4

141 11 0
                                    

Visto che sono sola inizio ad esplorare la stanza. C'è una scrivania con sopra delle vecchie pergamene arrotolate, un cassetto sotto con una chiave appesa che tiro aprendolo. Ci trovo una specie di diario dove c'era scritto Tom Orvoloso Riddle. Lo apro ma è vuoto; non c'è scritto nulla, ci sono solo pagine ingiallite. Perchè tenerlo in un cassetto se poi non c'è scritto niente?

"Posalo immediatamente"ordina Tom arrivando accanto a me. Mi prende per il polso e mollo di riflesso il diario."Non ti ho dato il permesso di invadere i miei spazi"dice nervoso. "Se proprio tieni ai tuoi spazzi perchè mi hai chiuso in camera tua?"gli chiedo.

"Hai ragione, staresti meglio chiusa in un'altro posto"dice stringendo il mio polso ancora di più e ci smaterializzamo in un corridoio buio; apre la porta di una cella e mi sbatte dentro, chiude la grata con un incantesimo e sparisce senza dire una parola ne lasciar parlare me.

Come può sbattermi in cella! "Lurido verme schifoso! È peggio di un piccione!"urlo al vuoto iniziando a gesticolare e camminare.

Anche se pensandoci bene nulla è peggio di un piccione; fosse per me lancerei un incantesimo che li faccia estinguere ma nonno dice che squilibrerei l'ordine della natura. Voglio sterminare degli animali portatori di malattie e pure brutti!

"Lamentandoti non uscirai di qui"sento la voce di James interrompere i miei lamenti ma c'è talmente buio che non riesco a vederlo.

"James?"chiedo sperando che sia lui, non risponde e si limita ad abbracciarmi. "Pensavo che tu eri intoccabile"mi dice staccandosi poi da quell'abbraccio di cui avevo tanto bisogno.

"Se ti dico il motivo per cui mi ha messo qui ti metti a ridere"dico grattandomi la nuca ma mi fa male il polso. Lo controllo ed è viola.

"È stato lui vero?"chiede James. Io non rispondo, guardo ancora il livido "Audrey. È stato lui?"mi chiede di nuovo nervoso.

"Si, si è stato lui. Avevo preso il suo diario e, e quando mi ha trovato con quel pezzo di carta in mano mi ha stretto il polso, poi io gli ho chiesto perchè mi chiudeva in camera sua se non posso fare nulla e mi ha portato qui"racconto velocemente. "Sei troppo impulsiva"mi rimprovera.

"Sentiamo, genio della lampada, tu che avresti fatto se avevi esplicitamente detto che preferivi dormire per terra e poi ti svegli accanto a un assassino? Se provi a essere gentile facendogli dei regali e oltre a essere rimproverato ti ritrovi chiusa in camera dove non puoi nemmeno girare?".

Jams mi abbraccia di nuovo per farmi stare zitta"Mi dispiace"sussurra. Io ricambio l'abbraccio e scoppio in lacrime. Se non mi trovavo su quell'autobus nessuno sarebbe qui...James non sarebbe qui.

Ci sediamo a terra e mi accuccio su di lui fino ad addormentarmi.

Quando mi sveglio c'è un po' di luce che esce dalla grata. "Buongiorno streghetta"mi sorride James facendomi dei grattini sulla nuca e io gli rispondo con uno sbadiglio.

"Ora usciamo di qui"dico con voce più sveglia. "E come pensi di fare?"mi chiede lui mentre mi alzo.
Tocco la serratura e poi spingo la sbarra ma non si apre "Non ci credo...l'ha incantata!"mi lamento.

"Cosa ti aspettavi? Che la lasciasse aperta?"mi chiede lui. "Speravo in una semplice chiusa a  chiave in realtà"rispondo, poi guardo la sua felpa bianca. È sporca di sangue. La alzo e vedo una ferita "Cho te l'ha fatta?"chiedo.

"Non lo so...una persona mascherata"risponde lui. Si siede a terra e io accanto a lui. Metto le mie mani sulla sua ferita che lentamente si rimargina lasciandogli una cicatrice. "Come ci sei riuscita?"mi chiede stupito.

the Grandaughter of MerlinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora