Capitolo 5

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Leeds Music Festival.

"Okay, okay, vi siete fatti la vacanza romantica sulla neve, ma non ci avete ancora raccontato chi è questa Eleanor." Inizia a lamentarsi Fizzy mostrando nuovamente la fotografia di suo nonno mano nella mano con questa misteriosa ragazza.

"Come sei impaziente piccoletta." La schernisce Harry scompigliando i suoi boccoli color caramello e facendole così comparire una smorfia sul suo volto ancora bambinesco.

"Sono ore che ci state tenendo qua, e non siamo ancora arrivati ad un punto, per favore ci potete almeno dire chi è? È una tua ex nonno?" Chiede quasi esasperato Robin.

"No tesoro, Eleanor era una persona che per molto tempo è stata mia amica, però non era una mia ex. Anche se molti lo credono, è una storia così complicata la nostra e non è facile raccontarvi le cose senza includere tutti i dettagli." Spiega Louis, stringendo forte la mano di suo marito. "Ne vale la pena però, quindi ora fate i bravi che arriva la parte più bella."

"Dovete sapere che io e nonno Boo abitiamo a Princess Park da tantissimi anni." Inizia il riccio sorridendo al ricordo di quando erano andati per la prima volta a vivere lì. "Ci siamo trasferiti per la prima volta quando eravamo ancora dei ragazzi."

***

Dopo la loro notte di fuoco in Francia Louis si era risvegliato baciato dalla luce del sole che entrava dalla finestra. Al suo fianco si trovava il riccio, i suoi boccoli che ricadevano sulla fronte, le sue labbra leggermente schiuse che lasciavano trapelare dei soffici sbuffi, arrossate a causa delle innumerevoli volte che si erano posate su quelle del maggiore durante la notte -e anche per ciò che aveva fatto intorno al pene del liscio-, i suoi occhi erano ancora chiusi ma un po' stropicciati a causa del chiarore, per questo ancora mezzo addormentato si era nascosto sotto al cuscino. 

Guardandolo così ancora segnato dalla sua giovane età, aveva preso una decisione, rimanendo quasi incantato dinanzi a tutta la magnificenza che era il suo fidanzato, come tutto quello già implicasse una quotidianità alla quale entrambi non si sarebbero mai voluti distaccare.

Si era così diretto verso il bagno, chiamando il servizio in camera evitando di svegliare Harry e ordinando la colazione, chiedendo anche in aggiunta una busta ed un foglietto. Nell'attesa ne aveva approfittato per farsi una doccia ed era rientrato in stanza giusto in tempo per quando il cameriere aveva bussato alla porta, riuscendo ad evitare che il riccio sentisse e per questo venisse interrotto il suo sonno.

Aspettando il suo risveglio aveva ritirato i piatti della sera prima, posizionando sul tavolino dove avevano cenato la colazione e sul carrellino ciò che avrebbero portato via il servizio delle pulizie quando se ne sarebbero andati. 

Solo una volta sistemato tutto aveva deciso di svegliare il suo ragazzo. Posando soffici baci su tutto il suo volto, spostando i suoi ricci dagli occhi, attendendo pazientemente che si alzasse e sussurrandogli all'orecchio che era ora di uscire dal letto. Dopo circa cinque minuti era finalmente riuscito a trascinarlo davanti al camino, di fronte al minore si trovava una busta bianca con sopra scritto "Per Harry.".

Il ragazzo aveva scambiato uno sguardo confuso con il suo fidanzato, un improvviso senso di curiosità l'aveva completamente svegliato. Aveva afferrato la busta, spronato da Louis che cercava di non rivelare nulla così da non rovinare la sorpresa improvvisata la stessa mattina. 

Caro Harry,

stamattina stavi dormendo, il sole che baciava la tua pelle un pochino imperfetta, i tuoi ricci scompigliati che sobbalzava a causa dei continui sbuffi che uscivano dalle tue soffici labbra.

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