"quando tornerai continueremo l'addestramento"

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Dopo 2 ore Thor e Ally si ritrovarono nella sala di ritrovo insieme a tutti gli altri "quanto ci vorrà?" chiese Tony a Thor, si sentiva stranamente legato alla ragazza, non sapeva come ma sapeva che insieme erano una macchina da guerra "lo scettro è un'arma potente, la sua magia potrebbe manifestarsi anche dopo molto tempo" cominciò Thor abbassando di poco gli occhi "quindi? In tempo materiale?" chiese Bruce guardandolo "pochi...mesi...massimo cinque" rispose il Dio, vide Steve sgranare gli occhi così come tutti gli altri "cosa? No no! È troppo tempo fuori casa Ally!" protestò Cap ma dovette interrompere la sua resistenza quando la sorella si piegò in due dal dolore, la ferita era peggiorata drasticamente e la stava facendo stare male, Steve sospirò e la abbracciò con le lacrime agli occhi "stai attenta piccolina mia, ti prego torna da me" sussurrò per poi lasciarla andare ancora con gli occhi lucidi "quando tornerai continueremo l'addestramento" le disse Nat, Ally riuscì solo a tentare un sorriso che però risultò come una smorfia di dolore, Thor le prese la mano con delicatezza guidandola fino al prato seguiti dagli altri, una volta lì strinse con delicatezza il fianco di Allyson con un braccio poi prese il suo martello saldamente "Heimdal! Mi serve un passaggio veloce! È urgente!" disse prima di alzare Mjonlir al cielo, un fascio di luce investì lui ed Ally sollevandoli velocemente da terra come se fossero risucchiati in un tubo, quando la luce svanì gli altri non videro altro che un curioso disegno sul prato formato dall'erba bruciata, Steve rimase a fissare il punto nel quale i due erano spariti per un minuto poi Natasha si avvicinò a lui e gli prese la mano "non preoccuparti Cap, andrà tutto bene" disse, Steve la guardò con gli occhi scintillanti a causa delle lacrime che glieli rendevano lucidi, non disse nulla, semplicemente tirò Nat verso di se e la circondò con le braccia, aveva bisogno di conforto, la rossa dal canto suo ricambiò l'abbraccio anche se non era proprio la persona più affettuosa del mondo.

Passare da un pianeta a l'altro poteva sembrare facile, come un teletrasporto, ma non era così, il viaggio dalla Terra ad Asgard non era lungo ma per Ally era durato una vita, appena erano partiti si era attaccata con tutta la sua forza all'armatura di Thor stringendo i denti per il dolore mentre lui la teneva stretta a se con tutta la forza che aveva, arrivarono al Bifrost in poco più di un minuto, lì c'era Heimdal, il migliore amico di Thor, con la spada incastrata nella serratura del portale, non appena i piedi di Thor toccarono il pavimento della stanza dorata sentì Allyson scivolarle dalle braccia così lasciò che il suo martello cadesse a terra lasciandogli anche l'altro braccio libero per poter prendere la ragazza che si era accasciata a terra piangendo per il dolore "tranquilla, va tutto bene Ally, siamo arrivati ad Asgard" le sussurrò Thor accarezzandole i capelli e baciandole la testa "grazie Heimdal per il passaggio" disse poi sollevandola a mo di sposa e salire su un cavallo che era arrivato non appena il principe aveva oltrepassato il portale, corsero velocemente fino al palazzo, Thor non andò nemmeno a salutare i suoi genitori, si diresse velocemente in una delle camere vuote del palazzo seguito da delle ancelle che lo avevano visto arrivare, posò Ally sul letto sentendo il leggerissimo mugolio di dolore che emise poi disse alle ancelle di chiamare le migliori dottoresse che ci fossero su Asgard e anche di chiamare la regina, quando le due uscirono lui si rigirò verso Allyson, le accarezzò i capelli e sorrise quando gli occhi azzurri di lei si schiusero "Thor..." mormorò lei con un sorriso quasi impercettibile sul viso, il Dio sorrise a sua volta e le prese la mano "ciao...stanno arrivando le infermiere, ti cureranno e potrai tornare a casa tra un po'" disse, lei annuì poi la porta si aprì ed entrò una donna bionda con una veste molto elegante addosso, subito Thor si alzò e la abbracciò lasciandole anche un bacio sulla guancia "madre...mi spiace non avervi avvertiti ma era troppo urgente" disse poi, la regina volse il suo sguardo alla ragazza stesa sul letto che cercava di mettersi seduta ed ignorare il dolore al petto che aveva "tesoro mettiti giù, non ti sforzare, tranquilla noi sapremo aiutarti" disse poi sorridendo, Allyson le sorrise ringraziandola e smise di muoversi "Thor tesoro vai da tuo padre, ho bisogno di concentrazione" aggiunse rivolta al figlio, lui indugiò un secondo guardando Ally che pareva tanto spaesata quanto spaventata "Thor..." sussurrò impercettibilmente, lui si avvicinò e le prese la mano per poi abbassasi e baciarle la testa "tranquilla, io verrò appena finiranno" e detto ciò uscì lasciando Frigga e Ally da sole con le dottoresse che entrarono appena lui uscì "allora, come ti chiami?" chiese la regina alla ragazza "Allyson vostra maestà" rispose lei, Frigga annuì poi posò una mano sulla fronte di Ally e sorrise "ti addormenterò, te non sentirai nulla" e detto questo Ally vide solo il buio, non sentì più il rumore della stanza, la sensazione delle coperte sotto di lei e perse la possibilità di muoversi, era addormentata.

