CAPITOLO 39

343 19 3
                                    

T:<< Lauren, mi spieghi che cosa significa?>> Ripete nuovamente Tom

io guardo nuovamente Aurora e le dico
L:<< Amore, ti dispiace andare dentro dalla nonna, la mamma deve parlare un po' con questo signore>>
A:<< Ok, ma fa presto>> dice lei rientrando

Poi prendo un grosso respiro mi volto, verso Tom e dico
L:<< Possiamo andare da qualche altra parte a parlare?>>
T:<< Possiamo andare da me>>
L:<< Ok, va benissimo>>

Ci rimettiamo in macchina e ci avviamo verso casa sua.
Per tutto il tragitto penso a come dirglielo, a come spiegarglielo.

Poi arriviamo e una volta entrati lui mi guarda e dice
T:<< Adesso mi spieghi?>>
L:<< Si>>

Non ho letteralmente più salivazione, mi tremano le mani e anche il cuore.
Ingoio la poca saliva che ho in bocca e poi parlo

L:<< quella bambina che tu hai visto si chiama Aurora ed è mia figlia>> dico tutto ad un fiato.
T:<< e il padre, non è qui con voi?>>

Ecco, e adesso che gli dico?

L:<< Bhe lei sa che suo padre fa il marinaio e per questo non può vivere con noi...ma....>>
T:<< ma qual'è la verità?>> mi interrompe lui
L:<< La verità è che suo padre sei tu Tom>> dico senza pensarci

Vedo lui rimanere di stucco e i suoi occhi riempirsi di lacrime.
Ma non dice una parola, così decido di continuare a spiegargli
L:<< Ho scoperto di essere in attesa quando sono arrivata in Francia...>> Faccio incastrare i nostri sguardi e anche i miei occhi si riempiono di lacrime
L:<< Tu non volevi figli>> continuo mentre una lacrima mi riga il viso << non potevo dirtelo>>

Lui distoglie lo sguardo ma ancora non parla.

L:<< Tom, non dici niente?>>

Lui mi guarda un ultima volta poi mi supera ed esce di casa.
Entra in macchina e va via.

So dove può essere andato quindi chiamo un taxi e mi faccio portare al capannone e quando apro la porta lo trovo lì al piano forte che suona mentre il suo volto è ricoperto dalle lacrime

Appena nota la mia presenza dice

T:<< Lauren per favore va via>>
L:<< possiamo parlare??>> chiedo
lui non dice più niente e allora io entro in punta di piedi senza dire niente.
Poi prendo uno sgabello dal bancone del bar e mi metto di fronte a lui, a dividerci c'è il piano forte.

poi prendo un grosso respiro e inizio nuovamente a spiegare
L:<< volevo dirtelo, davvero. Sono persino arrivata davanti la porta di casa tua, ma poi non ho avuto il coraggio, avevo paura della tua reazione, avevo paura che mi avesti ferita ancora e ancora, ribadendo il fatto che non volevi dei figli>> dico io senza riuscire più a trattenere le lacrime, che ricadono sulle mie guance.

Lui continua a guardarmi senza parlare e con le lacrime che gli rigano il viso.

L:<< so che sei arrabbiato con me, e hai tutte le ragioni del mondo per esserlo. Ma volevo davvero nostra figlia, in questo modo avrei avuto una parte di te che avrebbe vissuto per sempre con me.
La mia unica colpa è quella di aver avuto paura di una tua possibile reazione negativa, si ho avuto paura, ma cosa posso farci??>> continuo senza avere nessuna risposta così lo incito a parlare
L.<< Tom ti prego dì qualcosa, urla, sbraita, mandami a fanculo... ma ti prego dì qualcosa>>

lui si asciuga le lacrime con i palmi della mano e poi finalmente parla
T:<< cosa devo dirti?? mi hai tenuto nascosto mia figlia per ben sei anni, ritorni e me la tieni nascosta. Adesso me ne stai parlando solo perché l'ho vista e quindi non potevi più nasconderla e adesso ti aspetti che io ti dica qualcosa??>> risponde freddo
L:<< lo so, e per questo ti chiedo scusa>>
T:<< è troppo tardi per chiedere scusa, Lauren. E' tardi>> dice distogliendo lo sguardo dal mio << adesso se non ti dispiace vorrei restare da solo.>> continua
L:<< va bene>> dico io poi prendo la mia borsa e prendo la chiavetta con tutti i video e le foto di Aurora da piccola, mi avvicino a lui prendo la sua mano la apro e gliela metto dentro
L:<< ti lascio questa, ci sono tutti i video e le foto di Aurora da piccola. Quando sarai pronto a parlarne chiamami>> dico poi prendo le mie cose e vado via lasciandolo lì tra i suoi pensieri.

&quot;È L'AMORE CHE HA BUSSATO ALLA MIA PORTA&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora