Un Amore Fulminante ~Thor Odinson~

"lui dov'è? dov'è Bucky?"

Improvvisamente sentì due mani sui propri occhi che la fecero sussultare poi però sentì il profumo, quel profumo lo avrebbe riconosciuto tra mille, era il suo Dio, era Thor "T-Thor" sussurrò, i suoi occhi furono liberati e le fu permetto di girarsi, il biondo le sorrideva allegramente, Ally si alzò di scatto e lo abbracciò di slancio Thor la prese in braccio e le baciò la guancia "sono così felice che tu stia bene!" disse poi lei separandosi, Thor le sorrise poi le prese la mano e tornò serio "dobbiamo partire subito per Midgard, ci sono...delle cose...che devi sapere..." disse, Ally si insospettì ma non chiese nulla, semplicemente annuì ed andò nella sua stanza a prendere alcune cose, tra queste cose prese tutte le lettere di Steve, le infilò in uno zaino e mise dentro anche una collana che le aveva regalato Odino in persona per il suo compleanno che si era festeggiato due mesi prima, Thor aveva insistito per fare una festa tradizionale e il padre degli Dei aveva pensato fosse un bel gesto farle quel regalo, era una collana molto speciale, aveva un ciondolo con incastonata un diamante bianco scintillante ma, se ci si guardava dentro, si poteva vedere un ritratto molto realistico di Odino ed Ally, il re si era molto affezionato alla ragazza e la trattava bene, come se fosse parte integrante della famiglia reale, "è stata proprio una bella festa" pensò Allyson mentre guardava incantata il ritratto che la raffigurava sorridente con gli occhi puntati in quelli di Odino anche lui con un sorriso sul viso e il braccio intorno alle spalle della ragazza, Ally decise di non cambiarsi, non c'era tempo anche per quello, prese lo zaino con le sue cose e raggiunse Thor al Bifrost, arrivarono velocemente alla stanza dorata dove Heimdal aprì il portale, Ally prese un respiro profondo poi si attaccò a Thor che fece volteggiare il suo martello e diede ad entrambi la spinta per entrare nel portale, quella volta il viaggio fu più tranquillo, Ally non aveva dolore quindi semplicemente rimase attaccata a Thor con tutta la sua forza temendo di poter essere sbalzata via, in pochissimo tempo arrivarono nel giardino della Stark Tower ed entrarono al complesso, quando le porte dell'ascensore si aprirono Ally vide Steve correre in salotto a perdifiato per poi fermarsi appena vista sua sorella, Ally gli corse incontro e gli saltò al collo abbracciandolo e venendo stretta da Steve "piccola mia, quanto mi sei mancata!" affermò il biondo baciandole ripetutamente la guancia, la ragazza si strinse ancora di più a suo fratello felice, quando si separarono alzò la mano ed asciugò le lacrime che solcavano il viso del Capitano "lui dov'è? dov'è Bucky?" chiese eccitata Allyson all'idea di rivedere quello che considerava da sempre suo fratello, il viso di Steve si rabbuiò immediatamente "Ally...prima che tu lo veda forse c'è una cosa che-" cominciò il biondo venendo però interrotto da Tony che entrava con Natasha al seguito, con loro c'era un'altra ragazza, aveva i capelli castano chiaro e portava un vestito nero con sopra un giacchetto di pelle rosso, ai piedi aveva un paio di stivaletti neri sopra delle alte calze anche queste nere "Ally!" esclamò Natasha abbracciando la ragazza felice di rivederla "lei è Wanda Maximoff, una nuova recluta insieme a suo fratello che è-" cominciò presentando la ragazza, mentre Allyson le stringeva la mano uno spostamento di aria le scompigliò leggermente i lunghi capelli biondi, lei si guardò intorno ma non c'era nulla, quando però si girò accanto a Wanda vide un ragazzo alto almeno un metro e ottanta, i capelli erano biondo platino con l'attaccatura scura, portava una maglietta azzurra ed un paio di jeans grigi, sorrise ad Ally allungando la mano in avanti "Pietro, il gemello di Wanda" disse semplicemente "Allyson Rogers, la sorella di Steve" rispose lei sorridente "sono sicura che Wanda ed io diventeremo buone amiche" pensò tra se e se guardandola "si lo penso anche io" disse lei, Ally sbarrò gli occhi, era più che sicura di non aver detto nulla, di averlo solo pensato "Wanda può leggere e controllare la mente mentre Pietro ha la super velocità" spiegò Natasha come a risolvere ogni dubbio di Ally che semplicemente annuì sorridendo ai due nuovi arrivati, dopo tutti i saluti tra baci ed abbracci lo sguardo di Ally fu colpito da un ragazzo all'entrata della sala, aveva i capelli scuri lunghi ma non troppo, portava un paio di jeans ed una maglietta rosso scuro, quello che però colpì più di tutto lo sguardo della ragazza fu il braccio scintillante che aveva al posto dell'arto destro, stava per chiedere il nome di quello sconosciuto ma non ce ne fu più bisogno quando lui alzò la testa, gli occhi azzurri di Ally incontrarono quelli di lui, di un azzurro poco più intenso, lo strato sottile di barba che aveva sul viso era la sua firma, Allyson si paralizzò guardandolo poi però, di scatto, corse verso di lui e gli saltò addosso abbracciandolo e piangendo "Bucky..." sussurrò, lui ricambiò l'abbraccio stringendola più che poteva al petto "sei vivo" pianse ancora lei, le mani viaggiavano agitate nei capelli di Bucky che a sua volta muoveva agitato le braccia per non lasciarla andare, passarono il resto della giornata insieme, Bucky raccontò ad Ally cosa aveva passato e lei fece lo stesso, avevano visto un film, cantato canzoni e poi si erano messi a ballare in camera di Bucky, dopo molte canzoni moderne Bucky prese un disco tra le mani e lo posizionò sul giradischi, dopo pochi secondi cominciò a girare e così a riprodurre una canzone, la loro canzone, quando Allyson era più piccola, verso i 12 anni, e Bucky ne aveva 17 ballavano per ore su quelle note allegre così, non appena la canzone cominciò, ad Ally vennero le lacrime agli occhi e afferrò con delicatezza la mano che Bucky le stava ponendo, cominciarono a danzare energicamente fino a che non finì, esausti si buttarono sul letto ridendo, Bucky abbracciò Allyson con dolcezza, in pochi minuti la ragazza si addormentò con la testa sul petto di Bucky, lei era lì, tra le sue braccia, guardandola dormire così serenamente sul suo viso comparve un sorriso dolce, era felice che "sua sorella" fosse viva e che stesse bene, ma sapeva anche che avrebbe dovuto dirglielo, lo avrebbe fatto il giorno dopo...