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Merlino, nome famoso e rimasto fermo. Quando il grande mago decise di prendersi una pausa dalla sua vita piena d'impegni si dedicò a crescere una famiglia. Sposò una nobile strega proveniente dall'Asia. Dopo non molto dalla loro unione naquero due bambine: la zia Maddison e non molto dopo mia madre Megan.

Anche mio padre veniva da una famiglia purosangue e quando sono nata io hanno iniziato le rivoluzioni di famiglia; più precisamente LA rivoluzione di famiglia.

Al posto di mandarmi alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts come hanno fatto tutti loro dovevo frequentare una scuola babbana a Londra e prendere lezioni di magia dal nonno. Era severamente vietato dal ministero della magia far scoprire ai non maghi la nostra esistenza, motivo per cui comprammo delle ville isolate dal mondo.  Il nonno prese la cosa troppo alla lettera tanto da comprarsi un'intera isola.

Con questa legge che i babbani non devono sapere l'esistenza della magia ho avuto difficoltà ad itegrarmi e  fare amicizia; a dire il vero ho solo un amico: James Jonson.

Non è un tipo invadente quindi non mi è difficile nascondergli che sono una strega.

Prima delle vacanze di Natale hanno organizato un viaggio a Westmister. Papà mi accompagna nella piazza dove  prenderemo il bus. Sono tutti qui...o almeno tuttui quelli che frequentano la classe di storia della signora Cool. Raggiungo Jasmes, abbastanza riconoscibile dalle dimensioni spropositate per uno zaino. 

"Pronto per la gita?"gli chiedo entusiasta.

"A dire il vero avrei preferito restare a casa a dormire con questo brutto tempo"commenta lui scrutando le nuvole nere.

"Cosa vuoi che faccia un po' di nebbia? Sono le otto di mattina...tra poco se ne va"lo incoraggio.

A poco a poco saliamo sul mezzo rosso e io non potevo non mettermi nei posti più ambiti: l'ultima fila.

I posti a quattro erano esagerati e quelli subito dopo mi faranno diventare sorda quindi opto per il terzultimo posto.

"Non possiamo metterci avanti?"mi chiede lamentoso James che prova quasi disgusto per ciò che succede in fondo.

"Con i secchioni?" sbuffo "La parte più bella della gita è il viaggio!"ribatto mentre lo trascinocon tutto lo zaino.


La professoressa d'inglese inizia a dare le raccomandazioni: "Non fumate, niente alcol, non mangiare sul bus" e bla bla bla...come se almno una di queste venisse mai veramente rispttata.

"Caffè?"chiedo  a James uscendo il termos adal piccolo zaino da passeggio che mi sono portata. Lui annuisce e prendo due tazzine con piattini, un vassoieto e i biscotti che mamma aveva preparato la sera prima.

"Non riesco ancora a capire come sia possibile far entrare tutta questa roba in uno zaino talmente piccolo" afferma mentre verso il caffè.

"Basta essere organizzati"gli mento. Nonno mi aveva insegnato un incantesimo d'estensione quando ero ancora piccola e ho iniziato ad usarlo per ogni cosa.

Tutto procede come ogni gita e presto saremo a Westmister.

L'autobus inizia a tremare come se la strada fosse piena di buche quanto in realtà è a dir poco perfetta, mi voltoverso il finestrino che ho vicino e noto che è tutto nero. Cerco di guardare anche da chi ho davanti, accanto e detro notando che non è solo dal mio lato.

"State tutti calmi-dice la professoressa dal microfono-probabilmente sarà solo un po' di pioggia in arrivo". Come no...un pò di pioggia.

Non è la prima volta che vedevo questo nero. Non è una tempesta ma più probabilmente dissennatori, l'unica cosa strana è che nessuno sembra triste. Loro sono tipici a nutrirsi della felicità altrui. Mi ricordo quando mia zia-che lavora al ministero-mi portò con lei e dovetti assistere al bacio del dissennatore. Noi eravamo chiuse in una cabina di sicurezza ma in quel momento sentii tutta la mia felicità sparire; immagino cosa avrà sentito quel poveretto.

the Grandaughter of MerlinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora