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Quando mi sveglio vedo che Tom mi sta osservando mentre fa avanti e indietro con la sua mano sulla mia schiena. "Buongiorno piccola"mi dice affettuosamente. "Buongiorno"rispondo assonnata. Non capisco come può essere così bipolare, la sera prima mi urla e poi mi chiama piccola. Per non parlare della scopata. Ma come ho potuto essere così scema? Lasciarmi attrarre da quegli occhi che sono continuamente fissi sui miei è una delle cose più facili e più sbagliate. 

"A che pensi?"mi chiede. "Nulla"rispondo facendo finta di nulla. Annuisce con uno sguardo triste, come se stesse per andare al patibolo."Ti riporto a casa"mi dice facendomi comprendere la sua espressione. "Sul serio?" chiedo quasi sognante.

"Non posso costringerti a unirti a me"dice sorridendo e non posso far altro che esserne felice. Metto una gonnelina nera con le pieghe e un maglioncino begie. Tom mi prende la mano e ci smaterializziamo davanti il cortile di casa mia.

Una magnifica villa dai colori chiari con un enorme giardino curato e pieno di fiori come piace a mia madre. Corro a suonare il campanello. Ad aprire è il nostro elfo domestico, Baker.

"Signorina Audrey"dice felice il piccolo elfo, quasi come se mi stesse aspettando da anni.

"Baker!"esclamo felice. 

"Signora Megan! Signor Arthur! è Audrey"esclama Baker entusiasto. Sento i tacchi di mamma sbattere sul pavimento. Dietro l'elfo vedo i miei genitori che corrono a stringermi nelle loro braccia dopo tanto tempo.

"Merlino, stai bene? Sei ferita?" chiede mamma iniziandomi a scanzionare."Megan lasciala respirare...è appena tornata" le dice papà sorridendo. "Abbiamo avuto tanta paura piccolina" mi dice mamma.

"Chi è?" chiede papà indicando Tom che non se n'era andato. Era ancora fermo vicino all'erba che osservava compiaciuto."Sono Lord Voldemort" si presenta avvicinandosi "Avevo io vostra figlia. Prigioniera nelle mie stanze.  Scendere a compromessi con lei è davvero difficile e non mi è rimasta più alcuna minaccia che quella della famiglia alla quale sembra estremamente legata. Vedi Audrey" dice poi guardandomi "Nulla è dato. Se rivuoi i tuoi genitori, poter tornare con loro e averli ancora vivi mi serve solo che tu mi conceda la tua bacchetta " dice puntando la bacchetta contro i miei genitori.

"Cosa?" balbetto spaventata "Tu mi hai detto che non potevi obbligarmi e ora mi minacci di uccidere i miei genitori?". "Esatto Audrey. Ti avevo detto che ti sbagliavi. Io ho sempre quello che voglio".

"Audrey, non preoccuparti per noi" mi dice mamma stando sotto il braccio di suo marito mentre entrambi mi sorridono come se sono pronti a passare oltre.

"Siete i miei genitori...come posso non farlo? Come posso avere sulla coscienza anche la vostra morte?". "Non moriremo" mi dice papà. "Siamo protetti dagli horcrux" continua mamma vedendo il mio sguardo confuso.

"Quindi anche la figla di Merlino hanno dei crimini alle spalle" sorride Tom. Ma di che crimini parla? "Non lo sai Audrey? Per poter creare un horcrux bisogna uccidere una persona"spiega entrando nella mia testa. "E i tuoi genitori hanno scelto una vittima babbana, un condannato a morte. Mi pare che sono propoio queste perle a proteggervi. Una collana che mantiene viva l'anima di uno e dell'altra":

Fa cadere a terra la collana e prima che mamma e papà possano muovere un muscolo gli lancia l'ardemonio che si trasforma in un serpente. Mi prende velocemente per il polso e mi blocca vicino a lui. Mamma e papà cercano di respingere l'incantesimo ma quando escono dalle fiamme Tom li uccide. Non posso aver perso anche loro. Non posso averli appena ritrovati e averli persi. "Non hai più scelta Audrey. Ti sono rimasto solo io" dice Tom mentre cammino verso il corpo dei miei genitori. Mi hanno sempre amata, mi hanno sempre protetta da tutti.

Vedo l'ombra di mio nonno sopra di e sento Tom smaterializzarsi probabilmente nella sua villa.

"È stato lui vero?"mi chiede nonno. Mi alzo e abbraccio mio nonno. 

"Non sono in grado di proteggere la bacchetta; sono troppo fragile"gli dico piangendo ancora.

"No invece. Te l'ha lasciata" dice nonno prendo la bacchetta che era a terra. "Vedi. Ho scelto te per un motivo, Audrey e ancora non mi hai mai deluso. Hai subito tante di quelle perdite in così poco tempo ma sei rimasta in piedi continuando a combattere".

"Voglio unirmi all'ordine della fenice" dico ferma asciugandomi le lacrime. Mio nonno sorride fiero della mia scelta "Sai già dove trovarli. Io tra pochi giorni lascerò questo mondo. Tu sei l'ultima erede rimasta. Il ministero ha condannato Madison per aver aiutato tuo zio Gellert che si trova in prigione. Lei sapeva già da un pò di lui. Furono amanti oltre che fratellastri. Concepirono una figlia. Nagini. Perdere i miei figli era ciò che mi avrebbe distrutto. Mi rimangono poche ore. Sai cosa fare" Mi racconta sorridendo sotto la lunga barba il nonno che poi scompare.

Ho perso tutti. Ho perso la mia famiglia, la mia casa. Non ho più nulla che mi possa far tornare alla normalità. La mia normalità diventerà ciò che non avrei mai pensato mi appartenesse. Fuggire, resistere, la solitudine...sopravvivere.

the Grandaughter of MerlinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora