che palle.
Sbuffo cercando in giro per la cucina, ovviamente con scarsi risultati, ed è lì che mi accorgo che nemmeno Ciro c'è.
Io:"Ma dove sono i cereali? E dov'è Ciro?" Chiedo incrociando le braccia.
E.C:"Calmati nana. Ciro aveva finito i cereali ed è andato a comprarli." Nell'esatto momento in cui finisce la frase, Ciro fa il suo ingresso in casa con tre buste della spesa, impacciato da morire.
C.R:"Ho preso tutti i tipi di cereali esistenti, la cassiera mi ha guardato abbastanza male. Spero che ad Azzurra piacciano." Dice posando le buste e notandomi poco dopo.
C.R:"Ah sei già sveglia. Buongiorno Azzurra, vuoi fare colazione?" Dice grattandosi la nuca imbarazzato. Io di rimando, sorrido e gli corro incontro saltandogli in braccio.
Io:"Grazie Ciro." Gli sussurro all'orecchio appena mi afferra. Stranamente adesso sono tornata di buon umore.
Io:"Bene, ora posso fare colazione." Dico saltellando per la cucina.
C.D.S:"Sei una sottona Azzurra Conte." Dice il mio migliore amico puntandomi un cucchiaio contro.
Io lo guardo male e continuo a mangiare.
Dopo aver sparecchiato e pulito tutto, andiamo ognuno nelle proprie stanze per prepararci per il mare, io ovviamente mi cambio con Beatrice.
B.R:"Allora Azzurra, cosa c'è tra te e mio fratello? Da quei pochi ricordi che ho, non l'ho mai visto così." Dice ammiccando a prima.
Io:"Io e tuo fratello siamo stati insieme parecchi anni fa, mi ha stravolto la vita, capisci no? Primo amore, prima volta, prima relazione seria. Non dimenticherò mai quello che tuo fratello ha fatto per me in più di un'occasione. Sarò sempre innamorata di lui, anche se lui non dovesse ricambiare." Dico sinceramente. Quello che Ciro ha fatto per me nessuno lo cancellerà mai, ne tantomeno i miei sentimenti per lui.

Siamo tutti in spiaggia, c'è chi gioca a calcio, chi prende il sole e chi, come me e Ciro, sta in acqua a giocare.
Io:"Ciro smettila di schizzarmi, ti affogo!" Gli urlo cercando di scappare, ovviamente con scarsi risultati data la differenza di fisico tra me e lui.
C.R:"Non mi scappi Azzurra!" Dice lui due secondi prima di prendermi in braccio a mo di principessa.
Io:"Ti odio." Dico ad un palmo dal suo naso.
C.R:"Ti amo anche io, tantissimo." Dice lui di rimando. Così lo bacio, lo bacio più che posso senza staccarmi da lui.
C.R:"Sposami Azzurra. Sposami." Dice lui guardandomi negli occhi.
Io:"Sei serio?" Dico entusiasta all'idea.
C.R:"Si."
Io:"Si, ti voglio sposare."