Capiamo tutto.

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-Dimmi Letizia- mi disse appena sentì che la chiamavo.

La raggiunsi vicino al suo letto. Stava leggendo un libro e lo chiuse quando mi vide.

Mi avvicinai a lei e la presi per un braccio dicendole di venire.

-Dove vuoi andare?- chiese

-Alla casa grande, dobbiamo fare presto. Quando nessuno ci può sentire ti spiegherò-

Così lei mi seguì fuori dalla nostra casa. Mi guardai intorno, accertandomi di non essere sentita, e iniziai e raccontarle il mio sogno, quello in cui Atena mi parlava.

La sua espressione si fece un po' preoccupata mentre mi ascoltava. Era anche molto pensierosa, sembrava che stesse facendo un mucchio di ragionamenti mentre ascoltava il mio racconto.

Poi le dissi che ero andata a parlarne a Chirone nella casa grande, e che trovai lì anche Caterina, a cui era successa la stessa cosa. Le dissi che era di questo che volevo parlare a lei e a Percy.

Dopo averle raccontato tutto ci avviammo verso la casa grande.

Arrivate trovammo già davanti alla porta Caterina e Josh, un altro figlio di Apollo.

Annabeth e Josh si scambiarono un'occhiata, poi si fissarono a lungo con un'espressione molto preoccupata. -Ci sarà un attacco al campo!- dissero insieme all'improvviso.

-Zitti!- li rimproverò Caterina -volete urlarlo al mondo?-

-Aaaspettatee... non è che voi sapevate già tutto?- chiesi.

-Più o meno- mi rispose Annabeth.

Entrammo nella casa grande e trovammo Chirone ed il sugnor D. ad aspettarci.

-Forza Annabel e Josh, raccontate tutto- disse l'ultimo.

-Annabeth- lo corresse la ragazza- comunque Atena ha parlato anche a me, mi diceva che avremmo dovuto rinforzare le difese e prepararci, senza seminare il panico nel campo-

Quindi Atena con lei era stata molto più chiara.

-Anche Apollo mi ha parlato- intervenne Josh -ha detto che dobbiamo allenarci e fabbricare molte armi-

Sia Chirone che Dioniso assunsero un'aria pensierosa, con un velo di preoccupazione, anche se si capiva che cercavano di mascherarla.

-Avete detto qualcosa a qualcuno?- chiese Chirone.

-Io si- disse Annabeth - ne ho parlato con Percy-

-Allora chiamatelo-

Così Annabeth uscì per chiamare il suo ragazzo e Josh iniziò a discutere con Dioniso e con il direttore nel campo.

-Leti, ho paura- mi sussurrò Caterina.

-Anche io, ed è per questo che non dobbiamo raccontare nulla a nessuno-

-Già, le uniche cose che possiamo fare sono allenarci e sperare-

-Si- risposi con un filo di voce, pieno di tristezza. Ero arrivata da poco al campo, ma mi ero affezionata molto a quel luogo. Lì c'erano tutti ragazzi come me, che mi capivano.

Dopo pochi minuti Annabeth rientrò con Percy.

-Allora, Perry Jonson- disse il signor D.

-Percy Jackson- lo corresse il ragazzo.

-Be' comunque vieni, devi aiutarci.-

Così Percy si avvicinò a loro.

Iniziammo a parlare cercando di capire che tipo di attacco avesse potute essere, e soprattutto chi avrebbe potuto attaccarci.

Dopo un po' uscimmo dalla casa grande, mentre Dioniso e Chirone continuarono a parlare.

Io ed Annabeth salutammo Caterina, Percy e Josh e tornammo nella nostra casa.

Ero molto preoccupata, così andai nella libreria e cercai un libro sulle armi. Lo guardai un po', poi andai da Annabeth e le chiesi se volesse dirmi di più su tutti i tipi di armi che usavano i semidei.

-Certo Letizia- mi rispose -Dovremmo andare all'arena per trovarti un'arma che poi terrai tu-

-Va bene, grazie. Domani possiamo andare-

-Si. Letizia, tranquilla, vedrai che li fermeremo- cercò di tranquillizzarmi avendo notato la preoccupazione sul mio volto.

-Certo, non hanno scampo- dissi ridendo. Mi rilassai un po'.

Intanto arrivò l'ora della cena, così andai a mangiare accompagnata da Annabeth e da un nostro fratello. Prima di mangiare bruciammo un pezzo di cibo agli dei e io lo dedicai ad Atena, mia madre, chiedendole di aiutare il campo. Durante la cena mi divertii molto parlando con i miei fratelli, e la serata passò in un lampo.

Poi tornai nella mia cabina dopo aver salutato Caterina e Josh. Passai il resto del tempo con Annabeth e Grover e loro mi raccontarono di imprese che compirono insieme.

Quando si fece tardi entrammo ed abbracciai Annabeth.

-Domani parleremo di questa storia anche a Grover- mi disse.

-Okay. Notte Annabeth-

-Notte!!-

Mi stesi nel letto e pensai e ripensai all'impresa che ci era stata assegnata e dopo molto tempo finalmente riuscii ad addormentarmi.

Eehyy!! Ciao a tuttiii!!!
Tan tan taaan... riusciremo a fermare l'attacco al campo??
Intanto vi ricordo di leggere "La mia vita fra i figli degli dei" che è la storia collegata alla mia, la trovate nel  mio elenco di  letture♥
Grazie a tutti i lettori!!!
Leti_semidea

La mia vita al campoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora