CAPITOLO 1

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Mi presento sono Lauren German, ho 27 anni e ho finito da poco gli studi in giurisprudenza.
Vivo da sola con mia madre Penelope e per aiutarla con le spese, lavoro al bar sotto casa mia.
Il mio sogno sin da bambina era quello di fare un master  in Francia per poi iniziare a lavorare lì come magistrato.
Essendo la prima del mio corso mi era stata offerta una borsa di studio, in Francia,dallo studio legale più importante di tutta Los Angeles. Lo studio legale Ellis &co.
Accettai la borsa di studio ma aimé poco dopo vengo a sapere che mi è stata revocata.
Purtroppo mia madre mi mantiene da sola, e non può permettersi di farmi andare in Francia.
Con il suo gesto gentile il signor Ellis mi ha letteralmente rovinato la vita.

Mentre sono avvolta nei miei pensieri e pulisco i tavolini del bar arrivano le mie amiche Rachel, Aimee e Leasly.
R:<< ehi, German>>
L:<< salve terremoti, dove siete dirette?>>
A:<< stiamo andando all'uni>>
L:<< perché?>>
Le:<< c'è una conferenza>>
R:<< perché non vieni anche tu? Così poi andiamo a cena fuori>>
L:<< datemi il tempo di chiedere al capo>>
Il capo aveva sentito la discussione ed immediatamente risponde
J:<< Lauren va pure, io posso finire da solo>>
L:<< grazie Jack>>
Salgo su a cambiarmi seguita dalle ragazze che rimangono a parlare con mia madre.
Prendo dall'armadio un paio di jeans neri e una maglietta bianca, metto le mie converse, lego i capelli in una coda alta e metto un po' di trucco.
Esco e raggiungo le ragazze in salotto
L:<< ok, sono pronta>> dico << mamma non aspettarmi per cena, rimango con loro>>
P:<< va bene tesoro>>
Chiudo la porta ed usciamo.

Arriviamo in università e per andare nella sala conferenze bisogna prendere l'ascensore.
Le ragazze si precipitano subito dentro mentre a me arriva una chiamata da Jack
L:<< andate vi raggiungo dopo>> dico rispondendo alla chiamata
L:<< ehi Jack dimmi>>
J:<< Lauren, non volevo disturbarti ma volevo dirti che ho appena saputo che domani devo andare fuori città, apri tu?>>
L:<< si, tranquillo. Lascia le chiavi a mia mamma>>
J:<< ok, grazie mille ti devo un favore>>
L:<< tranquillo>> dico ridendo.
Stacco la chiamata ed entro in ascensore.
La sala è al quarto piano ma non appena arriviamo al secondo le porte si aprono e...di fronte a me compare lui.

Si, proprio l'uomo che mi ha rovinato la vita TOM ELLIS.
Devo ammettere che è davvero bello dal vivo.
Alto, sulla 30ina, porta gli occhiali, capelli ricci e un completo nero a 3 pezzi molto aderente dal quale si intravedono i suoi muscoli.
Rimango di sasso per qualche minuto.
Anche lui mi guarda imbambolato, poi si riprende ed entra
T:<< buona sera>> saluta
L:<< salve>>
Tra di noi cala il silenzio.
Con la coda dell'occhio vedo che ogni tanto si gira per guardarmi.
Ho un nervoso addosso allucinante, vorrei prenderlo a pugni, ma sto cercando di trattenermi in tutti i modi.
Lui vede che sono agitata e chiede
T:<< signorina sta bene?>>
Questa sua domanda mi fa andare su tutte le furie, blocco l'ascensore mi metto davanti a lui e inizio ad urlargli contro.
L:<< no che non sto bene e vuole sapere perché? PERCHÉ LEI SIGNOR ELLIS, ha rovinato la mia carriera.
Ora mi dica, perché mi ha revocato la borsa di studio?>>
Lui mi guarda perplesso, come se non sapesse nulla di quello che gli ho appena raccontato.
T:<< signorina ma di cosa sta parlando?>>
L:<< la borsa di studio in Francia>>
T:<< io non ho revocato nessuna borsa di studio>>
L:<< e io sono la regina Elisabetta>> dico
Sblocco l'ascensore
Lui continua a guardarmi ma non replica e non appena arriviamo mi chiede
T:<< posso sapere il suo nome?>>
L:<< assolutamente no>> dico poi esco dall'ascensore prima che lui possa dire altro.

Arrivo in nell'aula conferenze e subito le mie amiche iniziano a farmi il terzo grado su dove sono stata, fino a quando non mi fanno sputare il rospo.
R:<< Lauren ma che ti dice il cervello? Hai urlato contro un magistrato potrebbe rovinarti>>mi rimprovera
L:<< lo ha già fatto, Rachel>>
Si zittiscono tutte e inizia la conferenza.
E indovinate chi la tiene?
si proprio lui.
Non fa altro che guardare verso di me, io lo fulmino con lo sguardo per tutto il tempo, se delle saette potessero uscire dai miei occhi sarebbe già morto da molto tempo.

&quot;È L'AMORE CHE HA BUSSATO ALLA MIA PORTA&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora