"Come vi siete conosciuti voi e Mike?" prese parola Kimberly mentre aspettavamo che le cameriere ci portassero i menù.
"Io e Mike frequentiamo gli stessi corsi all'università" rispose Jade.
"Io l'ho conosciuto tramite lei" dissi io.
"Voi invece?" chiese la mia migliore amica rivolgendosi ai tre nuovi ragazzi.
"Io sono il migliore amico di Noah e Josh è suo fratello minore. Una sera ci siamo ritrovati ad una festa in una delle confraternite e abbiamo subito stretto amicizia" stavolta a parlare fu Alex.
"Frequentate anche voi l'università?" chiese Jade curiosa.
"Io sì! Studio giurisprudenza. Sono al terzo anno come voi mentre Noah ed Alex sono più grandi" rispose Kimberly. Era una ragazza davvero bellissima, dai tratti molto fini. Aveva lunghi capelli biondi e occhi color nocciola. Il suo ragazzo, Alex, aveva occhi color caramello e capelli biondi e mossi, mentre Noah aveva gli occhi verdi ed i capelli mossi e scuri.
Josh, come il fratello Noah, era castano, ma i suoi occhi erano molto più chiari, color del ghiaccio, quasi ipnotici. Martin invece aveva i capelli di un castano molto scuro e gli occhi azzurri.
"Cosa studi all'università?" mi chiese Noah prima di riempirsi il bicchiere con dell'acqua che la cameriera aveva appena lasciato al nostro tavolo. Notai che da quando ero arrivata al locale i suoi occhi erano sempre puntati su di me.
"Frequento il corso di ingegneria informatica" risposi cercando di mantenere il suo sguardo che diventava sempre più difficile da sostenere.
"Tu Noah?" chiese Jade prendendo parola.
"Io mi sono laureato da poco in comunicazioni e giornalismo" disse Noah fiero.
"Ora cosa stai facendo?" chiese lei.
"Sono un stagista alla Bruce Corporation" spalancai gli occhi per la sorpresa.
"Oh wow" esclamò Jade "Deve essere pazzesco"
"Lo è" ridacchiò lui tornando subito serio "Mi sto impegnando davvero moltissimo per questo lavoro"
La cameriera ci interruppe portandoci finalmente i menù.
Fra tutti i piatti presenti ordinai dei fantastici tacos di pulled pork ed una generosa porzione di patatine fritte. Adoravo la cucina messicana e quando ne avevo la possibilità non perdevo mai l'occasione di gustare i loro piatti."State insieme da molto?" chiese Jade a Kimberly ed Alex. Quella ragazza era tremendamente curiosa e non riusciva proprio a stare zitta.
"Da tre anni" rispose Kimberly poggiando il palmo della sua mano sul dorso di quella di Alex con fare affettuoso.
"Anche io sono fidanzata, da molto poco in realtà" disse lei sorridendo.
"E tu Cynthia?" interruppe Noah trascinando il mio nome sulle sue labbra come se si stesse gustando qualcosa di prelibato.
"No, sto bene da sola" marcai l'ultima parola per far intendere quali fossero le mie reali intenzioni. Sul viso di Noah spuntò un piccolo sorriso malizioso.
Non capivo cosa stesse cercando di fare. Provarci, stuzzicarmi o infastidirmi.
Notai Jade girarsi verso di me e guardarmi in modo strano come se cercasse di capire cosa stessi combinando.
Scossi la testa impercettibilmente e le feci capire che non lo sapevo neppure io.Fortunatamente arrivarono i nostri piatti e per la seconda volta in poco tempo venni salvata dalla cameriera.
I tacos erano davvero buonissimi e la cena passò più tranquillamente di quanto potessi immaginare. Parlammo del più e del meno e trovai Josh e Martin due ragazzi simpaticissimi. Mi divertì molto anche con Mike con cui ritrovai fin da subito il legame che avevamo perso durante quelle settimane.
Nonostante la serata stesse procedendo bene mi sentivo irrequieta. Noah aveva passato l'intera serata a conversare con Alex e Kimberly. Molte volte mi ero girata nella loro direzione e prontamente lo avevo beccato sempre a fissarmi. Distoglievo subito lo sguardo come intimorita dai suoi occhi insistenti. Quel ragazzo era strano e non ne capivo il comportamento. Non lo avevo ancora totalmente inquadrato, ma non mi piaceva affatto come mi guardava. Mi sentivo a disagio sotto quel suo sguardo così intenso.Verso le 22.30 decidemmo di liberare il tavolo. Ci dirigemmo tutti verso l'esterno del locale per decidere cosa fare, d'altronde era sabato sera ed era ancora presto per tornare a casa.
"Ragazzi cosa vogliamo fare?" chiese Josh.
"Potremmo andare al Moose. Che ne dite?" propose Mike.
"Ci sto" rispose allegra Jade. Gli altri annuirono, d'accordo con lui, e non potei quindi rifiutare.
"Io e Cynthia siamo venute in taxi però" li avvisò Jade.
"Nessuno problema, abbiamo due macchine" ci rassicurò Alex.
"Io ho un posto libero" si offrì Mike.
"Anche Noah" replicò Kimberly.
"Vengo con te" disse Jade a Mike.
"Allora Cynthia tu puoi venire con me, Noah e Kimberly" si rivolse verso di me Alex.
"Ok" risposi solo. L'idea di entrare nell'auto con Noah non mi allettava per niente, ma seguì comunque i ragazzi dirigersi verso un Audi nera.
A quanto pare erano tutti stra maledettamente ricchi. Sbuffai.
Noah tirò fuori le chiavi dalla tasca della sua giacca e aprì la macchina. Mi avvicinai ad una delle portiere posteriori, ma fui prontamente fermata da Alex "Vai pure avanti. Io e Kimberly ci sediamo dietro" mi sorrise lui.
"Sei sicuro? Posso anche stare dietro" cercai di farlo desistere. Non volevo sedermi vicino a Noah. Non avrei sopportato la sua presenza ravvicinata, non fin quando non avessi compreso quali erano le sue reali intenzioni.
"Tranquilla, siediti pure vicino a Noah" rispose Kimberly.
"Va bene" mormorai un po' scocciata, sperando che nessuno dei tre scorgesse il mio tono contrariato a questa scelta.
Presi posto al fianco di Noah, mi misi la cintura di sicurezza ed evitai in qualsiasi modo di girarmi verso di lui.
Noah mise in moto l'auto e in pochi secondi uscimmo dal parcheggio del locale.
Guardai fuori dal finestrino per tutto il tempo. Dietro di me sentivo Kimberly e Alex mormorarsi qualcosa e sghignazzare, nonostante la musica fosse ad un volume notevolmente alto.
"Sei sempre così taciturna?" aprì la bocca Noah. Feci finta di non averlo sentito.
"So che mi hai sentito" disse poco dopo.
"Non avevo intenzione di risponderti" mi girai verso di lui, non curandomi minimamente del fatto che i due dietro di noi potessero sentirci. Molto probabilmente non se ne erano nemmeno accorti, troppo presi a baciarsi.
"La piccola gattina ha tirato fuori gli artigli" ridacchiò.
"Non chiamarmi mai più gattina, intesi?" quel tipo mi stava letteralmente mandando fuori di testa.
"Perché se no cosa succede?" chiese lui malizioso.
No, decisamente non ci siamo.
"Mi spieghi che problemi hai?" sbottai verso di lui.
"Goditi il viaggio" sorrise e si rimise composto, concentrandosi sulla strada davanti a noi.
Rimasi impalata a fissarlo per qualche secondo, troppo scioccata dal suo assurdo comportamento.
Mi girai poi verso il finestrino ed il viaggio proseguì in silenzio, se non le canzoni che passavano in radio e i mormorii dei ragazzi dietro di noi.

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Follemente Tua
ChickLitSPIN OFF di Unicamente Tua. Cynthia Morris. Ragazza dalla bellezza particolare, sensibile e sempre solare. Cresciuta con il padre, ha dovuto imparare a cavarsela da sola fin da piccola. Jaden Hill. Possessivo e amante dei motori, ha problemi a gest...