Come un battito d'ali
Oggi ad essere recensita è la storia di un'autrice già nota in questo servizio recensioni. La scrittrice predilige il genere young adult e ora non ci resta che scoprire come la volpe ha valutato questo suo scritto.
Come di consuetudine, iniziamo dalla copertina.
L'immagine scelta mi piace tanto perché la trovo in linea con la protagonista della storia e, tramite la posa della modella, percepisco le paure che nutre la giovane. Ciò che però non mi convince è il font selezionato per il titolo che risulta anonimo. Inoltre consiglio di rimuovere la scritta pubblicitaria dell'applicazione usata per creare la copertina perché disturba e non poco.Uno dei punti di forza di questa storia è senza dubbio il prologo; credo sia molto intimo e ci catapulta rapidamente nel mondo della protagonista, avvicinando il lettore al suo personaggio.
Nonostante ciò in esso ho trovato alcune piccole imprecisioni di scrittura che però affronteremo nella parte di grammatica.Ho riscontrato una netta profondità di temi rispetto la precedente. Qui si parla di malattie particolari, che affliggono sia la protagonista che la piccola Pheobe, personaggio che ho adorato. Si tratta di paure quali il non essere accettati per i problemi fisici, il peso di convivere con una malattia e la lotta interiore che spinge a isolarsi ma anche a cercare una spalla forte.
Una scena che ho trovato molto interessante avviene nel capitolo 11, quando i ragazzi per sfogarsi urlano. È stata descritta davvero bene e può essere trasportata anche al di fuori della storia, sembra quasi un invito ai giovani ad aprirsi, a condividere i loro dolori e le loro paure. Ben fatto!
Quanto a descrizioni, beh, se nell'altra storia erano quasi inesistenti qui ne troviamo giusto un pelino in più, il minimo necessario per aiutare il lettore ad ambientarsi.
Quelle dei personaggi invece sono molto presenti ma elementari perché appaiono come elenchi di colori e caratteristiche dei numerosi personaggi.
Elementi che potrebbero far migliorare il modo di descrivere dell'autrice sarebbero le metafore e le similitudini, per questa ragione invito la scrittrice a praticare esercizi mirati all'utilizzo di queste figure retoriche.Lasciatemi dire che questa seconda storia, della medesima autrice, è nettamente migliore dell'altro romanzo recensito in precedenza, in quanto con questo arriviamo a una piena sufficienza grazie alla trama e ai temi delicati trattati.
Ciò che risulta essere il vero tallone d'Achille è proprio "lo stile di scrittura" e la poca attenzione agli elementi grammaticali e lessicali. Peccato perché questa storia ha davvero del potenziale che non emerge completamente a causa di quanto detto.
Analizziamo ora ciò che, nell'ambito della grammatica, non viene rispettato.
La punteggiatura è da rivedere un bel po', un'accurata rispolverata alle regole ortografiche andrebbe eseguita. Spesso, quasi sempre, l'autrice pone la virgola dinanzi a: e ma per però etc... È vero che ci sono casi nei quali le virgole vanno messe prima di queste congiunzioni, ma bisogna rispettare le regole. (Es: prima del "ma" la virgola viene posta solo se la perifrasi che segue presenta un soggetto differente dalla frase precedente, se invece il ma apre una subordinata avversativa, con il medesimo soggetto, la virgola non deve essere messa)
Altri errori, molto comuni, che ho trovato anche in questa storia sono il "Sì" affermazione scritto come "si" e la nostra famosa e cara D eufonica, che poverina si ritrova ad accompagnare qualsiasi vocale.
Ancora, errore ripetuto varie volte è iniziare le frasi con: Ma, E, Però. Ricordiamo che solo in poesia si può essere più elastici su questa regola.
Ultimo problema riscontrato, per quanto concerne la grammatica, è l'utilizzo non sempre preciso dei tempi verbali. Ci sono stati capitoli con davvero molti salti errati tra passato e presente, non parlo di flashback, e in altri punti anche formazioni errate del condizionale. Salvo almeno il congiuntivo.
Infine mi sento di suggerire all'autrice di leggere parecchio e ricercare quanti più sinonimo può per ogni parola, con il fine di imparare sempre nuovi modi per esprimere un concetto perché ci sono troppe ripetizioni di vario genere. Tra le più presenti, che davvero stancano, troviamo i verbi: dire, chiedere e rispondere.Un consiglio che voglio dare alla giovane autrice, tra ragazze che amano scrivere, è quello di fare esercizi di scrittura per migliorare sempre più, se questo è ciò che vuole fare in futuro.
Complimenti a mikaeela12,
per la sua storia Come un battito d'ali,
che ha superato la prova
della volpe rossa 🦊
Il giudice aggressivo dal fiuto intuitivo,
con le orecchie attente e
i movimenti scattanti,
le ha assegnato 6/10.Buona fortuna per questa e le tue altre opere!
Annie 👩🏻🦰
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