𝙲𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝟹

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~ [𝙋𝙖𝙥𝙖𝙫𝙚𝙧𝙞 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙞] ~

Quelli che dovevano essere giorni diventarono settimane, che a loro volta si trasformarono in mesi.

A Katsuki piaceva, quella vita, si sentiva finalmente libero, era qualcosa d'indescrivibile.

A Katsuki piaceva svegliarsi all'alba per andare al mulino con il padre di Eijirou, il carro mezzo sfasciato ed il mulo Albert, il nome glielo avevano dato loro due, ovviamente.

A Katsuki piaceva cucire con Kyio, una delle donne più gentili e solari che avesse mai visto.

A Katsuki piaceva Eijirou.

Gli piaceva da impazzire.

Era sempre felice, sorridente, curioso, testardo.

Lo spingeva a fare le pazzie più incredibili, come correre sui tetti e arrampicarsi sugli alberi.

Taishiro aveva costruito una casetta per loro due, in legno e paglia.

Appesi sui rami, in aria, con un tetto sopra la testa, nascosti da tutto e da tutti, loro due ridevano, eccome se ridevano.

Molto spesso capitava che si addormentassero nella casa, eppure il giorno dopo si risvegliavano nel letto, abbracciati, quasi appiccicati.

A Katsuki piaceva il calore che il corpo di Eijirou emanava, sapeva di gioia e pino. E terra. Eijirou puzzava di terra.

Ma al principe non importava, lui adorava quell'odore.

Lui adorava Eijirou.

Quel piccolo corvino che gli aveva fatto aprire gli occhi.

Eppure questa pacchia non poteva durare, anche il biondo lo sapeva, ma faceva finta di niente, perchè lui, tra quelle esili braccia, si sentiva maledettamente bene.

E mai si sarebbe voluto staccare, mai e poi mai.

Lui ci sperava, sperava che tutto quello sarebbe durato all'infinito.

A volte si chiedeva come sarebbe stato, lui ed Eijirou da grandi a prendere il lavoro dei genitori del corvino, a costruire una famiglia.

Si malediva per quel pensiero, era sbagliato, eppure non poteva farci niente.

Come non poteva farci niente se, ogni notte, quando il più piccolo dormiva, lui si domandava come sarebbe stato baciare le piccole labbra incurvate sempre in un lieve sorriso del proprietario davanti a lui.

Come non poteva farci se, ogni giorno, si imprimeva l'immagine dei denti aguzzi di Eijirou in testa, come a non volerlo dimenticare mai.

Era quello l'amore? Quello che sua nonna gli raccontava sempre nelle fiabe?

Non lo sapeva, ma sperava di no, sperava che potesse essere solo grande ammirazione.

Perchè lui, di sentirsi male quando si sarebbero lasciati ai loro destini, come la miglior storia d'amore, non ne aveva voglia.

Eppure voleva che Eijirou gli prestasse più attenzioni.

Qualche giorno prima il corvino gli aveva presentato una sua amica, Mina.

I due bambini iniziarono fin da subito a guardarsi torvi, senza voler scoprire nulla l'uno dell'altra.

Eijirou ci stava male, per questo, Katsuki lo sapeva, ma non poteva farci niente.

Perchè il bruno passava più tempo con Mina piuttosto che con lui? All'inizio non era così, dannazione.

Si sentiva il cuore in gabbia, vederli correre insieme fuori dalla finestra era difficile, e faceva male.

💢𝔽𝕖𝕒𝕣 𝕠𝕗 𝕕𝕒𝕣𝕜 - кιяιвαкυDove le storie prendono vita. Scoprilo ora