Home. Larry Stylinson's Story.

Capitolo 3

My first real crush was Louis Tomlinson.

"E poi? Dopo essere arrivati terzi a X-Factor, cos'è successo?" Chiede la dolce Fizzy dopo aver preso un sorso dalla sua cioccolata calda, sporcandosi così tutto il volto e facendo sorridere il nonno Harry che si avvicina a lei per pulirla. Un'abitudine che entrambi avevano appreso quando Freddie e Darcy erano piccoli, e che non erano ancora pronti a lasciar andare con i loro nipoti, non ancora pronti a vedere crescere anche loro così in fretta.

"Beh nonno Louis mi è venuto a trovare a Manchester". Spiega il riccio, tornando poi tra le gambe di suo marito che si trovava seduto sullo sgabello alto, impegnato a sorseggiare la sua tazza di tè caldo. "Siamo andati insieme ad una partita di calcio e poi è venuto a dormire a casa mia, per la prima volta." E immediatamente le guance dei due si tingono di rosso.

Sono tante le cose che per anni Louis ed Harry non hanno potuto a raccontare a nessuno, e nonostante a volte ci fossero momenti in cui volevano gridare al mondo intero ogni singolo dettaglio della loro relazione, avevano imparato che certe cose non si possono dire alla stampa. Tanto meno si possono dire ai propri figli e nipoti determinati dettagli, così avevano mantenuto qualche segreto per loro. Proprio come ciò che successe quella notte.

***

Era passato da poco Capodanno quando Louis raggiunse il riccio a Manchester. Harry come regalo di compleanno e Natale per il maggiore aveva recuperato i biglietti per una partita di calcio. Per quanto Harry avesse giocato a calcio da piccolo, trovandosi spesso con il volto coperto dal fango e le mani graffiate a causa delle continue cadute che le sue gambine già scoordinate gli provocavano, crescendo non si era mai appassionato al calcio, dimenticandosi persino quelle poche regole che aveva imparato per le rare partire a cui aveva partecipato. Si era trovato costretto a volte a recuperare dalla sua memoria come si facessero dei passaggi, prevalentemente per colpa dei suoi amici e della scuola che viveva secondo lo stereotipo per cui fosse uno sport virile.

Ma non appena Louis aveva rivelato la sua passione per il calcio, definendosi un grande tifoso, il riccio aveva riportato alla sua memoria tutte le regole e tutte le informazioni che sarebbero potute risultare utili per mantenere viva una qualsiasi possibile conversazione basata su quello sport. 

Quando poi il maggiore aveva espresso il suo interesse riguardo a quella partita che si sarebbe tenuta pochi giorni dopo il suo compleanno, con l'avvenire dell'anno nuovo, Harry si era subito informato per acquistare eventuali biglietti e portarlo a vedere la partita da lui tanto attesa. Non aveva neanche considerato quanto tutto ciò sarebbe potuto risultare per lui come una tortura, niente avrebbe potuto limitare la sua gioia nel vedere il sorriso immenso del maggiore quando aveva aperto il suo dono con dentro i biglietti per la partita.

Erano in videochiamata la sera di Natale, con i regali scambiati prima di salutarsi in stazione diretti verso le loro famiglie, pronti a scoprire cosa contenessero. Appena la busta che li conteneva era stata aperta, Louis aveva iniziato a fare salti di gioia e per Harry era stato inevitabile sentire un senso di felicità espandersi nel petto -una sensazione che non sarebbe mai scomparsa negli anni, indifferentemente da quante volte avrebbe visto nascere e poi restare il sorriso splendente sulle labbra del maggiore-.

Si erano incontrati direttamente alla stazione di Manchester, condividendo un taxi per raggiungere lo stadio e guardarono la partita indisturbati. Fu forse una delle ultime volte che ciò accadde, in quanto non erano ancora così tanto conosciuti e famosi. Per questo si potevano permettere di tenere le loro mani legate le une con le altre, scambiandosi sguardi dolci ed impacciati quando sconosciuti facevano commenti riguardo a che coppia carina fossero. 

Tornarono in treno, il vagone era vuoto, cosa che sfruttarono a loro vantaggio: passando tutto il viaggio a scambiarsi baci più o meno innocenti, iniziando da sfioramenti di labbra fino a qualcosa di più.