31

999 57 18
                                    

<<forse è meglio se rientriamo >>dissi con un sorriso <<già, ma aspetta..>>mi prese la mano <<vuoi davvero che ci sposiamo?>>ci pensai un attimo <<si, perché tu no?>><<no no, certo che voglio sposarti era solo per averne la certezza, non voglio che i miei genitori ti obblighino a fare qualcosa che non vuoi>>gli strinsi la mano<<andiamo Reginald, non dire sciocchezze>> s
lo tirai in un dolce bacio.

<<Perché non restate da noi oggi? Un pranzo di famiglia, d'altronde è ciò che saremo>>disse mia madre prendendo in braccio Abigail, ma i signori Black dovettero rifiutare con la scusa che erano già stati invitati ma che sarebbero venuti per capodanno per parlare meglio del matrimonio. <<ci vediamo presto>>mi baciò Regulus <<non puoi restare? ti pregooo>>gli feci gli occhioni da cucciolo <<lo sai che non posso>>mi accarezzò la guancia con la sua solita delicatezza <<papà!>>
<<principessa>>si avvicinò a mia madre <<il regalo di natale per te è sotto al nostro letto>>disse a bassa voce per non farsi sentire ma la cosa fallì miseramente. <<d'accordo>>rispose Regulus stando al gioco <<Signora Potter, è stato un piacere conoscerla, anche lei signor Potter, non vedo l'ora che venga capodanno>>disse con un sorriso sincero in viso. <<Regulus chiamami anche Euphemia tesoro>>

Devi ringraziare che tua madre non è come Walburga.

Con me è sempre stata gentile.

Regulus diede la mano a mia madre che lo attirò in un abbraccio subito ricambiato. Poi porse la mano anche a mio padre, il quale lo squadrò dalla testa ai piedi, per poi andare da Walburga e Orion.

Dopo essersi smaterializzati, guardai mio padre che parlava con mia madre molto seriamente <<Papà tutto bene?>>lui si girò a guardarmi <<Delphine, non so se capisci la gravità della situazione? Ti stai per sposare, sei incinta e in più hai solo quindici anni!>>Sirius prese Abigail e con mia madre uscirono dalla stanza. Io feci un segnale a James di restare, volevo mio fratello lì con me.
<<tu sai che i figli sono delle grandi responsabilità vero?>> annuii <<con un figlio ci vuole responsabilità, amore e tanta pazienza non sai quanto è stato difficile per me e tua madre avere James, tu invece hai la fortuna di essere rimasta incinta senza difficoltà, ma è troppo presto!>> stava iniziando ad alzare la voce..
<<papà>>James lo richiamò
<<tu non sai dei sacrifici per crescervi, SOPPRATUTTO QUANDO TI HANNO LASCIATO A CASA NOSTRA!>> sbottò, ma si zittì immediatamente. Il mio cuore si fermò per un attimo e sentii un vuoto nello stomaco.
<<che significa?>> chiesi con gli occhi lucidi e la voce tremante.
<<niente>> teneva lo sguardo basso, non osava guardarmi negli occhi
<<HO DETTO CHE CAZZO SIGNIFICA?!>> non ci capivo più niente , che significa "quando ti hanno lasciata a casa nostra" 

Non rispondeva <<MAMMA!>> la richiamai <<che succede qui?>> chiese entrando velocemente <<che significa " quando mi hanno lasciata a casa nostra?" cosa mi nascondete?>> lo sguardo di mia madre passò velocemente da me a papà <<Delphine, penso che forse sia arrivato il momento di dirtelo.>> disse prendendo la mano a mio padre <<quindici anni fa , avevo appena messo a dormire James, aveva circa un anno, quando vidi tuo padre con una cesta in mano , non capii.... finché non ti vidi , eri lì dentro che mi sorridevi, avvolta in una coperta viola con inciso il tuo vero nome. Affianco c'era una lettera>> Uscì dalla stanza. La mia mascella si abbassò di colpo, James aveva gli occhi lucidi e papà lo sguardo basso.

Che cavolo significava. Ero stata adottata?! Perché non potevo avere una vita normale? Perché dovevo scoprire di essere incinta, che la mia figlia del futuro fosse qui, che stavo per sposarmi...Perché non potevo avere una relazione normale come una quindicenne normale?

Poco dopo mia "madre" rientro in mano con una lettera, me la passo.

<<qui c'è tutto quello che devi sapere>> una lacrima gli rigava il volto.

Cara Penelope, 

ci sono cosi tante cose che vorrei dirti, vorrei tanto che tu potessi restare qui con noi. Ti chiederai perché ti abbiamo dato in adozione , i miei genitori , tuoi nonni , non volevano figlie femmine, solo eredi maschi.

Quando sono rimasta incinta di te, ero molto felice , dopo la tua nascita arrivarono i problemi. Tuo nonno, voleva ucciderti , io e tuo padre abbiamo fatto di tutto perché tu restassi con noi. Quando ero bambina , ad insaputa della mia famiglia ero amica di Euphemia, ho pensato che lei e Flemont potevano darti un futuro.

Mi dispiace non poter essere li con te, mi perderò i tuoi primi passi, le tue prime parole, il tuoi compleanni e il primo giorno alla stazione di King Kross spero di vederti quel giorno. 

Ti amo bambina mia, ti amiamo io e tuo padre ,la cosa peggiore che ci possa succedere e separarci da te..

I tuoi fratelli sono piccoli ,non si ricorderanno di te, e per quanto sia triste e meglio cosi..

Ti amiamo, famiglia Lastrange.

<<portatemi da loro, per favore>>mia madre mi prese il braccio, ci smaterrializzammo, ero davanti a una porta. <<tesoro, stai->>la interrumpi<<grazie mamma puoi andare>>bussai alla porta e dopo qualche secondo una donna apri la porta. <<buon giorno, chi è lei?>>chiese una donna con un bicchiere di vino in mano <<Penelope Lestrange>>dissi, il bicchiere tocco terra.

----------------
IMPORTANTE: questi giorni wattpadd non mi faceva pubblicare, io per ongi problema vi avviso su Tik tok, perché è l'unico modo e li, chi mi segue su Tik tok già sapeva che non riuscivo a pubblicare.
Alba<3

Piccolo Black //Regulus Black//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora