Vita sbagliata
Altro romance, altra recensione.
Eccomi qui a parlarvi di un altro young adult. Lo so, siete pronti a segnarvi anche questa lettura.
Dunque, non perdiamoci in convenevoli, partiamo!Ormai sapete bene quanto io ci tenga alla coverbook, dopo tutte queste recensione iniziate a comprendere i miei gusti. Ebbene l'immagine scelta dall'autrice per la sua storia mi paice davvero tanto e ritengo rappresenti in pieno la protagonista della storia. Ciò che però non mi convince in pieno è la posizione delle scritte, probabilmente messe nell'angolino per non sovrastare l'immagine. Proporrei di spostare il nome autrice in alto al centro e metterlo in bianco, quanto al titolo lo preferirei più centrale, deve risaltare sulla coverbook e non esser notato per secondo.
Passiamo ora alla trama. Ovviamente, come richiesto dal genere, ci sono molti cliché che però, come giusto che sia, assumono un gusto diverso grazie alla fantasia della scrittrice.
La protagonista, Eleonora, non è la ragazzina per bene che siamo abituati a incontrare, al contrario è una ragazza fuori luogo, alla ricerca implicita di se stessa, di qualcuno che la capisca e che la ami. Un passato difficile e delle origini insolite hanno portato caos nella sua infanzia e l'hanno resa ciò che è: un'adolescente che, oltre agli step dell'età, deve combattere con la vita in casa famiglia, la lontananza dal padre e la reputazione, per nulla positiva, che la insegue.
Per la gioia di molte è presente un triangolo amoroso che fa sentire Eleonora sulle montagne russe, contesa tra due cugini: Davide e Emanuele.Ho trovato l'inizio adeguato al genere, inoltre una nota nettamente piacevole è data dalla presenza di Flashback che ci conducono in punta di piedi nel passato burrascoso di Eleonora.
Altro particolare che ho molto apprezzato è il filone narrativo della situazione tra la protagonista e il padre, trattato in modo molto delicato. A tal proposito trovo appropriato anche l'uso di termini albanesi inseriti nelle conversazioni padre-figlia perché donano una punta di realismo maggiore.
Andando avanti la scrittrice ha deciso di inserire anche del mistero e delle verità nascoste con la comparsa di un personaggio che da subito appare sospetto, Ergi.
Direi che tutto sommato c'è un buon mix di elementi che lanciano le basi per un racconto young adult niente male.Purtroppo, però, ci sono anche aspetti che non funzionano e che andrebbero rivisti, normale in storie di scrittori/scrittrici alle prime armi.
Vi è l'insistente ripresa del titolo del libro che viene ripetuto in numerosi capitoli. A mio avviso, il titolo è qualcosa che caratterizza il libro, che in poche parole racchiude la sua essenza, cosa centrata dall'autrice nella sua scelta. Tuttavia non esiste il bisogno continuo di far apparire il titolo nella narrazione, basta un pensiero importante, una scena significativa o una battuta a effetto per citarlo una singola volta e imprimerlo nella mente del lettore.
Problema quasi analogo lo si ritrova in alcuni pensieri della protagonista che, in modo logorroico, si definisce asociale dall'inizio della narrazione. Non serve ripeterlo in quasi ogni capitolo; i tratti caratteriali dei personaggi vanno fatti comprendere al lettore tramite le azioni, le battute e i flussi di coscienza.Restando in tema personaggi ritengo che il loro vantaggio maggiore sia lo stile: fresco, giovanile e moderno. Sia nelle battute che nei lunghi pensieri, l'autrice ha usato un lessico molto vicino al parlato, rendendo la storia centrata nel genere e adatta al range di lettrici adolescenti. Tuttavia è proprio sul linguaggio che voglio fare un piccolo appunto: ci sono davvero molte parole "poche eleganti". Capisco il desiderio dell'autrice di far apparire la sua protagonista come una ragazza che se ne infischia di tutto e tutti, come una persona "sbagliata", inadatta, ma a mio avviso il lessico gerghiale andrebbe dosato con il misurino, senza ricorrere troppo frequentemente a "parolacce".
Sulle descrizioni direi che non ci siamo molto. Quelle ambientali sono quasi del tutto inesistenti, quelle dei personaggi abbastanza riduttive sia fisicamente che caratterialmente. Il lettore più che altro si fa un'idea sommaria dei personaggi mediante quei pochi riferimenti, mentre della protagonista ci si fa un'idea più chiara grazie agli aggettivi che lei stessa si affibbia durante la narrazione, quasi come se si presentasse al lettore.
Altra descrizione che non mi ha convinta in pieno è stata quella delle scene intime. Comprendo che non sia la cosa più semplice da scrivere, basta un termine inappropriato o un espressione inusuale che il piccante si trasforma in una pozione ridarella, dunque consiglio all'autrice di leggere varie storie con contenuti per adulti se vuole cimentarti in scene erotiche o semplicemente piccanti.Infine grammatica e lessico.
Nonostante risulti scorrevole in molti passaggi, ho trovato qualche errore di grammatica, ma andiamo... in quale storia non ne trovo.
Uso dei tre punti non sempre preciso, virgole mancanti, qualche periodo troppo lungo, il sì esclamazione senza accento (ma questo credo sia un refuso perché a volte presente altre no), D eufonica errata. Questa è la lista delle nozioni grammaticali da rivedere.
Quando al lessico, già definito molto semplice, presenta spesso delle ripetizioni di più generi (verbi, aggettivi, congiunzioni ecc...)
Consiglio dunque all'autrice di dedicare un po' di tempo alla revisione della sua storia per renderla di un gradino superiore (sarò disponibile per chiarimenti grammaticali).Nota nettamente positiva sull'autrice è che la ritengo molto umile e aperta a suggerimenti, purtroppo non è da tutti.
In conclusione consiglio la storia a un vasto pubblico di lettrici adolescenti che potranno certamente apprezzare la trama e i suoi personaggi.
Complimenti a emmeffelove
per la sua storia, Vita sbagliata,
che ha superato la prova
dell'aquila reale 🦅
Il giudice alato con il becco impertinente,
gli artigli affilati e
lo sguardo acuto e inquisitorio
le ha assegnato 7/10.Buona fortuna per questa e le tue altre opere!
Annie 👩🏻🦰
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