L'inizio

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Halloween.

Una delle notti di paura, urla e molti dolcetti. Le zucche illuminate nei giardini, i bambini che gridavano in giro "dolcetto o scherzetto" tutti ridevano e giocavano, le luci arancioni sparse per la città.

Era la festa preferita da tutti.

Una ragazza stava marciando sul marciapiede con i suoi tacchi alti e il vestito nero da streghetta.
Essa era una ragazza bella, con capelli mossi e scuri, gli occhi erano grandi e azzurro oceano e aveva quel viso innocente ma viziato allo stesso tempo.

Molti dei suoi più cari amici organizzavano feste per divertirsi, poteva stare con il suo ragazzo e passare intere ore a parlare di quanto il trucco le stesse odiosamente bene.

Erano le 22 di sera, Teresa stava aspettando Thomas per poi entrare nella casa di un suo amico e unirsi alla festa. Ma ancora non si fece ne vedere né sentire.

"Tom dove sei? Sto camminando da mezz'ora e ancora non ti vedo, se non ti sbrighi me ne vado a bere con un'altro" scrisse.
"Tes scusa ma dovrai passare la serata con una tua amica, io non posso ora"

Ogni sera era sempre la stessa storia, litigavano spesso, non si parlavano molto, e Teresa era stufa di sentire le sue giustificazioni.

Qualche secondo dopo sbuffò annoiata "fai come vuoi. Io mollo" gli rispose.

Era stanca di fare l'innocente, non sapeva se era definitivo. Adesso voleva pensare al divertirsi, al bere e a ubriacarsi fino al vomitare e Thomas era troppo angelico per lei.

Era una fredda serata per commettere quello che mai nessuno si aspetterebbe veramente.

Passò pochi minuti a guardarsi l'abito da strega sexy che aveva indosso, sistemò le calze a rete e attraversò fiduciosa.

Subito una luce abbaiò la vista della ragazza, essa si coprì gli occhi e iniziò a correre dall'altra parte della strada e raggiungere la festa ma l'auto la prese in pieno, un grido rimbombò per tutte le case di quella via stretta ma nessuno la sentì.

L'autista si fermò di colpo e tornò indietro, piena di lividi, Teresa vide solo l'ombra di un uomo, appena perse conoscenza, l'uomo la mise nel portabagagli.

Dei bambini passarono di lì pochi istanti prima di vedere molto sangue a terra e un'auto nera che fuggiva, subito andarono a chiedere aiuto, gli amici della ragazza raggiunsero il centro della strada e chiamarono polizia impanicati.

Cercarono di contattare lei e avvisare il ragazzo ma i telefoni squillarono a vuoto, poi avvisarono la famiglia e annunciarono alla televisione del rapimento.

Ordinarono un lockdown temporaneo e interrogarono gli invitati, descrissero come era la vittima, chiesero com'era l'auto ai poveri bambini.

Passarono giorni e ragazza non si trovava da nessuna parte, il ragazzo era come volatilizzato e la casa di lei era a so quadro.

Dopo un mese circa di indagini, trovarono la targa di un'auto che era tra i cespugli del giardino del ragazzo di Teresa, entrati dentro la casa trovarono un lago di sangue, il cucina le posate erano a terra e tutti i coltelli erano nel petto della giovane donna, seduta sulla tavola da pranzo con occhi spalancati e graffi ai lati della bocca.

Lo sceriffo identificò l'omicidio e trovate le impronte sui manici dei coltelli, le collegarono subito al colpevole.
Un ragazzo moro, alto e con poca voglia di seguire delle semplici regole.

Era rimasto in trappola.

Thomas Edison.
maschio.
(Ex) Fidanzato della vittima.
Incastrato per omicidio.

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