Recensione di "Storia d'autunno" 🦅

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Storia d'autunno

Eccomi, con calma ma procedo

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Eccomi, con calma ma procedo. A questo giro mi sono goduta la lettura completa della storia perché mi aveva presa, quindi eccone la recensione.

La copertina aveva cattura già la mia attenzione quando la suddetta storia mi era comparsa nei suggerimenti, devo dire che immergendomi nel testo l'ho trovata davvero molto affine alla trama. L'unico suggerimento che posso dare (per trovare il pelo nell'uovo) è di rendere i capelli della ragazza in copertina del medesimo colore di quelli della protagonista; comunque super approvata.

Passiamo alla trama, ci troviamo nella Londra del '800, e già questo mi piace, un regency è proprio ciò che mi ci voleva. La scrittrice ha avuto una gran cura dell'ambiente e del periodo storico nel quale ha collocato le vicende dei suoi personaggi; ci sono precisi riferimenti all'epoca, soprattutto per quanto riguarda: matrimonio, divorzi, ambienti domestici e non, linguaggio, usi e costumi dell'alta società e della borghesia. Insomma le cose sono due: o la scrittrice ama questo periodo quanto me oppure si è dedicata tantissimo allo studio del contesto storico per donare realismo al suo scritto. Ben fatto!

A tal proposito ho trovato molto interessanti gli angoli "curiosità", nei quali in modo semplice spiega vocaboli, oggetti, pratiche e luoghi, relativi a quell'epoca, che appaiono nel capitolo.

Catalogare questa storia come "d'amore" è riduttivo in quanto il fulcro è la crescita della protagonista, Clara, che prende conoscenza della sua persona e del suo corpo, lasciandosi avvolgere dalla passione e dai sentimenti. Altri temi sono: la differenza tra l'amore, delicato quanto passionale, e la gelosia, possessiva quanto deleteria; la condizione inferiore delle donne, dei bambini costretti al lavoro, l'omosessualità, il divario sociale, la vendetta ecc...

I personaggi, infatti, sono ben definiti nei pensieri, caratteri e movenze, sempre affini al periodo storico. C'è una buona introspezione sia della Marchesa, Clara, che dell'avvocato, Alec, nonché i due amanti della vicenda. Il loro amore si sviluppa lento ma incendiato da una forte passione. Ho apprezzato tanto anche il personaggio di Ludovico, moderno per l'epoca nel quale inserito ma, nonostante ciò, credibile siccome esistevano anche a quei tempi omosessuali, costretti a vivere in una società che non accettava questa "condizione".

Passando alle descrizioni devo ammettere di averne trovate davvero tante che riguardavano gli ambienti, purtroppo non sempre accattivanti in quanto viene fatto un uso predominante della vista dimenticando gli altri sensi; odori e suoni sono spesso marginali. Suggerirei a tal proposito di ritornare su quei passi per renderli perfetti. Nulla da dire per quelle che riguardano la fisicità dei personaggi.

Nota positiva, invece, è stata la buona padronanza del narratore esterno e onnisciente; riesce a spostarsi da un personaggio all'altro senza alcuna difficoltà, senza far risultare il passaggio artificiale. Il lettore infatti non si sente "sballottolato" tra i numerosi personaggi che agiscono nella storia, al contrario la sensazione è quella di esser cullati nelle loro differenti quotidianità e personalità.

Un complimenti, inoltre, va fatto per i capitoli intimi: top, eleganti nel linguaggio, belli nelle descrizioni dei movimenti, delicati anche nei momenti più spinti. Ho adorato tutte le scene di sesso tra Clara e Alec.

Chicca finale, sono state le immagini inserite nel testo, come i bigliettini scambiati dagli amanti, indispensabili nella lettura perché contengono parti di testo.

Siamo giunti ai due punti più temuti.
Ogni tanto ho incontrato qualche errore di concordanza e piccoli refusi; dove non ne trovo?
Nel tentativo di sviluppare uno stile più maturo e complesso (cosa quasi riuscita), vi è la predominanza di ipotassi, ma ho trovato la punteggiatura un po' ballerina e non sempre adeguata al fraseggio, in taluni casi contraria ad alcune norme di base (es: non separare soggetto e verbo). Direi, infatti, che il tallone d'Achille di questa storia è proprio il fraseggio e la punteggiatura, anche l'uso dei puntini sospensivi è da rivedere.

Il lessico, invece, è perfetto, ricercato e affine: alla tipologia di personaggi, al periodo e al genere; purtroppo, però, ho trovato alcune ripetizioni.
Unica cosa che non ho gradito nel lessico è l'uso continuo delle parole maschio e femmina per indicare uomini e donne, questo perché con i termini "maschio" e "femmina" si individua il genere; a parer mio va in contrasto con l'andamento elegante della storia, inoltre questi termini mi inducono a pensare più alla sfera animale oppure a una connotazione quasi negativa, usata per disprezzare le caratteristiche di una persona, non classificandolo come individuo. (Commento per un buon 70% totalmente personale).

In conclusione mi rivolgo alla scrittrice chiedendole: perché questa storia è ancora su wattpad? Dovrebbe spiccare il volo!

Complimenti a celisabetta
per la sua storia, Storia d'autunno,
che ha superato la prova
dell'aquila reale 🦅
Il giudice alato con il becco impertinente,
gli artigli affilati e
lo sguardo acuto e inquisitorio
le ha assegnato 9/10.

Buona fortuna per questa e le tue altre opere!


Annie 👩🏻‍🦰

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