X.

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Corsi verso il bagno, stranamente vuoto, e mi ci chiusi dentro. Con il respiro ancora affannato, mi poggiai alle gelide piastrelle e cercai di scrollarmi di dosso quella fastidiosa sensazione. Nulla di ciò che stavo provando era giusto.
Eccitazione? Sul serio Cynthia?
Cercai di calmarmi e con lunghi respiri, riportai il mio battito cardiaco ad un ritmo più lento e regolare. Ero accaldata, furiosa e confusa. Molto confusa.
Per quale dannatissimo motivo mi ero comportata in quel modo?
Come avevo potuto lasciare che accadesse?

Noah mi aveva colta alla sprovvista ed ero tremendamente furiosa con lui.
Furiosa perché non solo si era preso una libertà che nessuno gli aveva concesso, ma tutto ciò che aveva fatto mi aveva letteralmente fatta impazzire.
Mi sarei dovuta sentire disgustata dal suo tocco o dalle sue parole, ma l'unica cosa a cui riuscivo a pensare erano le sue mani sul mio corpo e a come mi sarebbe piaciuto averle in altri punti.
Perchè Noah? Perchè non mi ero allontanata subito dal suo corpo?
Avrei dovuto spingerlo via, non farmi accarezzare in quel modo dalle sue mani. Da quando lasciavo che un estraneo mi toccasse e provocasse in un locale in mezzo ad altre centinaia di persone? Noah mi aveva colta alla sprovvista e in un attimo mi ero dimenticata di tutto. Mi ero sentita bene, bene come non stavo da tanto tempo.
Per non farmi mancare nulla Jaden aveva visto tutto. Aveva seguito ogni minimo movimento delle mani di Noah e aveva colto ogni mia piccola reazione. I suoi occhi erano stati tutto il tempo fissi su di me e non sapevo spiegarmi se il suo sguardo mi avesse fatta eccitare maggiormente o mi avesse messo paura.
Mi staccai dalla parete, feci scattare la serratura della porta ed uscì per avvicinarmi al lavandino.
Osservai il mio riflesso allo specchio: occhi lucidi e guance arrossate.
Ero nella merda.
"Ti sei divertita?" sobbalzai all'indietro, spaventata. "Ti è piaciuto farti toccare da lui vero?" vidi comparire dall'angolo buio della stanza Jaden.
Feci un passo indietro, lui uno in avanti.
"Ho visto come hai reagito sai? Come una piccola troietta arrapata" sghignazzò. "Ne vuoi un po' anche del mio?" si toccò in modo volgare le parti intime "O ne hai già abbastanza?"
Sbattei contro il muro alle mie spalle, senza parole.
Jaden era a pochi centimetri dal mio corpo. Il suo viso era carico di disprezzo e il suo ghigno derisorio.
"Ti hanno tagliato la lingua per caso?" mi sfiorò i capelli con le dita "Ora come farai a prenderlo in bocca?" la mia mano si schiantò contro la sua guancia "Sei uno stronzo" sibilai rimettendomi dritta "Non osare mai più parlarmi in quel modo".
"Perché no?" avanzò ancora, mettendo le braccia incrociate fra loro.
"Fottiti" lo spintonai e mi diressi verso l'uscita del bagno.
Pensai di essermi finalmente liberata di lui nel momento in cui varcai la soglia del bagno, ma mi sbagliai. Venni strattonata all'indietro e sbattuta contro la porta di legno che venne chiusa con un colpo secco dietro le mie spalle. Le sue mani erano strette sui miei fianchi e la sua presa era forte, tanto da far male, ma non osai aprire bocca.
I suoi occhi erano fissi nei miei. La sua bocca a pochi centimetri dalla mia.
"Cosa vuoi?" chiesi piano. Il suo sguardo saettò verso le mie labbra.
"Distruggerti e farti mia in questo piccolo bagno sudicio, sbattuta contro la porta" il suo corpo premette contro il mio. Sentì la sua eccitazione attraverso gli spessi strati dei vestiti e immaginai come potesse essere sentirlo pelle contro pelle. Fremetti per l'assurdo bisogno che avevo di toccarlo. Non mi spiegavo come potessi sentirmi in quel modo dopo tutto ciò che mi aveva detto. Le sue parole erano state crudeli e offensive. Mi aveva espressamente dato della poco di buono, ma ciò nonostante il mio corpo era completamente alla sua mercé. Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa e glielo avrei lasciato fare.
Le sue mani si mossero avide sul mio corpo, risalirono i miei fianchi e presero a coppa entrambi i miei seni. Inarcai la schiena e un piccolo gemito fuoriuscì dalle mie labbra appena socchiuse.

Jaden's Pov

"Scommetto che prima, mentre ti stava toccando, tu pensavi a me" sentì il suo respiro caldo su di me "Hai la stessa espressione in volto" la mia lingua stava lasciando una piccola striscia umida sul suo collo mentre le mie dita percorrevano ogni centimetro della sua pelle candida.
"Fermami adesso o ne pagherai le conseguenze" la provocai.
"Quali conseguenze?" riuscì a rispondere mentre tratteneva piccoli gemiti, il che mi fece pulsare ancor di più il cazzo.
"Dimmi solo che non mi fermerai e lo scoprirai da sola" tornai a guardarla mentre si prendeva il labbro inferiore tra i denti. Bellissima.
"Io non so, non credo che" si bloccò senza sapere nemmeno lei cosa volesse in quel momento.
"Fermami ed esci da questo bagno allora. Fallo" la incitai. Lei rimase ferma immobile nella sua posizione. Sapevo cosa voleva, ma non aveva il coraggio di ammetterlo a me e tantomeno a sé stessa. "Ok, l'hai voluto tu" mi gettai sulle sue labbra con tutta la ferocia che possedevo. Non le lasciai nemmeno il tempo di riprendere aria. Godetti quando le sue labbra si dischiusero per dar accesso alla mia lingua. Presi il controllo della situazione e le mie mani volarono verso il suo sedere strizzandolo con foga. I suoi ansiti erano sempre più forti e la mia erezione sempre più grossa, tanto da far male.
"Jaden" sussurrò Cynthia eccitata.
"Cosa piccola?" sorrisi mentre le mie dita si erano spostate verso le sue cosce.
"Ti prego" ansimò sempre più frustrata.
"Ti prego cosa? Dimmelo" la incalzai facendola vergognare "Voglio sentirtelo dire" le sfiorai il clitoride da sopra le mutandine. Il mio cazzo mi stava implorando di spogliarla ed affondare dentro di lei.
"Toccami" mi implorò strusciandosi sulle mie dita. Dio, era così perfetta in quel momento. La volevo, volevo possederla e farle urlare il mio nome un milione di volte. Lo avrei fatto, ne ero certo, ma sarebbe stata lei a implorarmi di prenderla e scoparla.
"Sarà fatto" sorrisi e un dito entrò dentro di lei "Sei così stretta e bagnata per me" aggiunsi un altro dito facendola urlare dal piacere "Dannatamente perfetta".
"Non fermarti Jaden" non lo avrei mai fatto per nulla al mondo. Volevo vederla godere per me.
"Vieni piccola" aumentai la velocità fin quando non sentì stringere tutto intorno.
"Jaden" gridò il mio nome e quasi venni anche io quando la sentì pronunciare il mio nome mentre veniva travolta dall'orgasmo.

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