CAPITOLO 19

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È notte fonda quando vengo svegliata dal suono del mio telefono che squilla e sullo schermo appare il nome di Tom.

L:<< Ti avevo esplicitamente chiesto di starmi lontano>> rispondo fredda e con la voce impastata dal sonno
T:<< Lauren...dove sei...vengo da te>> dice biascicando

È ubriaco

L:<< Tom? Sei ubriaco?>>
T:<< Io, no>>
L:<< si certo e io sono la regina Elisabetta>>
T:<< dove sei...vengo lì. Devo parlarti urgentemente>>
L:<< Stai dove sei, vengo io>>

Stacco la chiamata. Dal silenzio che c'era intuisco che fosse a casa sua, così mi metto in macchina e raggiungo la sua casa.

Quando suono il campanello, dopo un paio di minuti davanti a me si palesa Tom.

Con i capelli arruffati, la camicia sgualcita fuori dai pantaloni e un bicchiere di whisky in mano.
Non riesce neanche a stare in piedi infatti si appoggia alla porta sfoggiando un sorriso.

T:<< sei tu... >> dice con difficoltà e poi scoppia a ridere

Non riesco a trattenere un sorriso

T:<< quanto sei bella quando sorridi>> dice lui facendomi arrossire

Poi mi invita ad entrare e chiude la porta dietro di noi.

L:<< Stai bene? >> Chiedo io mentre lo prendo per un braccio evitando di farlo cadere
T:<< si>> risponde lui

Lo faccio sedere sul divano

L:<< perché ti sei ubriacato??>> Chiedo sedendomi al suo fianco
T:<< io non sono ubriaco>>
L:<< allora, cosa volevi dirmi di così urgente?>>
T:<< che sei la cosa più preziosa che io abbia mai avuto. E ti amo e questo non cambierà mai>>

E allora perché mi hai lasciata?
Vabbè è ubriaco, Lauren non dice la verità.

L:<< Ok, forse è meglio se ti fai una doccia fredda>>

Lo prendo per mano e lo porto in bagno, lo metto sotto la doccia e apro il getto dell'acqua fredda.
Gli tolgo i ricci bagnati che gli ricadono davanti gli occhi ed inizio a sbottonargli la camicia ormai fradicia.
Mentre cerco di togliergliela evitando di bagnarmi lui mi attira a sé prendendomi per i fianchi e fa incollare i nostri corpi sotto il getto dell'acqua.
Dopo avergli tolto la camicia, poso le mie mani sui suoi bicipiti possenti e poi lo guardo dritto negli occhi,mi perdo nelle sue iridi marroni mentre l'acqua fredda ricade su di noi, il suo profumo invade le mie narici e i nostri cuori battono all'unisono.
rimaniamo a fissarci così per molto, ma molto tempo.

Poi mi stacco da lui, per evitare eventuali errori di cui entrambi domani potremmo pentirci, chiudo il getto dell'acqua e lo faccio uscire.

Gli asciugo il busto con una tovaglia, gli sfilo i pantaloni e poi i boxer per poi sostituirli con degli altri asciutti.

Poi lo prendo per mano e lentamente lo porto nel letto, lo faccio coricare e lo copro con le coperte.
Dopo anch'io vado nel bagno, mi tolgo gli indumenti bagnati e metto una sua camicia.
Poi mi stendo accanto a lui e mi addormento.

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La mattina seguente mi sveglio e mi trovo Tom seduto sulla poltrona che mi fissa.

L:<< Buongiorno>>
T:<< A te>>
L:<< Vado a cambiarmi>> dico alzandomi dal letto e dirigendomi in bagno, qui prendo i miei vestiti ormai asciutti e li indosso.

&quot;È L'AMORE CHE HA BUSSATO ALLA MIA PORTA&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora