CAPITOLO 3

408 18 2
                                    

P:<< Lauren>> urla mia mamma dall'altra parte della casa facendomi balzare dal letto.
L:<< Che succede?>> Chiedo con la voce ancora impastata dal sonno
P:<< Volevo solo sapere com'è andato il colloquio ieri>> spuntando dalla porta

Cazzo l'incontro con Tom

L:<< Bene, mamma inizio oggi. Infatti sono già in ritardo di 10 minuti. Fammi sistemare>>
P:<< ok figlia>>
Prima di uscire dalla mia camera mi guarda e dice
P:<< Lauren>>
L:<< dimmi, mamma>>
P:<< sono fiera di te>>
Quelle parole mi fanno venire il magone. Mi butto tra le sue braccia e le dico
P:<< Ti voglio bene mamma>>
Dopo un po' ci stacchiamo
P:<< ti lascio cambiare>> dice lei uscendo.

Mentre sono davanti all'armadio per decidere cosa mettere penso

Chissà che regole vuole discutere Tom, è un fottuto maniaco del controllo.
Lo odio.
Guarda in che situazione mi ritrovo per essere stata cogliona ed accettare le sue proposta folle.
E perché ho proposto di continuare? Sono proprio una cretina ora me lo ritroverò ogni santo giorno tra i piedi.

Alla fine decido di mettere un paio di jeans attillati, una maglietta bianca e una giacca nera e ovviamente le mie immancabili converse.
Lego i capelli in una coda, prendo la borsa e corro via.

Parcheggio la mia auto nel parcheggio dell'azienda ed entro.

Come sempre la prima persona che vedo è la receptionist

L:<< il signor Ellis è libero?>> Chiedo
R:<< si>>

Alla sua risposta vado verso il suo ufficio.

Non appena mi trovo di fronte la sua porta busso
T:<< avanti>> dice lui da dentro
Apro la porta.
Lui è in piedi appoggiato alla sua scrivania, con il suo completo grigio, tranne la giacca che è appesa alla sedia
Nelle mani ha una penna con la quale gioca.
Di fronte a lui sul divanetto c'è seduto un uomo alto, di colore, anche lui molto muscoloso, credo sia il suo socio.
Entro chiudendomi la porta alle spalle e rimango di fronte a loro.
T:<<Lauren, lui è David Bryan Woodside il mio socio, DB lei è Lauren German la mia assistente personale non ché fidanzata, come hai ben visto>> dice presentandoci
L'uomo mi squadra per bene poi si alza e mi porge la mano
D:<<Piacere, puoi chiamarmi DB>>
L:<< Lauren>> dico io stringendo la sua mano
D:<< Vabene Tom adesso vado>> dice rivolgendosi al socio
T:<< ci vediamo dopo>> risponde mentre il socio esce dalla porta chiudendola alle sue spalle.

Mentre Tom torna a sedersi nella sua poltrona io chiedo

L:<< allora di che volevi parlarmi? >>
T:<< ho stilato un contratto per il nostro fidanzamento finto>> dice con convinzione
L:<< addirittura>> dico ridendo << Vuoi controllare la pure una cosa finta>>
T:<<<< no, voglio solo essere preciso nelle cose che faccio>>
L:<< si certo come no, fammi vedere questo contratto adesso>>

Prende un fascicolo e me lo porge. Lo apro e inizio a leggere ad alta voce

L:<< punto 1: sarò la tua fidanzata fino al giorno del matrimonio di Francis e Meaghan.>>
T:<< che DB ha scoperto che sarà tra 2 mesi>> mi interrompe lui.
L:<<E  se lei lo dovesse lasciare prima?>>
T:<< il contratto finirebbe prima>>
L:<< quindi io potrei andarmene?>>
T:<< ma non volevi lavorare qui?>> Chiede stranito
L:<< ho cambiato idea, non ti voglio vedere e poi prima o poi devo finire gli studi>>
T:<< mi odi così tanto?>>
L:<<Si>> rispondo fredda
T:<<Continua>>
L:<<Punto 2:<< dovrò venire a tutti gli eventi con te, quando mi chiederai qualcosa dovrò farlo senza chiedere perché.>>
L:<< che razza di regola è questa? Perché non posso chiederti il perché su qualcosa che devo fare?
T:<< perché non mi piacciono le domande>>

&quot;È L'AMORE CHE HA BUSSATO ALLA MIA PORTA&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora