ten.

758 67 4
                                    

delle ragazze mi hanno trovata per terra e mi hanno portata in infermeria.

«tienilo fermo, devo assentarmi per pochi minuti, aspettami» mi dice l'infermiera riferendosi alla borsa riempita di ghiaccio, io annuisco.
ovviamente ho detto a tutti di essere inciampata.

afferro la mia borsa intenta a prendere una gomma da masticare ma lo schermo illuminato del mio cellulare cattura la mia attenzione;

HARRY STYLES: ho picchiato una ragazza, mi sento così male, io non volevo

HARRY STYLES: voglio scappare da me stesso

MIRANDA GRAY: penso che abbia capito che non riesci più a controllarti,

HARRY STYLES: devo starle lontano.

MIRANDA GRAY: no. scrivo d'istinto

MIRANDA GRAY: penso che dovresti scusarti, capirà

dopo circa tre minuti vedo Harry varcare la porta dell'infermeria mentre involontariamente stringo tra le mani il mio cellulare

«senti, mi dispiace, ormai hai capito cosa ho, hai capito che non sono quello che tutti pensano, hai capito che sono una specie di mostro bipolare» io lo guardo e sinceramente non sapendo cosa dire mi alzo e lo abbraccio
«tu non dovresti fare così, io ti ho ferita, in tutti i sensi» mi dice respingendo il mio abbraccio
«ne parli come se fosse qualcosa di permanente, tu puoi guarire» dico tranquillamente, lui mi guarda e sorride
«io non ti capisco, di solito le altre a questo punto scappano o chiedono il numero di mio padre per avere dei soldi» ignoro questa sua affermazione
«dove mi porti stasera?» a questa mia domanda gli si illuminano gli occhi, adoro vederlo così; è felice
«al cinema?» mi chiede ed io annuisco
poi esce dalla stanza dato che è in ritardo per la lezione di arte.

HARRY STYLES: amo il mio angelo, grazie per ogni tuo consiglio tesoro

facebook; h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora