MAGGIO

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Izuku pov.

Nonostante la golden week fosse ormai terminata, causa problemi col nostro volo, erano cinque giorni che non ci muovevamo dalla casa di kacchan. Quel folle Maggio era iniziato con un terribile caldo lì a Sidney. E poco importava che fossimo vicini al mare. Non ci si riusciva neanche a stare sulla spiaggia. Ero abituato al caldo giapponese, umido e pesante. Non a quello Australiano.

Il Giappone mi mancava. Mi mancava mia madre che non vedevo da parecchio e che sentivo poco per via dei costi delle telefonate. Ed ero in pensiero per il mio amico. Mi aveva detto di stare tranquillo, ma sapevo che doveva essere una balla.

Decisi di andare a parlare con kacchan, non importava se sarebbe costato di più, dovevamo prendere un'altro volo con un'altra compagnia.  E poi... Lo sentii parlare con qualcuno.

"Lo so che manco da parecchio, ma non te la puoi prendere così."

Chiunque ci fosse dall'altro lato della cornetta, non sembrava entusiasta della sua assenza dal Giappone.

"piantala di gridare! Hai qualcun'altro ad aiutarti, io ho già i miei problemi!"

Quali problemi? Non me ne aveva mai parlato.

"No andiamo, lo sai che ci tengo a te, ma non posso tornare adesso."

Con chi parlava kacchan?

" Ora ascolta, te l'ho detto che non posso parlare di questa faccenda! So che hai bisogno del mio aiuto ma non sei da solo. Per quanto tu voglia credere il contrario. Ti voglio bene, ti sono affezionato, ma quello che sto facendo qui è-"

Izu: a chi vuoi bene?

Ero entrato in salotto e la sua reazione mi aveva fatto capire benissimo che, chiunque fosse il ragazzo dall'altra parte di cui avevo udito la voce, era una persona davvero, davvero speciale per lui.

Kat: Izuku, qualsiasi cosa tu abbia sentito, non è ciò che pensi.

Izu:" Ti voglio bene" hai detto. "ti sono affezionato" hai aggiunto. CHE CAZZO DOVREI PENSARE!?!?

vidi un paio di biglietti per l'aereo di ritorno sul mobile vicino alle porte, li presi e me ne andai chiamando un taxi. Arrivato all'aeroporto, grazie al cielo mi ero ricordato di brendere la borsa coi documenti, cambiai quei due con uno che partiva subito. L'importante ora, era tornarmene a casa.

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Katsuki pov.

Persi ore a cercarlo ovunque. Non avevo idea di dove potesse andare. Ed era la città che conoscevo di più quella. Rientrato a casa, notai l'assenza dei biglietti dell'aereo prenotati per la settimana successiva.

"CAZZO! Perché non ho controllato prima!"

All'aeroporto, mi confermarono il cambio biglietti. Prendere un'altro volo ci avrebbe messo un casino! Così decisi di andare alla pista dei jet privati. Grazie al cielo Sero Hanta, uno dei piloti più giovani e spericolati conosciuti lì, accettò di riportarmi in Giappone, non gratis ovviamente. Ma non era quello di cui ero più preoccupato finora.

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Shoto pov.

Tutta la situazione, stava decisamente diventando troppo assurda. Avevo passato l'inferno quell'anno. L'unica consolazione, era stata conoscere Hitoshi in quella notte di febbraio. L'unico che mi sembrava volesse davvero aiutarmi.

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