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Quando mi sveglio mi sento strana, più o meno come un post-sbronza non ostante ieri non ho bevuto neppure un bicchiere di vino.

Corro in bagno e vomito. Temo che dovrò andare in farmacia.

"Io sto uscendo un momento"informo gli altri mettendo un capotto pesante.

"Stai attenta" dice Remus.

"E torna presto"continua Sirius.

"Si, non preoccupatevi" dico prima di uscire.

Londra è piena di turisti e cittadini. Vado in farmacia a comprare il test di gravidanza e torno immediatamente a casa.
Quei 15 minuti in bagno sono infernali.
Come sospettavo...sono incita.

Cerco Lily che è in cucina a sperimentare nuove ricette mentre ogni tanto si accarezza la pancia.

"Lily. Posso parlarti un attimo?"chiedo quando entro.

"Certo Audrey. Che ti serviva?" mi chiede affettuosa

"Sono incinta. È di Voldemort"gli spiego. Mi guarda con compassione e mi abbraccia.

"Non preoccuparti. Non lo saprà mai ne il bambino ne quel mostro" mi rassicura. Io annuisco "Dobbiamo pensare a un nome"dice felice

"Lo chiamerò come i miei genitori. Non so se metterci il suo cognome o il mio"

"Non lo so. Questo puoi sceglierlo anche quando partorisci" mi dice sorridendo

"Ok. Spero che farò la scelta giusta"

"Ne sono certa"dice Lily sorridendo.

A pranzo Peter non c'è e informiamo tutti del secondo nuovo arrivato. È ancora troppo presto per saperne il sesso.
"Diventerò doppiamente zio!"esclama felice Sirius che ha bevuto qualche calice di troppo

A cena ci sono anche gli altri membri dell'ordine.

Ancora la pancia non si nota quindi ne approfitto per indossare un vestito attillato verde che evidenzia tutte le mie forme. Magari qualche mago può aiutarmi col bambino se pensa sia suo.

Sono molte le natalità. I Paciock aspettano un bambino così come i Weasley che ne hanno già se.

Sono tutti molto simpatici ma nessuno di loro è adatto a me.

"Siamo felici di averti qui" mi dice Molly sorridendo.

"Io vi devo ringraziare per avermi accolta"rispondo con un'altro sorriso.

Non posso credere che anche se ho perso tutto ci sia qualcuno che mi aiuta a rivivere. Anche se aspetto un suo erede lui non mi rivedrà più. Non saprà mai di noi. Vivrò con mio figlio a Godric's Hollow, nella casa di zia; andrà a Hogwarts, vivrà come ogni mago. Vivrà come io non ho potuto vivere.
Non è il lusso ciò che mi serviva...era la normalità di quelli come me.

Un anno dopo

Megan Wilson Riddle. Nata la notte di Natale in un ospedale babbano.
La mia piccola bambina mi ha fatto passare diverse notte insonni all'inizio ma da qualche mese si è calmata.
Gioca spesso con Harry, il figlio di Lily e James. Ci vediamo praticamente ogni giorno anche con i Weasley e i Paciok.

Non ostante ho ereditato anche l'isola del nonno e la villa di mio zio Gallet mi sono trasferita nella casa di zia. È di fronte la casa dei Potter.

È una cottage a due piani con un enorme salotto; una piccola cucina e una sala da pranzo di medie dimensioni; al piano di sopra invece ci sono le due stanze e uno studio. Ho fatto montare una dondola e uno scivolo nel giardino per far giocare Megan ache fuori.

Mentre cullo Megan stanca per aver fatto come una pazza con Harry, sento la sua voce.

Mi volto verso la casa dei Potter. La porta è aperta. Mi avvicino davanti l'ingresso dove trovo il corpo di James a terra. "Fa silenzio" sussurra a Megan coprendole gli occhi con la mano:

Cammino all'interno della casa dei Potter. Lui è qui, ne sono certa. Quando apro la porta della camera di Harry vedo stesa Lily a terra e un corpo incappucciato che punta la sua bacchetta verso Harry. Tom.

Di scatto prendo la mia bacchetta. Una tavola un pò cigolante lo fa voltare verso di me. È lui.

"Audrey" esclama stupito guardandomi. Abbassa il cappuccio rivelando il suo meraviglioso viso ma è diverso. I suoi occhi. Non sono più scuri ma rossi. Sembra che ci sia un'inferno lì dentro. Il suo volto è più pallido di prima, quasi bianco. Cos'è diventato? "Sapevo ci saremo rivisti, anche se speravo in migliori circostanze. Vedo che mi hai dimenticato in fretta" dice indicando Megan.

"È mia figlia"dico proteggendola e puntando contro Voldemort la mia bacchetta.

"Ora puoi usare il passato" dice puntando la bacchetta contro Megan "AVADA KEDAVRA" grida con rabbia.
Non posso perdere anche lei. Per evitare che colpisca nostra figlia mi giro per proteggerla ma la maledizione mi colpisce. Quando Megan è nata sono sparite anche tutte le protezioni che erano su di me.
Una luce bianca. Sento ancora la voce di Tom. Sento le sue mani sul mio corpo. La sua fronte sulla mia. Le sue lacrime mi bagnano. Poi il nulla.

Rivedrò la mia famiglia, rivedrò Regulus, rivedrò James, Lily, e sorveglierò Megan, la mia piccola Megan. Non gli permetterò di passare quello che ho passato io; non le permetterò di soffrire quanto ho sofferto io.

Lei non dovrà saperlo.

the Grandaughter of MerlinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora