Sapevo chi fosse Crono dalle lezioni della scuola mortale che frequentavo prima di arrivare al campo, in più mi ero fatta spiegare da Annabeth cosa era successo durante la battaglia, e così più o meno sapevo cos'era successo.
-La faccenda è più pericolosa del previsto- disse Chirone.
- Prima non era abbastanza pericolosa?- gli rispose Caterina.Mi girai e guardai verso Chirone.
Era molto afflitto e riuscivo a capirlo bene: uno dei ragazzi che lui stesso aveva cresciuto ed allenato lo stava tradendo per la seconda volta.-Cosa dobbiamo fare?- domandò la mia amica al centauro.
-Io.. io non so. Alleniamoci e speriamo che vada tutto bene.- le rispose.Nella stanza calò il silenzio. Chirone era molto pensieroso ed io stavo cercando una soluzione, che non trovavo.
-Mi spiace Chirone. Scusatemi ma ho bisogno di fare due passi- disse Caterina uscendo dalla casa grande.
Rimanemmo in silenzio per altri secondi, poi decisi di andare anche io.
Volevo essere utile e aiutare il campo, che era la mia nuova casa. Non avrei permesso che venisse distrutto: nonostante non fossi lì da molto mi ero affezionata a quel posto: c'erano tutti ragazzi come me. Finalmente mi sentivo a mio agio in un posto, tutto era perfetto lì. Era da molto tempo che volevo sentirmi così, e quando finalmente ce l'avevo fatta qualcuno voleva distruggere il posto cje rendeva tutto ciò possibile. Non glielo avrei permesso.Appena uscii corsi nell'arena ed iniziai ad allenarmi con la nuova arma. L'unica cosa positiva di quel giorno era che la spada era perfetta per me, ben bilanciata e molto comoda. Passai lì praticamente tutto il giorno.
La cena fu molto silenziosa. Guardavo gli altri ragazzi, ancora ignari di tutto, e mi sentivo inutile. Sarà perché sono una figlia di Atena, ma non sopportavo il fatto di non aver ancora trovato un piano che avrebbe risolto il problema.
Dopo aver mangiato tornai subito nella mia cabina dove, prima di dormire, finii di leggere un libro che mi aveva prestato Annabeth. Poi mi cambiai e mi infilai nel letto, dove dovetti aspettare molto prima di riuscire a prendere sonno.
Come sempre, il sonno dei semidei non è mai tranquillo, infatti quella notte feci un sogno molto particolare: ero circondata da sabbia e vicino ai miei piedi c'era un ramo ed una scritta.
Atena/Apollo
La scritta era stata fatta con il ramo che era vicino a me. Improvvisamente ci fu un'ondata di vento che cancellò la scritta ed io mi svegliai di colpo.Ciao!!! :)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, intanto ringrazio tutti per i voti e per le visualizzazioni, sono davvero tanti grazie mille!!!
Leti_semidea
STAI LEGGENDO
La mia vita al campo
FantasyÉ un normale pomeriggio, quando una ragazza rischia di essere aggredita da due strani individui. Da quel momento la sua vita cambia radicalmente: scopre di essere una semidea e si trasferisce al Campo mezzosangue. Il posto, però, non è sicuro come l...