Passarono i giorni, le settimane e infine tre mesi, Ally era su Asgard da tre mesi, la ferita era perfettamente guarita e lei si sentiva come rinata, Thor era partito un mese prima per una missione sulla Terra, gli Avengers dovevano recuperare lo scettro di Loki ma c'erano state delle complicazioni, il Dio un giorno era tornato su Asgard e aveva portato ad Ally delle lettere, tutte lettere di Steve, poi era ripartito e non si era più visto, Allyson era preoccupata a morte, si era resa conto di amare Thor, amava il suo sorriso, le sue battute pessime, amava vederlo allenarsi e vedere come, ad ogni banchetto, era così attento a chiunque si avvicinasse un po' a lei, era protettivo, geloso ma Ally era sicura che fosse solamente perché Steve gli aveva chiesto di tenerla fuori dai guai, era tardo pomeriggio quando Ally arrivò ai giardini reali, Thor aveva voluto che fosse considerata ospite reale e quindi che avesse accesso a tutti i luoghi del castello, lei si limitava a girare tra giardini e biblioteca, ogni tanto girava per la città ma passare il tempo nella natura era il suo passatempo preferito, la ragazza arrivò ad una panchina di roccia sotto un albero e si sedette con una busta in meno, era una delle lettere di suo fratello che lei non aveva ancora letto, era più o meno di un mese prima, Ally la aprì cominciò a leggere la grafia impeccabile di suo fratello.

Cara Ally...

è passato un altro giorno senza di te, mi manchi da morire, ogni santo giorno penso a te e a come stai, se sei triste, felice, spaventata, confusa, ma oggi ho una buona notizia per te, ti aveva già accennato che avevo scoperto una cosa ma non ne ero sicuro, ora invece lo so per certo, Ally ho visto Bucky, il nostro Bucky, lui è vivo, non si ricorda di me perché l'HYDRA controlla la sua mente ma è vivo, ci siamo scontrati un paio di volte, io sto bene e anche lui non ti preoccupare, siamo riusciti a trovarlo un paio di giorni fa, ora è in Wakanda, un luogo dove potranno aiutarlo a ripulirsi e tornare il Bucky di prima, secondo T'challa, il loro re, tra una settimana o due dovrebbe essere di nuovo qui con noi, quando tornerai potrai riabbracciarlo, sono così felice di sapere che sta bene! Spero di vederti presto piccola mia, voglio riabbracciarti il prima possibile, ci vediamo presto tesoro.

Steve.

Quando finì di leggere aveva le lacrime agli occhi, Bucky, il suo Bucky era vivo, il suo secondo fratellone, Bucky per lei c'era sempre stato, la proteggeva dai bulletti quando era più piccola, la portava al parco giochi e la coccolava come faceva anche Steve, quando quest'ultimo le aveva detto che Bucky era morto lei era sprofondata, ogni volta che c'era un conflitto con gli uomini dell'HYDRA uccideva senza pensarci due volte, a sangue freddo, sarebbe stata capace di fare delle stragi, era arrabbiata e triste, voleva vendetta, ma ora era diverso, Bucky era vivo, stava bene e lei avrebbe potuto riabbracciarlo non appena tornata da Asgard, calde lacrime di emozione le caddero sulle guance bagnando il foglio formando un paio di puntini bagnati.

Un Amore Fulminante ~Thor Odinson~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora